{Eva's POV} Mi sono stancata di te

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Certe volte bisogna avere il coraggio di lasciar andare le persone, perché ormai, nella vostra vita, è piombato qualcuno che vi ha mostrato la realtà dei fatti...

Sabato 16.00
Sto odiando profondamente quello che guardo, quell'oggetto insopportabile che mi ricorda che io sono nient'altro che una stupida ragazzina, mi fissa, mi giudica, odio dannatamente gli specchi.
Avevo ragione, i miei sospetti erano fondati:-Eva, credimi, mi dispiace tantissimo- gli occhi di Jonas grondano di lacrime.
Ma io non sento tristezza, me lo aspettavo, la mia è pura e unica rabbia, una rabbia disumana, che se scatenassi adesso, forse finirebbe male e poi ci sarebbe un punto per riappacificarsi.
Non voglio la riappacificazione, la voglio finire qui, sono stanca ormai.
-È inutile che continui a scusarti, a me non interessa più- dico con tutta la calma, sedendomi su una sponda del suo letto.
-Come? Scusa penso di non aver capito...- mi guarda sbigottito, si aspettava qualsiasi reazione tranne questa.
-Hai sentito e capito bene, non mi interessa- ribadisco con non chalance.
-Ma, com'è possibile?-
-Non sei l'unico che ha tradito qui, tra noi due... e non sei l'unico a cui è piaciuto tradire, perché, ammettilo, ti è piaciuto e anche tanto...- gli dico esausta di quelle finte scuse e delle bugie.
-Ma, Eva pensavo mi amassi- riesce a dire a stento.
-Ah beh, pensavo che anche tu mi amassi... ma invece non ci amiamo- sorrido -Anzi, a dire il vero, è una soddisfazione averlo capito, perché la situazione tra di noi stava per diventare insopportabile-
Mi guarda, ha lo sguardo di un cucciolo ferito, non mi interessa, sento che per lui non provo più nulla, né amore né odio, è semplicemente una cosa di cui voglio liberarmi.
-E... e chi sarebbe la persona in questione?- mi chiede con la voce tremolante.
-Chris- rispondo secca.
-Christian Bates?- vuole sapere.
-Christoffer Shistad- lo correggo. Secondo me, tra tutti, avrebbe preferito chiunque tranne Chris. Per lui è sempre stato una specie di nemico, che prima si è ingraziato il suo migliore amico e dopo si è portato a letto la sua ragazza...
-Eva ma...-
-Niente ma, a me Christoffer piace, forse ne sono innamorata, e al cuore non si comanda, o sbaglio?- gli pongo la stessa domanda che lui pose ad Ingrid mesi fa, sì, un po' di male voglio fargli prima che la finiamo qui.
-Vero, sì- inizia lui -Se io non ti piaccio più, e preferisci Christoffer a me, sei libera di andartene-
Non me lo faccio ripetere due volte, che giro i tacchi e vado via. Lui vorrebbe rincorrermi, lo percepisco dal fatto che si sia mosso e sia tornato sui suoi passi, per la prima volta ha scelto la strada migliore, ha fatto la scelta giusta: lasciarmi andare.
Mi sento libera completamente, finalmente direi, non ho più nessuno a cui devo sottostare, un amore che mi fa soffrire, sono libera e basta.
Appena penso alla mi condizione mi arriva un messaggio :
"Nottata pazzesca, da rifare ;)"
È un messaggio di Christoffer. Non penso di volerlo rivedere, per me è stata solo una scusa per lasciare Jonas. Ero stanca di tutta quella finzione che Jo mi stava dando, soffrivo solo per nulla.
A volte ho avuto paura che lui per me fosse solo un ripiego, per paura di non rimanere sola lo tenevo aggrappato a me, fortunatamente lui si è lasciato andare.
Questo è un bene per entrambi, cioè io non lo illudo più, lui non mi fa soffrire.
Mi guardò intorno, ho camminato un bel po' a dire il vero, infatti da casa di Jo mi sono ritrovata a tre isolati di distanza, sono giunta nella piazza principale.
Qui intorno a me fluisce tutto velocemente, le persone corrono, come se il tempo le inseguisse, ma dov'è con precisione che si dirigono?
Sono la sola a preferire una lunga passeggiata senza meta? Una di quelle passeggiate che magari ti schiariscono la mente?
I miei occhi cercano qualcuno, non so chi, ma vagano freneticamente. Prendo una decisione improvvisa: voglio andare alla piazzetta e voglio incontrare Chris là, mi è venuta un'idea in mente.

