19.Ho voluto sempre te

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"In fondo sapevo che eri tu,non ero lucida ma me lo sentivo.Mi hai accompagnata a casa e poi?"

"Ero lì con i ragazzi per distrarmi un attimo,non facevo altro che pensare a te che eri sparita ed al mio cuore agitato che ti cercava ogni giorno.Abbiamo visto prima Maria,che con un cenno mi ha indicato dove fossi.Le ho detto che poteva andare e che ti avrei riportata a casa io,così ha preso le chiavi della tua auto dalla tua borsa e si è allontanata,mentre io ti ho raggiunta in pista."

Mi si scalda il cuore pensando alla mia amica che ancora una volta è andata via solo sapendomi in mani sicure,e poi subito mi viene da ridere al pensiero che abbia messo le
mani sul mio coprivolante a fiorellini che lei definisce <<di pessimo gusto>>.

"Ho visto che troppi ti taliavanu comu maniaci e mi è salito il sangue al cervello,così ti ho stretta a me.E quando ho intuito che eri alticcia ammetto che ne ho approfittato per godermi il momento senza dover sopportare le tue proteste.Poi ti ho preso la mano piano e recuperate tutte le tue cose ho avvisato i ragazzi,che sono rimasti un altro po',e ti ho portata in braccio fino alla mia auto.Non mi pareva vero che non ti lamentassi,non ci sono abituato! Ma in compenso farneticavi frasi tipo che ero bellissimo e che avevo un bel profumo,e poi che volevi toglierti le scarpe,ma te l'ho impedito!" - mi dice ormai ridendo.

"Che vergogna!" - sospiro con le mani sul viso.

"Ma figurati,con te ne ho viste tante!"

Lo guardo storto mentre continua a sorridere,poi prosegue.

"A letto ti ho rimboccato le coperte e ti ho osservata agitarti fino a che non sei crollata.Non sai quanto avrei voluto restare,ma sono andato via.Però Maria mi ha detto che dopo hai vomitato più volte,quello me lo sono perso."

"Fortunato! E comunque tu e lei confabulate alle mie spalle,non è bello!"

"È anche amica mia,e poi era l'unico modo per avere tue notizie.Ricordi che hai cambiato numero per non farti più trovare da me? Sarei anche salito prima qui a cercarti,ma con le
registrazioni non abbiamo avuto un minuto libero."

"Ammetto che hai pazienza.Sono stata una stronza a sparire così,io al posto tuo mi sarei mandata a fanculo."

"Ci avevo pensato,i primi giorni mi sono detto che se neanche avevi saputo dirmi << no,io non ti amo,ti schifo!>> allora non meritavi il mio perdere tempo appresso a te.Ma poi mi sono guardato allo specchio e mi sono detto: <<Ignà,c'a fari,a vo' perdiri n'atra vota?>>,e quindi ora che finalmente abbiamo qualche giorno di pausa sono venuto qui coi ragazzi.Abbiamo avuto Rtl stamattina e ora abbiamo un paio di giorni per noi."

"Stamattina? Peccato,vi avrei ascoltati volentieri!"

"Anche volendo eri in coma!"

"Già,non me lo ricordare.Ho esagerato davvero ieri sera."

"Esatto.Fai credere di essere una donna di mondo,ma ti ubriachi con un paio di bicchieri di vino,da sempre.E ti diventa il naso rosso!" - e mi sghignazza in faccia.

"Ignà,e daiii! Finiscila di prendermi in giro,scemo! Piuttosto,mi dispiace davvero per come mi sono comportata da immatura non rispondendoti al parco e poi sparendo del tutto.Il fatto è che da quando mi hai spezzato il cuore,e credimi se ti dico che mi hai fatto malissimo,..."

Faccio una pausa e lo vedo avvicinarsi un po' a me ed accarezzarmi piano un ginocchio,mentre i suoi grandi
occhi scuri mi scrutano.

"...Beh,da lì ho alzato un muro,sono diventata un'altra Selene,più fredda.Spensierata,sì,ma mai più felice.E la mia carriera in questo mi ha dato una bella mano.Sinceramente non mi sono mai ritenuta una vuota:non sono le unghie,i capelli o i trucchi i miei pensieri quotidiani,nè di sfilare a Londra o New York.Quella della modella non è una professione che mi vedo a fare ancora tra qualche anno,sai bene che voglio essere una stilista o almeno una stylist.
Semplicemente mi permette di pagarmi gli studi per realizzare il mio sogno,e mi regala quel brivido,quella sensazione di essere oggetto dell'ammirazione di tutti che mi ha dato più sicurezza in me stessa.Anche negli uomini ho sempre cercato solo questo negli ultimi anni:la sensazione di apparire ai loro occhi come la più bella sulla terra,almeno per una notte.Quel desiderio che nei tuoi non vedevo più,la rivincita per la ferita di essere stata messa in un angolo,come se tutto ciò che c'era stato,anche se eravamo giovanissimi,non contasse più nulla,come se quello che avevo fatto per starti accanto per te non fosse più importante,solo un giornale
della settimana passata ormai non più attuale e da cestinare.Ho voluto essere più bella per me stessa:ho tolto l'apparecchio,ho curato molto la mia pelle ed ho lavorato sul mio fisico col movimento e la dieta,proprio come te. Ma in fondo forse volevo dimostrarti che potevo essere bella ed attraente,magnetica,interessante e
coinvolgente come quelle che guardavi tu,tutto ciò che fino a che mi avevi avuta accanto non ero stata per te.Insomma,una serie di stronzate, probabilmente,che mi ronzavano in testa e che avrebbero già dovuto darmi una risposta tempo fa.Come avrei potuto dimenticarti se tutto questo lo avevo fatto in un certo senso col desiderio recondito di fare un dispetto a te? Eppure per un bel po' ho creduto davvero di averlo fatto,e sono andata avanti a testa alta.Sono stati anni non facilissimi,ma mi hanno cambiata,forse in negativo o forse no.Il trasferimento...Dalla nostra Marsala a Milano,chi lo avrebbe detto? Vabbè,per te che hai girato il mondo è una scemenza,lo so."

Non sono come tu mi vuoi [Il Volo/I.B.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora