Questo pomeriggio,diverso e sicuramente molto piacevole,per me si è concluso,ma mi ha lasciato con l’amaro in bocca il fatto che davvero nessuno dentro quel negozio mi abbia
calcolato.
Non che pensassi di essere riconosciuta,figuriamoci:ho fatto giusto qualche servizio fotografico di non chissà quale importanza nei miei pochi anni di carriera,se così la
vogliamo chiamare,e oltretutto a livelli così alti nella maggior parte dei casi le modelle curvy purtroppo neanche le considerano.Che
poi il fatto di essere ritenuta tale solo perché ho un seno un po’ più abbondante e dei fianchi
morbidi mi sembra ancora assurdo,ma visti gli stereotipi odierni tant’è.
Ciò che mi ha dato fastidio è stato proprio l’avermi ignorata da parte di tutti,come se ci fossero solo i ragazzi ed io fossi invisibile.E dire che lo showroom è tutto tappezzato di
specchi,ma era l'educazione ad essere mancante!
Ma ne è valsa enormemente la pena perché ho avuto l’onore di incontrare lui,Re Giorgio Armani in persona,un mito assoluto per chi ha la passione per la moda,che ha salutato affettuosamente Ignazio e Piero ed è stato l’unico che non solo mi ha salutata,ma è stato molto educato e gentile quando ha saputo da Ignazio che il mio sogno è fare il suo stesso mestiere,mentre io non riuscivo a spiccicare parola e lo fissavo con un sorriso ebete stampato in volto. Insomma,ho anche fatto una figura da
idiota,ma va bene così.Adesso Piero è rimasto dentro a scambiare altre due parole con la titolare insieme alla loro
assistente Barbara,che nel frattempo ci ha raggiunti.Credo si stiano accordando per la prova
dei capi che hanno individuato per il tour.Ignazio,come sempre quando può,si è defilato da queste cose burocratiche,dicendo a me e Piero di tornare con Barbara e prendendo l’auto con cui eravamo arrivati.
Io però non ci sto:è tutto il giorno che mi ignora quasi del tutto e non
capisco perché,non dopo ieri sera,poi.
Esco dallo showroom e lo vedo camminare lungo il marciapiede a passo svelto con gli occhiali da sole e il cappellino calato sul viso,immagino per evitare di essere riconosciuto.Ma in questo tardo pomeriggio di quasi inizio autunno poca gente si aggira per queste vie esclusive della capitale della moda.Ha in mano
una busta firmata Armani,forse avrà preso qualcosa da provare a casa.Allungo il passo nel tentativo di raggiungerlo,ma ha le gambe decisamente più lunghe delle
mie ed ogni speranza è vana.“Ignazio,aspetta!”
Si gira,mi guarda per un istante e poi riprende la sua marcia.A questo punto corro letteralmente fino a bloccarlo per un braccio,mentre lui è già arrivato all’auto e sta per salirvi.
“Aspetta,ti ho detto! Hai problemi di udito?”
“No,ho solo fretta.”
“Così tanta da non avere un minuto per me? Noi dobbiamo parlare!”
“Ah sì? E di che?”
“Di stanotte,ad esempio.”
“Non c'è niente di cui parlare,è stata una notte come le altre.”
“Allora del fatto che mi ignori da tutto il giorno.Perché è ovvio che qualcosa ci sia.”
Nel frattempo apro lo sportello dal lato passeggero e mi accomodo sul sedile.
“Che stai facendo?”
“Ti accompagno ovunque tu vada.”
“Perché? Non mi pare che stanotte avessi tutta questa voglia di stare con me...”
“Lo vedi che allora hai un problema con me? E pensare che dovrei essere io offesa per il modo decisamente poco gentile con cui mi hai trascinato in hotel!”
Intanto mette in moto e sfreccia per le vie di Milano al calar del tramonto.
“Allora? Guarda che non ti lascio in pace finché non parli! Mi aspettavo il tuo solito sarcasmo sul fatto che hai vinto la tua stupida sfida,che sono finita di nuovo a letto con te e bla bla
bla,e invece niente,non mi parli?”Mentre proseguo col mio monologo per lunghi minuti,visto che lui non accenna a rispondermi,accosta e spegne l’auto.Mi guardo intorno e mi rendo conto che siamo nei pressi di un parchetto di periferia.Non ci sono mai stata,ma lui invece deve conoscerlo,perché è arrivato qui a
botta sicura.
Scende senza neanche guardarmi e si dirige verso il bagagliaio.Scendo a mia volta e lo vedo prendere la busta di Armani di prima.Chiude l’auto,mi guarda un attimo e si avvia verso il cancello d'entrata,lasciando a me il compito di seguirlo a fatica.Sono le sette di sera e il parco è vuoto. Siamo seduti su una panchina vicino ad un laghetto artificiale,Ignazio lancia sassolini nell’acqua cercando di battere il suo stesso record di
distanza mentre qualche scoiattolo ogni tanto scende da un albero e lo osserva perplesso per poi sgattaiolare via,non sfuggendo però alla fotocamera del mio telefono.D’altronde visto
il suo silenzio dovevo trovare un passatempo anch'io.Gli mostro lo schermo del mio cellulare.
“Guarda come ti osserva lo scoiattolo,pensa anche lui come me che tu sia strano.”
“Meno male che sei normale tu!”
“Ignà,ti ho aspettato,ma è passata quasi un’ora e mi sono stancata di questo gioco del silenzio.Mi vuoi dire che ti ho fatto? Avevi ragione tu,non ti ho saputo rifiutare,il tuo ego non è
contento? Mi pare che siamo stati piuttosto bene poi,cosa c’è che non va?”“È questo il punto,avevo ragione e siamo stati bene.Ma tu sembri non essere d’accordo.”
“Che? Ma se l’ho appena detto io!”
“Le tue parole non corrispondono ai fatti.Tu stanotte sei scappata.Al massimo mi era capitato di mandare io via una donna,non il contrario.”
“E quindi? Ti dà fastidio che non ti abbia dato l’onore di cacciarmi?Perchè giuro che non ti seguo.”
“No,mi dà fastidio proprio il fatto che te ne sei andata.Non ti avrei mai cacciata,non te.”
“Non me la sentivo di dormire lì.Non lo faccio mai e non lo potevo fare a maggior ragione con te.”
“E perché? Mi conosci benissimo.”
“Appunto per questo.Sarebbe stato troppo strano,non voglio...Ricordare il passato.”
“Io invece sento che solo a te avrei potuto concederlo.Mi metti tranquillità,tu sei quella che
mi ha calmato quando ogni notte ti svegliavo coi miei incubi dopo la storia di Miami,quella che ha asciugato le mie lacrime,sei l’unica che mi farebbe piacere rivedere l’indomani appena sveglio.”Sento per un attimo il mio cuore risvegliarsi e perdere un battito.Non ricordavo neanche più la sensazione,tanto che credevo quasi di non averlo più,un cuore.
Ma questa cosa non va bene,non doveva succedere,men che meno con lui.Anzi,non deve.“No,no,Ignazio in quei momenti eravamo due persone che si amavano,adesso non più.Non
ci può essere questa intimità tra noi. Ora non sono qui per consolarti o capirti.”“Sei sicura che adesso non ci amiamo più? Perché io non sono più sicuro di niente,a ‘stu minutu.Quello che sento è una grande confusione che non mi so spiegare,non posso escludere che potrei amarti ancora.”
Boom,la bomba l'ha sganciata lui,che ragazzo pieno di sorprese!
Buon mercoledì più lunedì di sempre,bellezze,possiamo farcela...Forse! 😥
MissR.
😒
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Non sono come tu mi vuoi [Il Volo/I.B.]
FanfictionPerdersi,ritrovarsi,amarsi e non riconoscersi.Tendere la corda...Fino a spezzarla? Ignazio e Selene sono due fuochi che ardono,e giocando col fuoco,si sa,ci si può far male.