Sabato 19.00
Sono appena arrivata alla piazzetta, ho inviato un messaggio a Chris chiedendogli dove fosse e se mi potesse raggiungere qui. Lui mi ha risposto dicendo che era già qui, così, adesso il mio sguardo vaga cercandolo.
A quest'ora la piazzetta è stra affollata, i ragazzi si accalcano qui per fare cose "proibite" mentre i loro genitori sono al lavoro.
Dopo che il mio sguardo ha sorpassato un gruppo di ragazzine snob, il gruppo di football e quello di calcio, noto un gruppo assai popolare: i Penetrators. Sono tutti in un angolo, che fanno il solito a quest'ora: fumano canne in quantità assurde.
Christoffer mi guarda, mi saluta e io mi avvicino a lui. È seduto per terra, faccio per sedermi accanto a lui, ma le sue mani mi portano sulle sue gambe.
Il mio cuore inizia a pulsare incessantemente, sudo, il respiro mi manca, mi regala sempre questo senso di afasia insopportabile.
Mi guarda e sorride, fa un tiro, si rilassa e passa la canna agli altri.

Quell'odore che mi pervade appena lui espira il fumo è così inebriante, mi attira, è quello che voglio provare da tutta la mattinata. Mentre gliela ripassano, io sono lesta e la prendo. Chris mi guarda sbigottito:- Azz, chi avrebbe mai detto che Eva Monh fumasse questa roba-

Sembra contento, mi piace compiacerlo, mi fa sentire strana, quasi compiaciuta... così passo quei minuti sulle sue gambe, ogni tanto le nostre lingue si intrecciano e diventiamo quasi una sola persona, gli altri ci guardano, chi bene, come i suoi amici, chi male, come le ragazze andò dall'altro lato della piazza.

Un altro paio di tiri e quasi non sento la terra sotto i piedi, mi stringo forte a lui e gli poggio una testa sulla spalla, mentre lui tracanna una birra e discute animatamente di una partita di basket con gli amici. Mi sento in pace e nelle sue braccia mi sento tranquilla... sembra che nessuno possa rovinare questo momento, ma purtroppo, uno dei suoi amici gli sussurra all'orecchio qualcosa che non capisco e lo sguardo di Chris va dall'altro lato della piazza, dove vi è una ragazza dagli occhi verde smeraldo e i capelli rossi a guardarlo.

Mi fa segno di alzarmi, una volta in piedi, prende la mia mano ed io li seguo... non sono mai stata così unita ad una persona... può Chris amarmi? Solo perché una notte ci siamo amati?

Si avvicina alla ragazza, che adesso che mi applico è un ragazzo dall'aspetto molto femminile.
-Chris- saluta lui, la sua voce è davvero mascolina a dispetto del suo aspetto.
-Aris- lo saluta Chris -Lei è Eva-
-Piacere- sussurro ricevendo di rimando un'occhiataccia da Chris.
-Devi andare via amico, ti hanno trovato, e stasera ti fanno la pelle- queste sono le poche parole che riesce a pronunciare Aris, perché poco dopo, degli spari si levano in aria e una voce minacciosa chiede:-Dov'è Christoffer Shistad?-
Intorno a noi regna il caos, le mie orecchie sono ovattate, ma io riesco a sentire solo Chris che mi grida:-Vieni, corri-

Du Er Ikke Alene # Chris And Eva # SkamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora