Avete presente quei momenti in cui vorreste sparire? Quei momenti in cui vi vorreste chiudere in camera e rimanerci lì per sempre, perché avete litigato con i vostri genitori oppure con i vostri amici? Bè io non ho mai sentito il bisogno di quella sensazione.
Io sono già inesistente per i miei genitori, sono solo un incidente di percorso, indesiderato per di più. Da piccola desideravo solo ricevere un briciolo di attenzione, mi sarebbe piaciuto che loro mi avessero preparato la colazione, che mi avessero consigliato come vivere la mia vita, che mi avessero fermata quando ho abbandonato la loro casa, che mi avessero cercata anche per un solo minuto.
Ma non è accaduto. Io mi sento invisibile in questa città, in questa vita, in questo mondo.
E voi? Vi siete mai sentiti così?
Io spero proprio di no.(Noora's POV )
Lunedì 16:12
Sono sulla strada di casa. È stata una noia il fatto che dopo essere uscita da scuola ho dovuto fare la spesa al supermercati. Adesso mentre cammino per strada mi sento goffa: ho comprato troppa roba e ho più di sei sacchetti in mano. Sto ingombrando un marciapiede intero.Mi dirigo verso il mio palazzo, sono affaticata e sudata come non mai, salgo le scale, arrivo al terzo piano(perché ho scelto un appartamento al terzo piano?!), con un po' di fatica, prendo le chiavi dalla tasca, le infilo nella serratura e apro la porta.
-Linn! Eskild!Sono a casa!- così saluto i miei coinquilini.Chiudo la porta dietro di me e mi dirigo in cucina. Poso le borse a terra e inizio a sistemare le cose comprate nel frigo e negli stipetti della cucina.
Mi dirigo verso un lungo corridoio che porta alle stanze e busso alla porta della camera di Linn.
-Linn! Posso entrare?-
-Entra- mi risponde lei con tono stanco.Per chi non conoscesse Linn è una ragazza dai capelli scuri ,sempre raccolti in una coda di cavallo, dagli occhi verde brillante e dai vestiti sempre larghi. Lei è una ragazza che frequentava l'università, ma ci ha rinunciato molto presto perché molto svogliata e con tanta voglia di restare sul divano a mangiare pizza e cibo spazzatura. Sembra un bradipo.
-Senti hai visto le lenzuola mie bianche che stamattina ho steso fuori per farle asciugare?- le chiedo entrando.
-Mh- dice lei pensando-Credo le abbia prese Eskild-
-Ok- esco fuori dalla sua stanza per dirigermi a quella dell'altro mio coinquilino. Sono un po' preoccupata, quando Eskild usa le mie cose di solito fanno una brutta fine.Busso alla sua porta, ma ha la musica troppo alta per sentirmi, così apro la porta e mi ritrovo con lui e un altro ragazzo nudi. Subito chiudo la porta.
Sento che lui da dentro si riveste e liquida l'altro dicendo di andare via.
Per chi non conoscesse Eskild sappiate che ha i capelli rossi, gli occhi scuri e una carnagione chiarissima, è il ragazzo più simpatico al mondo, è omosessuale, anche se ogni volta mi dice che vorrebbe conoscere delle ragazze per capire cosa si prova a toccare un seno. È molto esuberante, ama Britney Spears e va pazzo per le feste.Sento dei rumori nella stanza, qualcuno abbassa la musica dello stereo e Eskild ,insieme al suo amico, esce dalla stanza.
-Lui è Brian- dice presentandomi il ragazzo con cui era nella stanza e con cui stava facendo cose sconce. Noto che è davvero carino, ma anche molto imbarazzato.
-Piacere- gli sorrido e lui va verso la porta di casa.
-Ti chiamo?- chiede ad Eskild.
-Sì, ciao- lo saluta.Adesso il mio coinquilino è fermo sulla porta della stanza, se ne sta lì impalato senza dire niente, io sbircio in camera sua e noto che sul suo letto ci sono le mie lenzuola. Le mie povere candide lenzuola.
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Du Er Ikke Alene # Chris And Eva # Skam
FanfictionEva è una semplice ragazza che vive ad Oslo, frequenta una scuola nella stessa città, ha un ragazzo di nome Jonas e un migliore amico Isak. Vive con una madre costantemente presente nella sua vita. Tutto cambierà quando lei compirà quindici anni e...