Provo qualcosa di indescrivibile. Un dolore che mi attanaglia e non mi lascia andare. Combatto per liberarmene, ma più mi dimeno, più arriva in profondità.
Giovedì 12:30
Sono sveglia da due ore. Isak e Jonas stanno ancora dormendo e io non so cosa fare. Così decido di lasciare loro un biglietto e andare a sdraiarmi in riva al lago. Porto con me un panino.Giovedì 15:16
Finalmente Isak e Jonas si sono svegliati e mi hanno raggiunto. Come al solito Jonas ha portato la sua chitarra, e i due si sono messi a cantare. Ma la loro canzone è solo un sottofondo per me. Io non riesco che pensare ad altri che a Christoffer.Devo smetterla di pensare a Penetrator Chris. Anche se adesso so che usa la casa di fronte alla mia ogni giorno festivo, devo smettere di pensare a lui. In fondo non lo conosco neanche molto bene sto tizio.
Così decido di spostare la mia attenzione su Jonas, Isak e Ingrid. Sopratutto su quest'ultima. Perché mai si starebbe sentendo con Jonas?
Pensare a lei mi mette di cattivo umore per tutta la giornata. E Jonas se ne accorge. Infatti dopo che siamo rientrati in casa ci siamo messi sul divano, i ragazzi hanno proposto di giocare a Trivia ma io ho detto loro che preverivo leggere un libro.
Adesso sono seduta su quello stesso divano a leggere quello stesso libro.
-Allora Eva, dove si trova Shangai- mi domanda Isak.
-Non mi va di fare questo gioco- sbotto.
-Ma dai è divertente!- mi incoraggia Jonas.
-No per me non lo è- rispondo irata.
-Allora cambiamo gioco, cosa vuoi fare?- mi chiede.
-Nulla voglio leggere questo libro- cerco di concentrarmi sul libro, ma nulla da fare, Jonas mi distrae di nuovo:
-Dai so che vuoi fare un gioco! Dillo!-
-Ok, perché non giochiamo a "Sto pensando a..."-Jonas e Isak si guardano negli occhi con fare interrogativo.
-Ehm... ok- dice Isak.
-Allora inizio, io sto pensando a... Ingrid- dico secca. Jonas mi guarda. Isak anche. Poi si scambiano uno sguardo.
-Vai tu Jonas- gli propongo. Li guardo entrambi. Adesso Isak tiene lo sguardo basso e Jonas mi guarda in modo allarmato.-Ehm... io sto pensando a Isak- scoppia a ridere. Isak lo accorda, ma io lo fulmino con lo sguardo. Cala un silenzio fastidioso, fino a che da fuori si sente un botto molto forte. Allarmati andiamo a vedere cosa sia stato e ci dirigiamo verso le grandi finestre della stanza che affacciano sulla strada e sul lago.
Poiché non riusciamo a vedere nulla, decidiamo di uscire. Jonas cammina avanti, Isak mi prende la mano e io cammino al suo fianco. Una volta usciti ci guardiamo intorno allarmati, ma non vediamo nessuno ,poi qualcuno grida:
-Sorpresa!- è Elias. Se prima il mio umore era cattivo, adesso mi sentivo proprio arrabbiata di brutto.-Ciao!- ci saluta Elias. Io alzo solo il capo, Isak lo saluta con una mano e Jonas lo abbraccia. Quanto odio Elias.
Come potrei descriverlo? Avete presente quei cosiddetti ragazzi cliché? No? Bè è alto, palestrato, pelle ambra, occhi e capelli scuri. È uno sbruffone, antipatico, che tratta le ragazze come degli oggetti. Fa qualcosa o si veste in base alla moda che circola in giro. Non riesco proprio a capire cosa abbia di bello questo Elias, Jonas ha perso molto tempo seguendolo come un cagnolino.
-Vieni entra!- lo facciamo accomodare dentro, anche se io e Isak avremmo preferito lasciarlo fuori.
Si siede sul divano insieme al mio ragazzo e lì i due iniziano a reppare. Isak mi da una mano in cucina, infatti per calmarmi ho deciso di dover cucinare qualcosa.
Prende i piatti, sistema la tavola, taglia qualcosa da mangiare. Poi Jonas viene dietro di me e mi dice:
-Tesoro noi usciamo a fumare mica ti dispiace?-
-No vai pure- mi bacia, poi chiede a Isak:
-Vieni anche tu?-
-Ehm no grazie- gli risponde Isak.
-Il solito gay- sbotta Elias. Isak lo guarda male, Jonas decide di dirgli:-Usciamo vieni--Ma perché tutti mi dicono che sono gay?! Eva secondo te sembro gay?- dice seccato Isak.
-No, non lo sembri- gli sorrido. Ma è un sorriso falso, ho voglia di piangere e lui lo capisce. Infatti molto velocemente mi abbraccia, mi accarezza i capelli e mi appoggia il mento sulla testa.-Dimmi, Eva Mohn, cosa ti turba?- dicendo questo mi da un bacio sulla fronte, mi prende la mano e ci dirigiamo verso il divano. Lui si siede e io mi appoggio a lui.
-Dovevamo essere solo io e lui- gli confesso e tiro su con il naso.
-Ah, mi dispiace di essermi intromesso- si scusa.
-Ma non è per te, è perché lui passa più tempo con Elias che con me- gli mento, non è vero, sono frustrata per il fatto che si senta con Ingrid.-Vabbè questa volta è andata così, la prossima volta ci starete solo tu e lui- mi consola. Ma io non voglio essere consolata, sono arrabbiata e devo sfogare la mia ira.
-No! La prossima volta verremo solo io e tu! Ci faremo un bel weekend tra amici- lui non dice nulla. Solamente mi sorride e mi abbraccia.Attendiamo il ritorno di Jonas e Elias ascoltando musica e ballando. Ci divertiamo un mondo. Sembra che io abbia sbollito la mia rabbia, ma appena Elias e Jonas varcano la soglia della porta mi sento di nuovo irata.
Ci sediamo a tavola, ho preparato dei semplici spaghetti col pomodoro. Mi servo, servo Isak e poi inizio a mangiare. Jonas mi guarda e mi dice:-Potresti servire anche me?-
-Puoi anche farlo da solo- sbotto.
-Ma posso sapere cos'hai? Sembra che io ti abbia fatto qualcosa anche se a me non sembra! Cosa ti da fastidio?- adesso mi urla contro.
-Sai cosa mi dà fastidio? Che tu ti senta con Ingrid!- appena pronuncio queste parole, lui mi guarda con occhi spalancati.-Sì! Le ho scritto per francese- mi risponde. Ma sembra una bugia, così gli chiedo:
-Posso vedere i tuoi messaggi?-
-No!-
-Perché?-
-Perché io non vedo i tuoi-
-Ma se vuoi puoi vederli-
-Ma non c'entra-
Così iniziamo a litigare. Elias ride e questo mi manda in bestia. Isak è sbiancato, credo si senta poco bene. Così decido di smettere di urlare contro Jonas e vado vicino a lui:
-Isak? Che hai non ti senti bene?-
-Non proprio- si porta una mano sullo stomaco e una sulla bocca.
-Vieni andiamo in bagno- lo trascino con me in bagno. Lui si posiziona davanti la tazza e tutto quello che aveva ingerito finisce nella tazza.Da fuori sento Jonas che grida e chiede a Elias:
-Ma che cazzo ha Eva?-
Ma non mi interessa quello che dice, mi riconcentro su Isak.Dopo aver vomitato si riprende, infatti mi sorride.
-Bevi un po'- gli porgo un bicchiere che lui accetta volentieri.
Poi ritorniamo in salotto, Jonas e Elias sono sul divano a guardare la TV. Se ne sono fregati di Isak. Mi sento così arrabbiata che dico:
-Isak stasera dormi con me, così se non ti senti bene posso subito soccorrerti- Isak mi guarda e mi dice:
-Non è il caso Eva, davvero-
-Insisto--Eva ma- Jonas cerca di controbattere ma io ho subito la risposta pronta-Niente ma, lui non si è sentito bene, voi ve ne siete fregati e non mi fido a lasciarlo con Elias mentre è in queste condizioni. Quindi dorme con me-
-Fra' ma non ti preoccupare tanto Isak è gay- cerca di sdrammatizzare Elias, ma il suo tentativo è vano.-Fra' mi raccomando- dice Jonas a Isak. Quest'ultimo annuisce solo. Poi gli prendo la mano e ci dirigiamo nella camera da letto. Sono solo le cinque del pomeriggio, ma dopo aver indossato i pigiami decidiamo di metterci nel letto e di vedere un film. Io mi accoccolo vicino a Isak e lui mi dice:-Eva, se fai così dopo litigo con Jonas, ti prego.-
Ma io non lo ascolto e resto ferma. Lui si arrende e mi abbraccia. Guardiamo un film alla televisione. Poi ci addormentiamo.
Durante la notte mi sveglio e chiedo ad Isak che sonnecchia accanto a me:
-Come ti senti?-
-Meglio- mi sussurra.
-Come mai non ti sei sentito bene?-
-Odio quando le persone litigano, come fanno i miei genitori- mi confessa.
-Mi dispiace- gli bacio una guancia. Non sapevo nulla dei suoi genitori.
-Ti voglio bene Eva- mi dice e mi abbraccia.
-Buonanotte Isak-
-Buonanotte Eva- dopo aver detto questo mi addormento, cullata dal dolce profumo di Isak.E quel dolore scava sempre più affondo, usa le mie paure, i miei amici, le persone a cui tengo per ferirmi. Ed io lo assecondo. Scava ancora ora, ogni secondo che passa mi avvicino sempre di più all'ora della mia distruzione. Non che io abbia fatto nulla per fermarla...
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Du Er Ikke Alene # Chris And Eva # Skam
FanfictionEva è una semplice ragazza che vive ad Oslo, frequenta una scuola nella stessa città, ha un ragazzo di nome Jonas e un migliore amico Isak. Vive con una madre costantemente presente nella sua vita. Tutto cambierà quando lei compirà quindici anni e...