17.Dirty dancing

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Oggi è stata una giornata piena,la mattina sono stata in accademia ed il pomeriggio ho fatto un servizio fotografico su una terrazza di un grattacielo in centro,a fare le pose da diva che sono la parte più divertente di questo mestiere.Anche se il più spesso delle volte mi viene da ridere e vengo ripresa dal fotografo di turno.
Però poi tornare a casa da lì non è stato facile,visto il traffico dell'ora di punta.

Per fortuna appena metto piede nel mio appartamento sento un delizioso profumino prevenire dalla cucina.

"Buonaseraaa! Mmm,che odorino! Che mi hai preparato di buono?"

"Buonasera a te! Polpettine al sugo."

Afferro un pezzetto di pane dal cestino sul ripiano e lo intingo nella pentola,ma mi arriva uno schiaffo sulla mano.

"​Ahiaa!"

"Peggio per te che non fai la persona a modo,lo sai che non si fa!"

"Uffaa,peggio di mia madre sei!"

"Siediti piuttosto,che è pronto."

La cena procede chiacchierando del più e del meno.

"Sbrighiamoci a sistemare la cucina ora,stasera si esce! C'è una serata al Byblos a cui mi hanno invitata."

"Ma non è che mi piacciano troppo 'sti posti,e poi non so se ad Andre faccia piacere che vada in discoteca senza di lui..."

"Eddaii,non fare la pantofolaia! E poi cos'è,mio fratello ha capito che sulla gelosia con me si deve arrendere ed ha cominciato con te? Dammi il telefono che glielo dico io,tu intanto
vai in camera mia e apri l'armadio,ho un vestito bianco da prestarti che è perfetto per te."

"Sele,non voglio casini con tuo fratello già agli inizi,ti prego!"

"Vuoi stare calma? Sarà solo una serata di svago,quella che fa i casini al massimo sono io,tu sarai il mio angelo custode come sempre."

La serata in discoteca sta filando liscia,la festa non è affatto male.Abbiamo preso un drink e
ci siamo fatte un giro in pista,poi Maria si è seduta al nostro tavolo riservato e io dopo un Jack Daniel's ed una vodka alla fragola mi sono ridata alle danze,mentre lei non mi perde
mai di vista.
Mi sento accaldata,forse in effetti i fumi dell'alcool iniziano già a salirmi,ma il suo sguardo vigile su di me lo sento comunque.D'altronde, visto che pur non condividendo molto
il mio modo di divertirmi degli ultimi anni sa che non può impedirmelo, almeno quando ne ha la possibilità controlla che vada tutto bene.Sono certa che anche mio fratello non gli abbia raccomandato altro,nonostante si sia lasciato convincere da me a lasciarla venire senza brontolare.

Un ragazzo biondo e alto più o meno quanto me con i tacchi mi si avvicina,sussurrandomi il suo nome all'orecchio visto l'alto volume della musica.Si chiama Mario.O forse Dario,non riesco a sentire bene.Ha un sorriso aperto molto accattivante ed un accento buffo,credo veneto o piemontese.Dall'abbigliamento molto curato immagino sia un figlio di papà trasferitosi a Milano per studiare o per lavoro,oppure semplicemente inserendo vacanza nel capoluogo del benessere,la città più europea di tutta la penisola.Il fascino di Milano sui giovani colpisce sempre.Come il suo su di me,devo ammettere.
Mi invita a ballare insieme a lui e non disdegno,sia perché la conversazione in una situazione del genere sarebbe improponibile sia perché strusciarmi sul suo corpo che si mantiene profumato nonostante il dimenarsi non è affatto spiacevole.Posiziona le mani sulla mia schiena e mi stringe a sé,tenta comunque di indirizzare frasi al mio orecchio ma io fatico a stare dietro al filo del discorso,un po' perché effettivamente le condizioni della pista sono proibitive ed un po' perché comincio a sentire di stare davvero perdendo piano piano la lucidità:la vista si fa appannata e le mie facoltà mentali vengono progressivamente meno,mentre un senso di nausea mi pervade rapidamente.

Tutt'ad un tratto,mentre ondeggio a ritmo di musica poggiandomi sulla spalla del mio sconosciuto accompagnatore persa nei miei pensieri ormai sconnessi,sento qualcuno avvicinarsi a noi con passi rapidi e percepisco l'irruenza con cui mi sento staccare dal corpo su cui ero adagiata e spingerlo via,per poi alzare la voce per farsi sentire da Mario,o Dario o comunque abbiano deciso di chiamarlo i suoi genitori il giorno che ha aperto gli occhi per la prima volta.Io al momento invece sento i miei estremamente pesanti,e vorrei solo chiuderli e farmi un profondo sonno di parecchie ore, risvegliandomi conciata meglio di così.

Non ho il tempo di mettere a fuoco il repentino cambio di situazione,percepisco solo lo spostamento d'aria dettato da un allontanamento,seguito poi da mani possenti che mi afferrano per i fianchi ed un respiro forte nel mio orecchio.Per quanto poco lucida mi rendo conto di non avere il tutto esattamente sotto controllo:non ho idea di chi sia questo nuovo tizio che mi si è avvinghiato addosso,e questo mi fa allarmare un po',ma non riesco ad allontanarmi,sento quasi una resistenza che mi trattiene dal basso.Perciò seguito a dondolarmi lentamente,sentendo lui alle mie spalle tenere il mio passo.
In poco tempo un profumo meraviglioso mi pervade le narici,ma sono già abbastanza brilla per avere anche solo la forza di girarmi e mettere a fuoco la figura che mi stringe la schiena al suo petto.L'unica cosa che ho chiara è la sua erezione che mi sbatte sui reni:il tipo dev'essere un bel po' più alto di me.
Butto un occhio verso i divanetti ma non vedo più Maria,immediatamente mi impanico per paura che le sia
successo qualcosa e al contempo che possa succedere a me senza di lei,ma poi la scorgo in lontananza:si sta dirigendo verso l'uscita del locale.La mia mente si chiede a rilento dove stia andando e con che mezzo,ma il mio corpo è ormai troppo debole per staccarsi da questa posizione comoda ed inebriante in cui si è adagiato.

Dopo qualche altro minuto di trance la canzone su cui ci stavamo muovendo finisce e sento il mio accompagnatore fare ciò che da sola non trovavo la forza di fare:voltarmi verso di sé.Il suo viso è molto vicino al mio,si è abbassato verso di me per guardarmi meglio.Scorgo un pizzetto folto e due occhi grandi e scuri,ma la mia vista ormai appannata non mi permette di mettere a fuoco bene il volto nel suo insieme.Lo sento afferrarmi forte un braccio e trascinarmi fuori dalla pista.
Poi il buio.



Rieccomi qui! Selene non sta bene,l'alcool le ha giocato un brutto scherzetto! Che le accadrà?
Baciotti,
MissR.

Non sono come tu mi vuoi [Il Volo/I.B.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora