Inaspettatamente anche per me gli esami di moda li ho passati,e anche con voti abbastanza soddisfacenti.
Marsala mia,arrivo!Trascino il mio trolley con sopra poggiato il bagaglio a mano Louis Vuitton mentre mi reco al
bar.Per la fretta di giungere qui in aeroporto non ho fatto colazione,
ed anche il tassista deve
avermi odiato,gli ho messo l’ansia addosso! Ma io sono così,quando viaggio devo avere tutto perfettamente sotto controllo.
Come cerco di fare in tutto nella mia vita,d’altronde.“Un caffè amaro,un cornetto integrale e succo d’ananas,grazie.”
Pago e mi accomodo ad un tavolino un po’ in disparte da cui ho una visuale chiara di tutta l’area del terminal 3,quello dal quale mi imbarcherò.
Mi piace sempre osservare la vasta popolazione che affolla questo luogo di passaggio,grande crocevia di destini che si sfiorano senza
mescolarsi.Anche se mi piace immaginare che qualche volta possa accadere,e che questo possa essere ricordato da qualcuno come un posto magico.
Avrei potuto fare l’hostess,forse.Ma i collant verdi della nuova divisa Alitalia che indossa una hostess che proprio in questo istante mi sfreccia davanti a ritmo spedito mi fanno desistere all’istante da questa malsana idea.
Vestirmi da albero di Natale non mi donerebbe,decisamente!***
Marsala è sempre la stessa:così ricca di storia,di arte,di vita genuina,ma soprattutto di quel meraviglioso fascino senza tempo di quei luoghi che ami incondizionatamente perché senti tuoi.Marsala è il mio posto felice e lo sarà sempre.
Sono appena tornata da un giro in centro più aperitivo con gli amici.
Alcuni studiano,altri lavorano,ma soprattutto ci accomuna il triste destino di avere quasi tutti lasciato la nostra terra.Eppure ci ritroviamo
ogni anno qui,perché in fondo siamo sempre noi ed il richiamo delle radici è troppo forte per resistergli.Lascio la mia amica Maria a casa e mi reco allo Stagnone.
È il tramonto,il cielo si è tinto di un frastagliato ventaglio di gradazioni di colore che vanno dal giallo al rosso e lo spettacolo della laguna con le saline è una cartolina da mozzare il fiato.Ogni volta che ci torno mi fa sempre quest'effetto.Convincersi di potervisi assuefare è del tutto inutile,la natura riesce sempre a stupirmi.
Approfittando dello scemare dei turisti a tarda ora tolgo le scarpe e
passeggio sul bagnasciuga fino a recarmi ad uno scoglio un po’ nascosto che è sempre
stato il mio angolo di pace,quello in cui ho riflettuto,pianto e goduto della bellezza dei momenti di beata solitudine,ed a cui da piccolina avevo dato il mio nome.
Ed eccolo lì,proprio davanti ai miei occhi lacrimosi per il sole,lo scoglio Selene.Le onde marine che vi si scagliano con insistenza in ogni istante lo levigano rendendolo più lucido,ma lui resiste pacifico al pari del più impavido degli eroi.
Mi ci seggo ed ascolto il rumore del vento,foriero di chissà che storie lontane,o almeno così l'ho sempre immaginato.La provincia di Trapani è famosa per il vento,ma quello di
stasera è solo una leggera brezza piacevole e delicata.Dopo qualche minuto sento una voce che via via si va avvicinando,mi volto nella sua direzione di provenienza e noto in lontananza un ragazzo con un cappello da cow-boy sulla testa che parla col suo cavallo pezzato,che mi ricorda il buffo equino di Pippi Calzelunghe di nome Zietto.Mi piacerebbe andare a cavallo,
non ho mai provato.
Appurato che non è nulla o nessuno che debba interessarmi mi rigiro e torno a godermi il panorama:le pale dei mulini vorticano sinuose e io mi perdo ad osservare il loro ritmo cadenzato e rilassante.
Qui tutto mi dona una serenità che mi si instilla dentro davvero,ed ecco perché è proprio in questo posto che ho anche maturato decisioni importanti della mia vita.Quella di trasferirmi a Milano,ad esempio.All’improvviso mi arriva vicinissimo alle orecchie lo sbuffo che i cavalli fanno tipicamente con la bocca e mi ritrovo istintivamente a fare un salto all'indietro condito da un bell'urlo, cadendo di sedere sulla sabbia sottostante.Per poco non mi stavo per fare seriamente male!
“Dio santo,tenga le redini del suo cavallo! Ma si lascia libero così con intorno gente?” - grido
con lo sguardo basso nel vano tentativo di togliermi la sabbia di dosso,mentre lui mi tende la
mano per aiutarmi a rialzarmi.“Scusi,non pensavo…Sely!”
Afferro la sua mano,alzo lo sguardo e…Oddio,ancora lui no!
Lo Stagnone sta diventando decisamente mal frequentato.O forse sono io troppo sfigata,non so.
Tra tutti i posti del globo terracqueo in cui uno come lui potrebbe essere in questo preciso istante proprio qui lo trovo! Sì,la seconda opzione mi pare di gran lunga più plausibile!“Ignazio! Selene,chiamami Selene,per cortesia.”
“Scusa per Walter,Sely.”
Ancora più spiritoso di quanto ricordassi.Oppure la musica l’ha reso sordo, il che potrebbe pure essere.
“Walter?”
“Certo! Chi fa,un ti piace? Talìa che beddu,u me patatone!”
“Ehm,ciao,Walter.”
E gli accarezzo il manto,che,devo ammettere,è davvero morbidissimo.
“Che ci fai qua?”
“Vacanze a casa.Milano col caldo umido non è piacevole.Ma sei tu la star sempre in giro per il mondo,qui.”
“Ah,già,mi avevano detto che ora stai a Milano.Io invece meritato riposo post tour.Siamo stati in giro per il mondo cinque mesi fino alla settimana scorsa,ed a settembre si riprende con i nuovi progetti.Vivo a Bologna ora,ma ogni volta che posso torno.”
“Sì,capisco.Anch'io.”
Non siamo poi così diversi,in fondo.Sì,come no! Una volta,forse.
“Ma tu sei,sei...Bellissima,ecco.Ti ho vista per caso l’anno scorso a Miss Italia,sai? Senza leggere il nome non credevo ai miei occhi.Matri,una bambola!”
Sfacciato! Tra i vip si usa così?
“Sì,è stata un’esperienza carina,mi ha aperto qualche porta nella moda.E grazie del complimento,direi che
anche tu hai superato l’adolescenza alla grande.Quando ti ho visto sui giornali un paio d’anni fa stentavo a crederci.Adesso però si è fatto tardi,i miei mi aspettano per cena.”“Aspetta, aspetta,ma ci rivediamo? È passata una vita,ne abbiamo di cose da raccontarci!”
Ma è serio?
“Non credo Ignazio,ho un po’ da fare. - Piuttosto che uscire con te passo una serata a contemplare il muro del garage di casa dei miei! - Buon proseguimento,ciao! E ciao,Walter!”
Gli accarezzo il muso l’ultima volta.
Mai provata tanta stima per un cavallo! Ma d'altronde anche Caligola nominò senatore il suo,sta tutto nel metterlo a paragone coi soggetti giusti.Arrivata alla fine del bagnasciuga rimetto i miei sandaletti alla schiava e vado verso la macchina.Ingrano la prima e mi dirigo spedita verso casa. Guidare la nuova auto di papà non è mai stato così bello.E io che mi lamentavo della poca visibilità posteriore! E lo sprint di partenza? Non ha prezzo!
Eccoci qui al secondo capitolo! Selene ha già incontrato Ignazio,ma non sembra essere stato un incontro piacevole per lei.E voi cosa ne pensate?
Grazie di seguirmi anche questa volta,spero che piano piano aumentiate.
MissR.
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Non sono come tu mi vuoi [Il Volo/I.B.]
FanfictionPerdersi,ritrovarsi,amarsi e non riconoscersi.Tendere la corda...Fino a spezzarla? Ignazio e Selene sono due fuochi che ardono,e giocando col fuoco,si sa,ci si può far male.