Capitolo 59

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«Mi mancherai..» dice appoggiando la sua fronte sulla mia «Anche tu..» dico

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«Grace..» mi chiama Lore, con le valigie nelle mani, annuisco e scendo dalle braccia di Jacob «Allora ciao..» dice cercando di sorridere «Ciao..» dico, mi da un bacio a stampo e poi salgo sul taxi insieme a Lore. «Se vuoi puoi cambiare idea» dice salendo sul taxi «No. Vengo con te» dico sorridendo, «Okay» dice abbracciandomi. Faccio un ciao con la mano a mio fratello, ai miei genitori, a Jacob e a Sarah ed Elisea che sono arrivate esattamente ora e poi il taxi parte.

Ci vorrà circa un'ora per andare all'aeroporto quindi decido di mettermi a leggere e ad ascoltare la musica.

*****

«Siamo arrivati» dice il tassista «Grazie mille» dice Lorenzo pagando il tassista. Scendiamo dal taxi, prendiamo le valige e ci dirigiamo dentro l'aereoporto..

Intorno a me vedo gente che piange, gente che dorme, coppie che si baciano, bambini che giocano e ridono. Insomma, un po' di tutto, ma, mi mancano già Sarah ed Elisea, come farò senza quelle due pazze. Mi mancano i ragazzi, soprattutto le loro cazzate. Ma... quello che mi manca di più è Jacob..

Lorenzo per cercare di confortarmi mi abbraccia e io ricambio l'abbraccio. A Torino ci stanno aspettando i genitori di Lore.

Facciamo il check-in e poi saliamo sull'aereo, ci vorranno un paio di ore, ma fortunatamente ho tutto il necessario.

*********

«Piccoletta.. Svegliati..» dice Lore «Mh, fra quanto arriviamo?» chiedo «Tra dieci minuti atterriamo» dice, apro gli occhi di scatto e guardo fuori dal finestrino. Wow, devo dire che Torino è una bellissima città. «Mh, rimarremo a Torino per quanto?» chiedo «Due settimane. Poi ci trasferiamo nella mia casa. Come sai vivo da solo, e ho una casa a Torino, così potremo stare con i ragazzi.» dice e annuisco.

Sento una voce metallica che attira la mia attenzione "Attenzione, l'aereo atterrerà tra cinque minuti. Vi preghiamo di tenervi forte e di non slacciare le cinture. Grazie"

Guardo fuori dal finestrino e vedo l'aereo che si abbassa sempre di più fino ad appoggiarsi a terra e a fermarsi. Slaccio la cintura e mi alzo insieme a Lore. Prendiamo i bagagli e poi scendiamo dall'aereo, entriamo dentro l'aereoporto e inizio a guardarmi intorno, ma, il mio sguardo viene attirato da un ragazzo che butta le valigie a terra e abbraccia una ragazza. Poi mi giro verso Lore che guardava anche lui quella coppia e poi aveva iniziato a guardare me, sorride e mi abbraccia e io ricambio.

«Lorenzoooo!!! Graceeeee!» sentiamo qualcuno che chiama i nostri nomi ci giriamo e vedo un uomo senza capelli, un paio di occhiali e un sorriso carinissimo, e una donna bionda, anche lei con gli occhiali che chiama i nostri nomi, penso che siano i genitori di Lore, Laura e Sergio.

Ci avviciniamo e Lore abbraccia suo padre mentre Laura mi stringe forte tra le sue braccia. Mi sento come la prima volta che ho abbracciato Lore, al sicuro. «Quanto tempo. Mi sei mancata Grace» dice Laura «Anche tu Zia» dico, questa frase mi è uscita spontanea. Dopo abbraccio anche Sergio e stessa e stessa emozione. «Andiamo a casa?» chiede Laura e io e Lore annuiamo.

Di solito io con le persone che "non conosco" diciamo così perché prima del coma io li conoscevo, sono timida, invece con loro sto avendo una conversazione libera. Gli amici, Cam, i miei genitori,  Lorenzo da piccolo, io da piccola. «Sai, evidentemente non ci avrai riconosciuti oggi, ma, mi ricordo che prima del coma passavi una settimana qui, ogni estate. Hai anche degli amici, non penso che tu te lo ricorda» dice Zia Laura. «Io non mi ricordo di questo posto. Ricordo poco e niente.» dico «Sai, io lavoro come dottoressa, e ho avuto alcuni pazienti che erano rimasti in coma. E anche loro non si ricordavano, ma dopo circa un anno si ricordavano tutto. Tu è da due mesi che ti sei svegliata dal coma giusto?» dice Zia Laura «Si, e in questi due mesi mi ricordavo pochissime persone che avevo sognato mentre ero in coma» dico «Si, pensi che sia una cosa realistica ma che alla fine non esiste. Insomma, sogni le persone con cui hai passato meno tempo» continua Zia «Ma è normale sognare persone che ancora non conoscevi ma che poi conosci con il tempo?» chiedo «Si, se è un ragazzo, molto probabilmente provi un'attrazione verso di lui, e che il tuo cervello ha una perfetta immagine di lui che ti porta a sognarlo per com'è. Invece se è una ragazza si vede che diventerete molto amiche.» dice e io a quel punto guardo Lorenzo che guarda me e sorride.

Ancora manca un'ora prima di arrivare a casa di Lore.. sarà un lungo viaggio..

«You and your damn smile» J. S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora