Sento gridare, tutto intorno a me è confuso, sento il cuore battere alla follia, la mie mente è offuscata e le mie orecchie ovattate. Mi sento come quando si è impotenti in una situazione complicata.
Mi guardo intorno, c'è gente che corre a destra e a sinistra, cerco di fermare qualcuno, di gridare verso qualcuno, ma dopo poco mi accorgo che nessun suono esce dalla mia bocca.
Per quanto ci provi, le mie corde vocali non emettono nemmeno il più piccolo rumore, così mi porto le mani alla gola in preda al panico.
E cerco di gridare, parlare, emettere qualcosa, ma solamente il silenzio varca la soglia della mia bocca.
Dopo pochi minuti di panico, qualcuno mi si avvicina, ma non per darmi soccorso, piuttosto mi dice qualcosa, è quella persona è Jonas:-Hai visto? Sei contenta adesso?-
Io non capisco quello che dice e mi concentro sulla situazione, dimenticando la momentanea assenza della mia voce.
Jonas va via senza darmi spiegazioni e, al suo posto, arriva Noora.
Il suo aspetto è davvero particolare: i capelli erano tinti di rosso, piercing di tutti i genere le coprono la faccia e indossa degli anormali vestiti in pelle nera.
Il suo sguardo ha un che di strano, una bizzarra scintilla le guizza negli occhi, ride in modo malefico, mi guarda e dice:
-Hahaha hai visto? È quello che volevi no?-
Il mio sguardo deve essere davvero confuso perché lei continua:-Eh? Non sei contenta? Ingrid ha avuto un incidente! È quasi morta! Hahaha non era quello che volevi?-
A quelle parole il sangue mi si ghiaccia nelle vene, la pelle rabbrividisce è un conato di vomito mi risale in gola.
Cosa significa? Io contenta per l'incidente di Ingrid?! Ma sta scherzando?!
Continuo a guardarla, lei continua a parlare:- Adesso avrai lui tutto per te- dice indicando una persona.
Penso che quella persona sia Jonas, e invece lei indica qualcuno di molto diverso, qualcuno di molto più alto e molto più grande.
E quel qualcuno è Christoffer.Martedì 12:00
Sento un rumore. I miei occhi sono chiusi, li apro leggermente e noto di non essere a casa mia e che quello che avevo vissuto era nient'altro che un sogno, per fortuna . La stanza in cui mi trovo è molto piccola, ha giusto un letto e un armadio. La testa mi scoppia e ho un senso di fame quasi esagerato, mi sembra di avere un animale nella pancia che vuole mangiare.-Eskild perché hai usato le mie lenzuola? Adesso ne devo comprare di nuove! Anzi me ne devi comprare un paio nuove!- sento la voce di Noora provenire da fuori la stanza, grida, ma non è furiosa.
-Noora non essere pesante!- le risponde una voce maschile con un accento nasale.Decido di alzarmi dal letto. Oltre al mal di testa tremendo, mi gira leggermente la testa. Mi dirigo verso la porta,esco dalla stanza e mi dirigo verso la direzione da cui proviene la voce di Noora. Arrivo alla fine del corridoio principale, a quanto pare, ed entro in una cucina.
-Eskild non devi usare più le mie cose quando sei con i tuoi "amici"- dice Noora apostrofando l'ultima parola.
Poi si interrompe e mi guarda.
-Buongiorno- sussuro.
-Ciao- mi dice lei.
-Ben svegliata bella addormentata!- mi dice il ragazzo con cui Noora parlava, che adesso è seduto sulla cucina.Lui guarda Noora, poi me e dice:
-Che sbadato! Piacere sono Eskild e sono gay!-
-Piacere Eva- dico con un sorriso stampato in faccia. Eskild ha un aspetto particolare, indossa un semplice pigiama bianco, ma ha un tono rossiccio particolare di capelli. Però devo ammettere che emana gioia da tutti i pori quel ragazzo.
-Eskild ma devi dire proprio a tutti che sei gay? - gli fa notare Noora.
Il ragazzo le dice qualcosa sottovoce che io non sento, lei ride e poi mi dice:
-Vuoi qualcosa da mangiare?- il sorriso di Noora mi mette di buon umore, così metto da parte il pensiero del dolore alla testa.
-Certo!-
Mi siedo a tavola, prendo del latte e dei biscotti e inizio a mangiare.
-Senti Noora- inizio dopo aver mangiato il terzo biscotto- cosa è successo ieri?- Lei cerca di dirmi qualcosa ma prima che possa rispondermi sentiamo il campanello suonare. Eskild si dirige verso la porta, un ragazzo entra in casa e Eskild ci grida:
-Ragazze scusate vi abbandono ho compagnia! -
Adesso siamo solo io e Noora. Lei mi guarda con i suoi occhi ghiaccio, eppure il suo sguardo non è freddo, al contrario è molto dolce.
Si siede sulla sedia di fronte alla mia e mi chiede:
-Esattamente cosa vorresti sapere?- i suoi occhi sono molto dolci e mi guarda in modo molto amorevole.
-Tutto quello che mi è accaduto-
-Ok, dopo che siamo uscite dal bagno abbiamo iniziato a ballare e abbiamo continuato per circa mezz'ora, poi mi sono allontanata e tu hai continuato a sfrenarti con Chris, vi siete stancati e vi siete seduti sul divano. Hai bevuto tanto, quasi da far schifo. Tu non hai retto molto bene e hai baciato Chris più volte, non che a lui non piacesse.- dice il tutto molto in fretta e per me è quasi come una batosta.
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Du Er Ikke Alene # Chris And Eva # Skam
FanfictionEva è una semplice ragazza che vive ad Oslo, frequenta una scuola nella stessa città, ha un ragazzo di nome Jonas e un migliore amico Isak. Vive con una madre costantemente presente nella sua vita. Tutto cambierà quando lei compirà quindici anni e...