“Forse potrei amarti ancora”“Forse potrei amarti ancora”
“FORSE POTREI AMARTI ANCORA”
Non ho chiuso occhio neanche un minuto.Nella testa ha continuato a girarmi quella maledetta frase che mi ha rivolto Ignazio con un tono di voce pacato e quasi irreale,da quando sono scappata dal parco e per l’intera notte.
Ieri non sono stata in grado di replicargli,non mi è uscita dalla bocca una singola sillaba,niente.Io che ho sempre la risposta pronta...Che beffa!
Invece in quel momento l'unica cosa che sono riuscita a fare è stata alzarmi da quella panchina su cui stavo ormai sprofondando ed iniziare ad allontanarmi dal parco camminando a passo svelto fino a correre a gambe levate,per poi girovagare a vuoto un paio d'ore senza sapere dove mi trovassi.Infine ho preso il primo tram verso casa,dove mi sono barricata.L’ultima immagine che ho in mente è l'espressione stupita di Ignazio che mi fissa,mi avrà giudicata una codarda.Che poi è quel che sono,visto che appunto ho saputo rispondergli solo col mio assoluto silenzio e poi mi sono data alla fuga come un bambino beccato a rubare le caramelle.
Ma il fatto è che l’idea che lui possa provare ancora qualcosa per me,nonostante mi sia ripetuta decine di volte che non avrei dovuto curarmene,mi terrorizza.In fondo so bene che anche se mi ha fatto tanto male non vorrei fargliene altrettanto.Non ne sono mai stata capace,almeno non deliberatamente.
In questi anni ho costruito un alto muro intorno al cuore che lo proteggesse dal mondo esterno,ma,come mi ha sempre detto Maria,questo non gli ha impedito di continuare a provare nel profondo dei sentimenti.Sono sempre stata una buona,anche quando ho fatto la stronza perché mi faceva sentire più leggera e sicura comportarmi così in quell'istante.
Sono cresciuta,sono certamente cambiata,ma l'impronta è sempre la stessa,quella dei sani valori che mi hanno dato i miei genitori e che considero pietre preziose che mai butterei via.Ho voluto costruire una Selene più forte per stare bene,per non trovarmi ancora io l'unica ad essere ferita,ma non voglio diventare ciò che non sono,un'altra da me stessa,ferendo gli altri.E non me la sento quindi adesso di fare del male ad Ignazio,anche forse se lo meriterebbe,anche se avrei la possibilità di intavolare la vendetta perfetta e sento che ne avrei tutte le ragioni.Ci ho anche pensato in queste ore,lo ammetto,ma io non sono così.
Il problema probabilmente sta nella mia incoscienza a monte:non avrei dovuto iniziare affatto questa avventura,avevano ragione la mia migliore amica e Piero.Ma io no,ho proseguito dritta per la mia strada come un treno!
Ignazio mi ha sempre detto di amare ed odiare al contempo la mia testardaggine,così come io ho sempre detto di lui.Ma credo che questa sia una di quelle volte in cui non l’apprezzerà affatto.Mentre sto spalmata sul letto con le mani sul volto ad arrovellarmi su questi pensieri cercando di venirne a capo senza alcun risultato,mi squilla il
cellulare.È Maria.“Ciao,Mari.”
“Ciao bedda mia,tutto bene?”
“Mmm,insomma,ho fatto un po’ un macello ultimamente.Ma tu non sei a Palermo da quei fornitori?”
“Sì,ma l’appuntamento è tra un paio d'ore.Sentivo che c’era qualcosa che non andava e ti ho chiamata.Non sbagliavo.”
“Già.Come fai a leggermi dentro anche a distanza?”
“Sesto senso e profondo affetto.”
In effetti ero certa che mi avrebbe chiamata presto o tardi.Lei sa quando ho un problema,lo saprebbe senza che glielo dicessi anche se si trovasse dall'altra parte del mondo.La chiamano amicizia,io la definirei piuttosto <<avere un cuore solo che batte in due corpi diversi>>.
“Ti voglio tanto bene anch'io.E sono pronta a subire il tuo rimprovero,lo giuro.”
“Dai,racconta,e poi vediamo.”
Prendo un profondo respiro ed in qualche minuto le racconto tutto.Non mi sento giudicata da lei,perché so che qualunque cosa dicesse lo farebbe per il mio bene,anche quando non sono d'accordo.
“Te lo avevo detto che sarebbe finita così.”
“Lo so,lo so,sono stata stupida a comportarmi così,avrei dovuto bloccare tutto sul nascere.”
“Forse sì,ma è un macello solo se tu non provi proprio più nulla per lui,altrimenti forse è un segnale,una nuova possibilità per voi.”
“No,Mari,io ho chiuso con l’amore,o perlomeno con l’amore per Ignazio.Ho già perso anni dietro a lui che poi mi ha buttata via in un attimo,non lo posso più guardare in quel senso.Se ritroverò l'amore non potrà essere con lui,avrei bisogno di qualcun altro con cui partire da zero.”
“Non ne sarei così sicura,tu non puoi o non vuoi?”
“Entrambe le cose,credo.Tu sai benissimo quanto sono stata male,ci ho messo più di un anno per rimettermi in piedi.Se capitasse di nuovo non so se ne avrei più la forza.”
“E allora come ti spieghi il brivido che hai detto di avere provato alle sue parole?”
“Paura,fottutissima paura.Ecco cos'è stata.” - intanto mi attorciglio una ciocca di capelli intorno al dito,come
faccio sempre quando sono nervosa.“E non credi di esserti appena risposta da sola? Hai paura di soffrire di nuovo perché sai che Ignazio non ti è indifferente.Tu non ci saresti stata più di una volta se lui non ti interessasse al di là del sesso.E non ti staresti neanche torturando una ciocca di capelli in questo momento.”
“Ma come…?”
“Conosco i miei polli! Puoi prendere in giro te stessa,non me che ti conosco da quando ancora andavi in bici con le rotelle.”
In quell’istante suonano al citofono.
“Aspetta un attimo,vado a rispondere alla porta e torno.”
Apro il portone esterno e qualche minuto dopo trovo sull’uscio un fattorino che mi consegna una busta firmata Armani,mi fa firmare la sua cartelletta e va via.La riconosco subito:è quella che aveva Ignazio con sé ieri.Era un regalo per me,nonostante gli avessi proibito di farmene.All’interno vi è una pochette in pelle martellata nera,nulla di particolarmente costoso ma comunque un dono inopportuno,non avrebbe dovuto.
Dentro la busta trovo un biglietto:
<<Te lo avrei dato ieri al parco ma sei corsa via.Ce l’avevo con te,ma quando l’ho vista mi sei subito venuta in mente e non ho potuto non prendertela.Non fare storie perché è solo una sciocchezza.E comunque dobbiamo chiarire le cose tra di noi,ho bisogno di parlarti senza che scappi.
Aiutami a capire cosa sento,adesso nel mio petto c’è un rimpianto (cit.).
Ignazio>>Adesso tenta anche di rabbuonirmi coi regali,per di più espressamente non richiesti! Ma è la citazione finale a gettarmi nel panico.Riafferro il cellulare e riferisco tutto alla mia amica.
“Questo è un guaio più grande del previsto,Mari.La frase della canzone per me è pesante come un macigno.”
“Credo che tu stia esagerando un po’.Se davvero vuoi chiuderla lo incontri e glielo dici.Il punto è un altro:tu vuoi farlo?”
“Io penso che sia l'unica soluzione.”
“Comunque io ti starò sempre accanto,qualunque cosa tu decida.”
“Grazie tesoro,senza di te sarei persa.”
Buona domenica,fanciulle!
Selene è nel panico,che farà? Aspetto i vostri pareri! 😘
MissR.
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Non sono come tu mi vuoi [Il Volo/I.B.]
FanfictionPerdersi,ritrovarsi,amarsi e non riconoscersi.Tendere la corda...Fino a spezzarla? Ignazio e Selene sono due fuochi che ardono,e giocando col fuoco,si sa,ci si può far male.