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Ed è stato l'attimo più lungo di tutta la mia vita. Quello in cui i miei occhi, hanno incrociato i suoi. Ho visto tutta l'emozione che vi era dentro, l'affetto e la mancanza, quella mia, che ha sentito in tutti questi anni. Sei anni, per l'esattezza. Anni che si sono cancellati nel momento in cui mi è saltata tra le braccia. Mi sono sentito riempito, la solitudine e la rabbia, svanite come per magia, grazie a quel corpo così piccolo e tenero. Mia figlia, la mia Chayara.

"Papà?" quella parola sulle sue labbra ha un suono meraviglioso, mi sento incollato a lei e un nuovo sentimento si fa spazio. La voglia primordiale e istintiva di proteggerla.

"Ciao piccola. Sei bellissima, come la tua mamma" lancio un'occhiata a Mia, che sta in piedi, con le lacrime che le sgorgano. Morgan non c'è, si è premurato di farci vivere questo momento da soli.

"Tu tanto alto, la mamma lo diceva sempre" sorride e quasi perdo un colpo, il mio sorriso, me, nel suo viso.

"Beh, la tua mamma è sempre rimasta affascinata dalla mia altezza. Anche se la prima cosa che ha visto di me, sono stati i tatuaggi. Le piacciono!" le strizzo l'occhio, scoppia a ridere. Inconsciamente la stringo di più, ho bisogno di quel contatto, del suo corpo contro il mio, dei nostri cuori vicini.

"Perché non fai sedere papà, Ara?" la richiama Mia. È sempre la stessa, bellissima e dolce. La piccina mi smonta dalle braccia e mi tira verso il divano.

"Mamy, papi può restare a cena?" chiede.

"Certo, ma dovresti chiederlo a lui" le risponde con la consueta calma. Quella che tanto me l'ha fatta amare, il suo cuore, la sua anima pura e la generosità innata. La osservo, sembra più magra, anche se le forme le sono rimaste, la gravidanza l'ha addolcita.

"Non voglio disturbare, poi Morgan potrebbe non gradire. Non voglio scombussolare la routine di nessuno" spiego.

"Tranquillo, è andato in facoltà a preparare le lezioni per domani. Ci farà notte come le altre volte. Nessun problema se vuoi restare, ne approfittiamo per mangiare hamburger e patatine, dato che qualcuna ne va matta." Scompiglia i capelli alla bambina, che le regala un sorriso colmo d'amore.

"Dunque, che mi racconti?" la interrogo.

"Oggi ho recitato la poesia sulla primavera. La mamma mi ha preparata molto bene. Infatti sono stata la migliore della classe." Racconta, orgogliosa.

"Vuoi vedere? Mi hanno scattato anche la foto come premio! Mamy l'ha messa in cornice ed appesa in cameretta" si alza come fosse fatta solo di molle, mi trascina per le scale, spalancando la porta della cameretta. La osservo attento, memorizzando ogni piccolo particolare. I toni sono nel rosa e nel viola, molti disegni alla pareti, fatti da Ara, uno invece è fatto da Mia. Lo riconoscerei tra mille, dato che mi ritrae.

"Lo ha fatto mamma, è brava vero?" dice.

"La più brava. Ha sempre avuto una mano fantastica" mi scappa detto.

"Ti manca la mamma?" chiede, dimostrando di essere più intelligente dei suoi coetanei.

"Sempre. Ma la mamma ha scelto la sua vita, devo rispettare la sua scelta" le spiego, tenendola contro il mio fianco.

"Anche tu però le manchi. A volte la sento alzarsi, quando papà Morgan dorme, scendere in cucina e guardare delle tue foto. Piange spesso" mi lascia di sasso, ho sempre pensato che mi odiasse, non che piangesse per me. Non mi permetto di sperare, di vedere un riavvicinamento tra noi. So che non è possibile, lei è sposata e felice, tuttavia il mio cuore non si è mai arreso. Molte le notti in cui mi svegliavo urlando il suo nome, in preda agli incubi, ricordando quel giorno maledetto. Il giorno in cui Ace è morto, il giorno che me l'hanno portata via per sempre. Ho compreso il perché del suo allontanamento, ha protetto sé stessa e Ara, non la biasimo e l'ho perdonata. Ma vorrei poter tornare indietro, invertire le cose e crescere mia figlia con lei.

"Papy, perché piangi? Ho detto qualcosa di male?" si acciglia, preoccupata.

"No, piccola. Stavo solo ricordando quando io e la mamma... beh, non importa" la prendo in braccio e scendo.

"La mania dell'ordine non ti è mai passata eh, dolcezza" la prendo in giro, scoppia a ridere. Vedo che traffica con i fornelli, mi offro di aiutarla ma non vuole.

"Stai con lei, vi chiamo quando è pronto" la bambina scappa a vedere la tv, io resto lì, fermo immobile. Poi l'istinto ha la meglio, le vado dietro e la stringo.

"Rio, ti prego!" mi supplica. La volto e le alzo il viso.

"No, non pregarmi Mia. Ti amo, non ho mai smesso. So che hai fatto tutto questo per proteggervi, ma non c'è più pericolo ora. Siete al sicuro. Riflettici almeno, non scartarmi a priori solo per paura. Fallo per te, per me, per lei" termino.

"E Morgan? A lui chi ci pensa, Rio? Mi ama, vuol bene a Ara e l'ha cresciuta. Non posso e non voglio metterlo da parte come un giocattolo vecchio, ferendolo ancora. Ti amo e così sarà per sempre, ma la mia vita è con lui, con loro" replica.

"E adesso, chi vuoi convincere, me o te? Sappiamo che se nulla fosse successo, io e te saremmo sposati e ci sarei io al suo posto. Mia ho perso il mio migliore amico, ho perso te e la possibilità di crescere mia figlia. Ho pagato abbastanza per il mio passato, non credi?" basta condiscendenza, è il momento della verità. Le leggo la risposta in faccia, nei suoi occhi, nel suo corpo che, come è sempre stato, risponde alla mia presenza.

"Rio..." le metto un dito sulle labbra, poi parlo: "non devi dire nulla. Non pretendo niente, voglio solo che ti prendi del tempo e ci rifletti. Indaga nel tuo cuore, fatti aiutare da Jacks o Liz, fai come vuoi, parlane con Morgan, basta che lo fai e decidi. Io aspetterò, tutto il tempo che serve" detto ciò, la lascio e me ne vado a giocare con Ara.

Il suo sguardo, mi rimane incollato alla schiena, per tutto il tragitto. Sorrido e pregusto la vittoria, perché stavolta non me la farò scappare, questa volta, supererò ogni limite e riprenderò ciò che è mio, che lo è sempre stato.

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Salve lettori!
Con piacere, io e Lexi, vi annunciamo di aver iniziato la scrittura del terzo ed ultimo capito, della saga Darkness & Light.
Per il momento, vi lasciamo in anteprima il primo capitolo. Quando saremo a buon punto, con la scrittura (non meno di metà storia) cominceremo a pubblicare.
Sperando di avervi fatto una gradita sorpresa, vi diamo tanti baci.
A presto, Vale e Lexi.

SIAE Darkness & Light 3- An immortal love. 02/10/2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora