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FATE PARTIRE IL VIDEO.
"Stia tranquilla, andrà tutto bene"

Lincoln mi cerca di rassicurare, ma tutto quello a cui penso è la mia famiglia, che forse non rivedrò mai più.

"Lo spero. In gran parte per voi, se mi succedesse qualcosa mio marito vi darebbe filo da torcere" mi esce più duro di quanto vorrei.

"Non ne dubitiamo signora. Conosciamo suo marito, il suo passato. È uno con gli attributi" mi sta lusingando, ma non attacca.

Anche se glielo lascio credere.

"Sì, è vero" mi limito a rispondere.

Siamo su una strada secondaria, viaggiamo in fila, noi dietro e un'altra auto davanti.

Il tragitto da casa mia alla safe house, in qualche modo è stato reso reperibile.

Hector non si sarà di certo tirato indietro. Oltretutto abbiamo ragione di credere che ci sia una talpa all'interno dell'agenzia.

Qualcuno che gli passa le informazioni.

"Tutto è andato come previsto. La talpa non avrà aspettato a fornirgli una copia del percorso. Contiamo su questo." Prosegue ancora.

"Be', lo speriamo tutti, no? L'importante è che venga preso e stavolta, assicurato alla giustizia in modo permanente."

Faccio leva sulla loro unica pecca, ma non mi importa di essere meschina.

Se avessero fatto il loro dovere nulla di questo sarebbe accaduto.

Mia figlia costretta all'esilio, i miei migliori amici e mio marito in pericolo, io stessa allontanata da chi amo, con un figlio in grembo.

"Verrà trasferito in uno dei migliori penitenziari. Anche se Rikers in effetti, non era così male. È sempre stato considerato uno dei carceri di massima sicurezza, più efficienti dello stato" blatera ma io non lo ascolto più.

"Ehi guarda un po' chi c'è in arrivo?" Dice il conducente dopo aver lanciato un'occhiata allo specchietto retrovisore.

Una macchina si sta avvicinando a gran velocità.

"Tutti pronti, arrivano" dice Lincoln, nell'auricolare.

Mi tengo stretta al giubbotto antiproiettile, allacciando la cintura di sicurezza.

"Ti prego, proteggi il bambino" prego, un attimo prima di sentire lo schianto.

La vettura ci è arrivata addosso, caricando come un toro.

Così forte e veloce che perdiamo il controllo.

Perdiamo aderenza e cominciamo a cappottare, facendo diversi giri su noi stessi.

Urlo, terrorizzata, mentre spero di rivedere la mia famiglia.

La macchina arresta la folle corsa, continuando però ad oscillare.

Sia Lincoln che il conducente sono illesi, anche se fingono uno svenimento.

"Prendi questa, ti servirà" dice l'agente sussurrando e passandomi un piccolo revolver.

"La sicura è già tolta, se ti trovi al perso, fai fuoco" riabbassa la testa, fingendo di essere privo di sensi.

Lo imito e mi lascio andare a peso morto.

Il rumore dello sportello che si apre, quasi mi spacca i timpani.

"Eccola qua, la puttana" sento le sue luride mani che mi tolgono la cintura.

Cado sul tettuccio, senza emettere un fiato.

Mi prende per le caviglie e mi tira fuori dall'abitacolo, con poca delicatezza.

SIAE Darkness & Light 3- An immortal love. 02/10/2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora