The pages of forgiveness.

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Capitolo 6.

Il suono della sveglia mi fece sussultare.

Erano,precisamente,le 6:00 di mattina,nella mia scuola iniziamo le lezioni alle 8:15 e dato che conosco i miei tempi,meglio che mi sbrighi.

Vivian era ancora nel letto con le coperte fino alla testa.

Era cosí carina,ma la dovevo svegliare. Prima protestó un po',ma poi vide che io continuavo a picchiettarle la spalla e si alzó imprecando,ma almeno lo fece.

Camminai fino la camera di mio fratello per vedere se era ritornato.

Tirai un sospiro di solievo quando lo vidi nel suo letto rannicchiato,non si era neanche cambiato.

Mi venne un'idea.

Chiamai Vivian,ritornammo insieme nella stanza e le spiegai il piano.

«Sveglia che é giá mattina!» gridammo a squarcia gola io e lei,prendemmo i cuscini e glie li lanciammo in pieno viso.

Lui si alzó cogliendoci alla sprovvista ci prese e inizió a farci il solletico,tanto che dovemmo chiedere sia 'pietà' sia 'scusa' per essere "liberate".

Andai in bagno,mi feci una doccia veloce e mi truccai. Vivian fece lo stesso.

Indossai un jeans e una felpa nera,con le mie All-Star bianche.

Presi il telefono e scrissi un messaggio a Zayn.

“Buongiorno :)

Oggi volevo venire a prenderti a scuola,andiamo a fare due passi. Voglio scusarmi,va bene per te?”

.....

Nella mia scuola si impara soprattutto a scrivere.Un giorno vorrei diventare o una scrittrice,oppure aprire un negozio di tatuaggi,me la cavo abbastanza bene con il disegno.

La mia vicina di banco era Vivian.

Prime due ore: Religione. Non male per incominciare la giornata.

Oggi con il professor White inizieremo un lavoro nuovo. Non sappiamo ancora di cosa si tratta.

Intanto che io e la mia classe aspettammo l'insegnante,ne approfittai per vedere se Zayn mi aveva risposto.

«Niente,cazzo,ancora nulla.» borbottai.

«Hei Ron,cos'è successo?» Chiese Vivian,leggermente preoccupata.

«Zayn non risponde. Mi dispiace perchè ieri sera,diciamo che abbiamo avuto una discussione e ora è incazzato con me.» dopo averle spiegato tutto l'accaduto della sera precedente lei mi disse:«Ma, secondo me ha ragione. Devi superare questa cosa Ron. Era il tuo migliore amico cazzo,ha avuto i suoi motivi. Quindi cercate di riaprire un nuovo rapporto.» annuii semplicemente e provai a scrivergli un secondo messaggio:

“Dai,per favore,ho sbagliato,dovevo rispettarti. Dovevi dirmelo quando saresti stato pronto per farlo,ma io ho una testa di cazzo e ti ho costretto. Ti prego,rispondi.”

Pochi minuti dopo varcò la porta il professore con in mano una cesta contenente dei libri,o meglio,diari.

«Buongiorno ragazzi,come vi avevo già accennato Lunedì scorso,oggi avremmo affrontato un nuovo programma.Ognuno di voi verrà a scegliere un diario. L'argomento è 'Il Perdono',e da questo argomento,voi svilupperete un tema,scrivendolo sul vostro diario. Ogni incontro che faremo,avremo un tema diverso.Tutti già sanno che il nostro Dio,qualunque esso sia,perdona. Per esempio nella religione Cattolica,Gesù perdonò Giuda,per averlo tradito.

Voi dovete collegare il 'Perdono' con la vostra vita. Qualcuno ha bisogno del vostro perdono? Scrivete.» E dopo circa quindici minuti di spiegazione concluse.

Io andai a scegliere il mio diario. Mi colpì subito un diario infondo la cesta. Era ridotto peggio degli altri,ma mi ispirava. Lo presi e tornai al mio posto.

Il cellulare mi vibrò e cercai di vedere il mittente senza farmi 'beccare' dal Professor White.

“Beh,darti della ‘testa di cazzo’ da sola è già un inizio. Ti aspetto. xx”

Non riuscii a trattenere un risolino.

“Ti voglio bene anche io. x”

Misi in tasta il cellulare e presi la biro .Non sapevo che scrivere. Qualche idea mi venne in mente,Zayn. Perdonarlo. Cercare di proseguire. Può sembrare idiota,ma pensate se il vostro primo amore,nonchè il vostro migliore amico,se ne andasse senza dire niente.

«Signorina Horan? Non ha niente da scrivere? Si lasci andare,non pensi. Le prime cose che le vengono in mente le scriva su quella pagina.» mi disse il prof.

Iniziai a scrivere,di Zayn,del nostro rapporto e se perdonarlo.

Le due ore passarono velocemente.

Credo che questa lezione mi sia servita per chiarirmi le idee su me e Zayn.

....

Finalmente anche l'ultima fottuta campanella suonó e io uscii dalla scuola.

Salutai Vivian e dopo iniziai a camminare fino la TYU SCHOOL.

Dopo circa dieci minuti arrivai davanti la scuola. Era deserta. Dovevo aspettarmelo.

“Zayn,sono fuori ad aspettarti al gelo! Non vorrei dire,ma siamo al 27 di Gennaio e ho freddo! Di a quei fottutissimi professori di sbrigarsi.”

Poco dopo un messaggio:“Vengo solo perchè non voglio che ti ammali, esco ora,mi inventeró qualcosa.”

Vidi lui uscire dall'edificio con una sigaretta tra le labbra.

«Non sapevo che fumassi...» dissi.

«Allora,sei qui per scusarti o per le mie sigarette?» sbiascicò lui senza troppi giri di parole.

«Scusa. Volevo dirti solo questo. Ho sbagliato a costringerti a parlare della tua vita privata. Avevi tutto il diritto di dirmelo quando ti sentivi pronto. Non ci vediamo da quattro anni,ed ero arrabbiata. Sono una testa di cazzo.» Conclusi tutto d'un fiato,guardabndomi i piedi.

«Si,sei davvero una testa di cazzo!» esclamò solamente.

«Possibile che di tutto il discorso,hai notato solamente che mi sono offesa da sola?» domandai retoricamente ridendo.

«Si.» Chiuse gli occhi per aspirare la nicotina dalla sigaretta,poi mi soffiò sul viso il fumo.

«Ma che cazzo fai? Non dovresti fumare.» Gli feci la predica.

«Non dovrei fare neanche questo.»

Si avvicinò spingendomi al muro di una casa sconosciuta, e mi baciò. Sembrava un flashback,solo che ora,l'artefice del bacio era lui.

La sua lingua e la mia inziarono un ballo,piuttosto lento,che durò alcuni minuti. Poi si staccò e mi abbracciò sussurrandomi all'orecchio:«Non sai quanto ho aspettato questo momento. Mi sei mancata.»

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