{Isak's POV} La baita

608 33 10
                                    

Ho paura della paura; paura degli spasmi del mio spirito che delira, paura di questa orribile sensazione di incomprensibile terrore. Ho paura delle pareti, dei mobili, degli oggetti familiari che si animano di una specie di vita animale. Ho paura soprattutto del disordine del mio pensiero, della ragione che mi sfugge annebbiata, dispersa da un'angoscia misteriosa.
(Guy de Maupassant)

Isak's POV
Mercoledì 3:00
Dopo che William e Chris sono spariti al piano di sopra io e Even ci siamo sistemati sui divani nel salone che sono l'uno di fronte all'altro e che hanno un camino vicino.

La stanza è cosparsa di bottiglie, fazzoletti, bicchieri e cibo. Sembra un porcile e c'è un forte odore di birra nell'aria.

Ma io cerco di non pensarci e così sposto il mio sguardo su Even. Quanto è dannatamente bello quando dorme. È silenzioso, il suo respiro è regolare e si muove poco. Con gli occhi azzurri e i capelli biondi che si ritrova sembra un angelo, gli mancano solo le ali.

Forse ho sempre saputo che mi piacevano i ragazzi, forse sono diventato conscio di questa cosa quando ho incontrato Jonas. Ogni volta che lo vedevo mi batteva forte il cuore ed ero in uno stato di ansia perenne quando gli ero accanto.

Poi la mia cotta è passata, perché lui si è messo con Eva e volevo che la mia migliore amica fosse felice. Così ho lasciato perdere Jonas e ho iniziato ad uscire con delle ragazze. Ma non ne ero veramente innamorato. Avevo solo paura che i miei genitori scoprissero la mia omosessualità, così ho dovuto trovare un modo per nasconderla.

Ma adesso sono qui a guardare Even e la cosa mi sembra dannatamente giusta.

Spero che non apra gli occhi, ho paura che mi sorprenda a spiarlo mentre dorme e ho paura che non la prenda bene.

Dopo poco sento che la stanchezza prende il sopravvento su di me, così chiudo gli occhi e mi addormento.

Sogno di rincorrere qualcosa, ma non so cosa di preciso, so solo che corro e che ho il fiatone e che le gambe mi fanno male. Ad un certo punto mi fermo, e mi nascondo, non so da cosa o da chi, ma resto immobile dietro un cespuglio che è comparso miracolosamente davanti ai miei occhi. All'improvviso sento qualcuno dietro di me, Even, ha una tunica bianca e sta sfoggiando il suo solito sorriso. Mi si avvicina e mi bacia. Poi... poi mi sveglio.

Mercoledì 7:00
Mi sveglio presto, come al solito, oramai sono un paio di mesi che ho perso la voglia di dormire. Sono tutto sudato e ancora sconvolto del sogno che ho fatto. Quanto vorrei che fosse vero! Apro leggermente gli occhi e noto che Even si è già svegliato perché non c'è più di fronte a me.

Mi alzo e mi dirigo in cucina. Lo trovo vicino ai fornelli che cucina dei pancake, o almeno credo dall'odore. Solo adesso noto che la cucina di William è gigantesca! Vi sono due tavoli con delle sedie e quattro divanetti disposti sugli angoli opposti.
-Buongiorno- gli dico mentre annuso l'aria.
-Buongiorno- mi saluta. -Dormito bene?-
-Diciamo che ho fatto solo 5 ore di sonno e sembro uno zombie, almeno credo non mi sono ancora visto allo specchio- inizio a straparlare.

Ho paura di aver detto qualcosa di sbagliato, quando lo guardo mi sento così a disagio.

Lui mi guarda, alza un sopracciglio e sorride. Quasi mi sciolgo a quel sorriso. Non so cosa mi prende.

Qualcosa mi distrae, un rumore che proviene da sopra, uno degli altri due si è svegliato. Infatti poco dopo William appare sulla porta e ci dice:-Buongiorno, dobbiamo sistemare il prima possibile, Nikolaj sta arrivando e se trova sto casino lo dirà ai miei e così niente feste-

Du Er Ikke Alene # Chris And Eva # SkamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora