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-Mia madre soffre di depressione a causa mia,- sussurrò Calum come ci sedemmo nei sedili posteriori. La mia testa era posata sul suo petto e il modo in cui mormorò nel buio, sentii il suo respiro diventare irregolare. -Non avevo idea che il suo non mangiare più fosse a causa mia.-

Rimasi immobile. Improvvisamente, mi sentii come se mi fossi intrusa nella sua vita personale, ma ogni parola che usciva dalla sua bocca, lui voleva che la sentissi, la ascoltassi. Io ero la sua ragazza ora, dopo tutto.

Calum continuò,- Credo che sia in queste condizioni perché ho passato per molti mesi esattamente la stessa cosa.- Fece una pausa, e percepii le sue labbra posarsi dolcemente sui miei capelli. -Come te, sono dovuto scappare.-

Questo era tutto nuovo per me. Non avrei mai pensato che Calum Hood fosse depresso nel passato. Avesse  avuto problemi con la sua famiglia e se stesso, un po' quello che era successo anche a me. Entrambi avevamo la somiglianza di fuggire da ciò che ci infastidiva.

-Capisco quello che stai passando,- dissi piano. -E' per questo il motivo per cui sei qui a San Francisco, allora?-

-No, no,- disse Calum. -Sono qui per te. Quando ti ho visto quella volta Avery, quel giorno in cui Luke mi portò qui, non potevo credere che saresti stata la damigella. Non sono riuscito a prendere sonno quella notte, perchè il mio pensiero vacillava a te.-

Penso di essermi innamorata maggiormente di te. Invece di dire la verità, annuii, per paura di aprire bocca.

Volevo sapere, più di tutto, la ragione per cui soffrisse di depressione. Perché Calum si arrabbiava quando si tirava imballo sua madre o del perchè non gli piaceva Ashton. Era tutto legato insieme? Ma non era per me quello il momento di sapere, così a malincuore afferrai la sua mano, stringendola.

Rimanemmo seduti lì per un po', senza parlare. Solamente ascoltando, su quei sedili, il suono dei nostri battiti che si mescolavano insieme.

Eravamo solamente noi.

* * *

-Sei la ragazza del testimone,- Disse Meredith con gioia, stringendomi in un abbraccio. -Mi sento come cupido. Wow, questo è grandioso Avery. Sono così felice per te.-

Eravamo in procinto di lasciare la nostra stanza, per andare a prendere Iva. Avrebbe aggiunto gli ultimi dettagli finali per il vestito da sposa di Meredith. E finalmente, l'abito sarebbe stato finito definitivamente.

-Grazie, Meds,- dissi, un leggero rossore dipinse le mie guance, mentre ci staccammo dal nostro abbraccio. -Solo non dire nulla a Iva di questo. Non sono sicura se le sia passata la cotta per Calum.-

Meredith sbuffò.

-Spero di sì, perché è inquietante quando le piace un ragazzo.- Prese la borsa dal gancio dietro la nostra porta e all'interno di essa iniziò a cercare le chiavi della macchina. -Forse, la sua cotta le potrebbe passare se la smollassimo a qualcuno.-

-Allora, abbiamo bisogno immediatamente di trovarle un rimpiazzo,- dissi, incrociando le braccia al petto. Scivolammo fuori dalla nostra stanza, Meredith chiuse la porta dietro di me.

Dopo aver preso Iva dal suo appartamento, Meredith guidò per quello che sembrò un'eternità. Occupavo uno dei sedili posteriori, mentre dalla radio suonava qualche canzone.

-Così,- disse Meredith con il suo tono leggero e amichevole. -Ti stai vedendo con qualcuno ultimamente, Iva?-

Soffocai una risata, come sbloccai il mio telefono.

-No,- Iva fugacemente rispose. -Penso davvero che Calum non voglia avere davvero a che fare con me. Non so il perchè... quindi conosci qualcuno?-

Meredith ed io ci scambiammo uno sguardo attraverso lo specchietto come se avessi una lista di ragazzi sul palmo della mia mano. Alzai gli occhi al cielo, tu sei la combina appuntamenti, le mimai con le labbra.

Eighteen ||  Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora