La festa

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Il branco di lupi affamati si avvicinava lentamente e ormai le due ragazze non sapevano più cosa fare in preda al panico, quando arrivò all'improvviso un altro pipistrello, si trasformò e velocemente prese un bastone e lo accese facendo così spaventatare i lupi che indietreggiarono e scapparono via.

"...Derek?"
Chiese Glady sorpresa.

"Sei tornato! Grazie per averci aiutato!"
Disse Lucy felice.

"Non me la sentivo di lasciarvi qui da sole. Sapevo che voi ragazze vi sareste messe nei guai e che non avreste saputo difendervi."

"Senti tu, se non l'hai dimenticato Lucy è una strega, quindi poteva tranquillamente teletrasportarsi dove le pare e piace mentre io potevo volare via trasformandomi in pipistrello."
Rispose Glady furiosa.

"E quando avevate intenzione di scappare? Il prossimo anno? Se non fossi arrivato io quei lupi vi avrebbero già sbranato da un pezzo. Comunque ora hai un motivo in più per ricambiare il favore."
Disse Derek facendo l'occhiolino a Glady per poi andarsene via.

"Quale favore?"
Chiese Lucy curiosa.

"Gli avevo promesso che se mi avesse detto dov'eri finita gli avrei dato ripetizioni di storia. Quanto lo odio quello..."

"Ho l'impressione che queste ripetizioni siano solo scuse per poterti vedere."

"Certo, lui vorrebbe vedere me! Vuole soltanto usarmi e poi se mai fosse veramente come dici tu, sta usando trucchi davvero infantili."

"Fà come ti pare. Comunque prima di dire che lo odi dovresti conoscerlo meglio. Forse non è veramente quel che sembra..."

Glady guardò Lucy arrabbiata.

"Abbiamo finito di parlare di quell' antipatico? Vogliamo andarcene prima che arrivi qualche altro lupo o che piova?"

"D'accordo...Posso dormire a casa tua? Ti prego!!"
Supplicò Lucy con gli occhi da cucciolo.

"No! Io domani devo andare a scuola, non posso stare dietro a te tutta la notte. E poi i tuoi genitori sono preoccupati per te."

"Li avvertirai che sto bene."

"Lucy..."

"E va bene! Ho afferrato il concetto!"

Glady accompagnò Lucy a casa sua, dove la madre accolse la figlia in lacrime e il padre con sguardo severo, ma felice di rivedere Lucy. Dopodiché Glady volò nella Città dei Vampiri e dovette anche sopportarsi le lamentele dei parenti.

"Questa è la fatica nell'avere degli amici!"
Disse la vampira guardando la luna dalla finestra, come suo solito fare, che la osservava a sua volta in mezzo alle nuvole che iniziavano a trasformarsi in goccioline d'acqua.
Si cambiò e andò a dormire.

***

Si fece mattina.
Lucy si svegliò. Dalla finestra della stanza si poteva intravedere il sole splendente.
Lucy guardò l'orario dalla sveglia, segnava le otto e qualche minuto. Tanto lei è stata espulsa da scuola, non c'era bisogno che si svegliasse presto. Si mise a guardare il soffitto e dopo un po' si ricordò che giorno fosse:

quindici aprile.

E il quindici aprile è il compleanno di Anna.

"Vorrei tanto darle gli auguri, ma lei non li accetterà, lei non mi vuole per quello che le ho fatto."
Disse Lucy a se stessa, depressa.

***
Intanto nella Città dei Vampiri Glady era andata come al solito a scuola. All'uscita, Derek la chiamò e le indicò di avvicinarsi al suo gruppo.

La vampira si avvicinò con malavoglia, perché sapeva che quel gruppo era formato da antipatici egoisti.

"Allora vampirella, ti andrebbe bene di venire a casa mia oggi?"
Chiese Derek.

"Perché mai questa figlia di papà dovrebbe venire a casa tua?"
Domandò antipaticamente una vampira di nome Jessica.

"È solo per darmi ripetizioni di storia."

"Mmmm...Non è che ti vuoi accalappiare Derek bella, tanto lo sai che non potrà mai essere tuo..."

Glady scoppiava dentro.

"Ok! Ora me ne vado!"

"No, aspetta!"
Dissee Derek raggiungendo la vampira.

"Non accetto di farmi trattare in questo modo ed è bene che la smetti anche tu di usare quel tono da superiore perché non lo sei e se quelli si permettono di nuovo a dirmi una cosa del  genere non ti darò alcuna ripetizione!"

"Ok...ok...Giuro che né io e né loro ti diremo niente. Quindi oggi a casa mia?"

"Non posso, vado da Lucy. Verrò domani."

Glady si trasformo e volo via verso casa, una volta arrivata fece un pranzetto veloce e poi filo verso il portale per la Terra.

Lucy intanto si stava guardando un film in televisione mentre mangiava un pacchetto di patatine piangendo come una disperata.

Dopo qualche minuto Glady arrivò alla finestra della strega, entrò in camera e si trasformò in ragazza.

"Hey! Perché quelle lacrimone? Un pacco di patatine...è quello il tuo pranzo?"

Lucy mugulò qualcosa mentre singhiozzava.

"Ahhh, piangi per il film! È così triste? Di cosa parla?"

Lucy si calmò un po'.

"Il film?....Ah veramente neanche mi ero accorta di stare a guardare la televisione....Comunque non sto piangendo per il film che non so nemmeno come si chiama, è che a volte mi vengono crisi di pianto. Oggi particolarmente perché è il compleanno di Anna...e lei non mi vuole..."

"Dai, non fare così! È vero, sono ancora tutti arrabbiati con te...ma sono sicura che con il tempo la rabbia passerà. Non voglio lasciarti sola, quindi stasera non andrò al compleanno ma resterò qui con te. Loro capiranno."

Lucy guardò Glady con sguardo maniacale.

"Non puoi farlo! Non ti permetterò di mancare alla festa solo per stare con me. E poi non è vero che capiranno. Se dici che non sei venuta perché volevi fare compagnia alla loro ex amica che credono un'assassina non vorranno essere più neanche tuoi amici."

"Non preoccuparti, Alice e Vanessa sanno che sono ancora tua amica. Se non vogliono accettarlo pazienza, vorrà dire  che avrò qualche amico in meno."

"Glady. Tu andrai a quella festa, ti diverterai e basta."

Dopo qualche secondo di imbarazzante silenzio, a Lucy venne un'idea.

"L'ingresso alla discoteca è libero?"

"No, se non hai l'invito non ti fanno entrare."

"Hai l'invito qui con te?"

"No...."

"Non importa, andrai a prenderlo."

"Non puoi semplicemente farlo comparire tu con un incantesimo? E poi a che ti serve?"

"Non posso far comparire un oggetto di cui non conosco  l'aspetto. Quando ce l'avrò tra le mani ne farò una copia."

Glady guardò Lucy sospettosa.

"Lucy, che hai intenzione di fare?"

"Io ci voglio andare a quella festa. Voglio comunque essere presente al compleanno della mia amica, con o senza il mio aspetto. In parole semplici, trasformerò il mio aspetto fisico così da rendermi irriconoscibile ed entrerò alla festa con l'invito falso. Semplice, vero? Ok, che prenda inizio l'operazione falsa identità"

Lucy e la perla maledettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora