SIAE Darkness & Light 3- An immortal love. 02/10/2019

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"Mamyyy" Ara entra in casa come una furia, restando bloccata a metà corridoio.

"Papy, quell'uomo somiglia a zio Ace" sussurra, dopo avermi tirato per la mano.

"Non gli somiglia, Ara, è zio Ace" le dice Mia.

La sua reazione è sconvolgente, trema da capo a piedi, comincia a lacrimare e, un secondo dopo, si tuffa tra le braccia di suo zio, che è in una valle di lacrime.

"Sei così bella! Uguale a tuo padre, non vedevo l'ora di conoscerti" mormora, commosso.

"Ma la mamma, mi aveva detto che un uomo cattivo ti aveva mandato in cielo" spiega con la sua logica.

"Ed era vero, più o meno. Vedi, zio Ace aveva capito che l'uomo cattivo voleva fare del male alla mamma e al papà, così si è fatto aiutare dai poliziotti. Ho fatto finta di essere morto, come nei film, per riuscire a mandarlo in un brutto posto, dove non potesse più fare male a nessuno."

"Nella prigione? Come papà?" Ed eccola, con una delle sue rivelazioni.

"Esatto! Sei davvero sveglia, per essere così giovane" la riempie di baci.

"Grazie! Assomiglio alla mamma" esclama, fiera.

Il campanello suona, rispondo e sento la voce di Jacks.

Entra, con una faccia da far spavento, dissimulando la tensione a beneficio della bambina.

"Zio Jacks! Guarda, zio Ace sta bene, non era morto!" Corre dall'altro zio, tutta felice.

"Ora potete stare di nuovo insieme, vero?"

Domanda speranzosa.

Lui sorride, teso, ma la accontenta dicendo: "Certo, non c'è niente al mondo che vorrei di più" è davvero un santo, questo ragazzo.

"Tesoro, perché non andiamo in camera a prendere gli album, da far vedere a zio Ace?" La distrae Mia, rendendosi conto del disagio.

La piccola corre, a perdifiato, mentre la mia donna la insegue.

"Senti, Jacks" inizia Ace, ma lui lo ferma con la mano.

"No, non dire nulla. In tutti questi anni, l'unica cosa che riuscivo a pensare era che volevo, speravo, tu fossi vivo, per stare ancora con me. Non mi interessa il passato, sei qui, di nuovo. Il resto non conta" esclama, tuffandosi sul marito.

Un bacio di fuoco, carico di promesse e amore, che mi scioglie il cuore.

Se non fosse per la nube che si è addensata sulle nostre teste, sarebbe il perfetto quadro, di una vita altrettanto splendida.

"Bene, siete fortunati che ci sia un'altra camera matrimoniale, di sopra. Staremo qui, tutti insieme, finché non si sarà sistemata la questione. Sarò anche più tranquillo, sapendo Mia con voi" abbraccio i miei migliori amici, con un trasporto intenso.

"Vieni zio ti faccio vedere" Ara, che monopolizza Ace, facendogli vedere tutti gli album, da quando era piccola ad oggi.

Lui la tiene sulle ginocchia, commentando ogni singola pagina, dandole tanta soddisfazione.

Jackson lo guarda adorante, non gli toglie gli occhi di dosso, come se ancora non credesse a ciò che vede.

"Jacks, è davvero lui" gli do di gomito.

"Lo so, ma non credo ai miei occhi. Tu sai che cosa ho passato in questi anni, la depressione, il dolore, il tentato suicidio. Adesso, vederlo qui, davanti a me è una gioia che non riesco a contenere. Forse però, sarebbe meglio se per stasera dormissimo in un albergo. Sai, sei anni sono tanti, in solitudine" ammicca.