Capitolo 11

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GRAZIE e godetevi il capitolo,
Giorgia🌸

Quella notte, la notte in cui Deaton mi spezzò ogni singola ossa delle mie ali per far sì che avvenisse il processo di guarigione e mi togliesse tutto il vischio nel sistema, era stava veramente lunga. I secondi mi sembravano minuti, i minuti ore.
Non penso che mi dimenticherò mai quello otto ore di puro dolore. Le urla, le lacrime e le piume che coprivano il pavimento.

Isaac se n'era andato, non era riuscito a sopportare le mie urla.
Stiles, invece, era stato costretto ad andarsene via. Deaton mi aveva raccontato che era dovuto ritornare all'ospedale per via dei poliziotti che presto sarebbero arrivati e lui si era offerto di occuparsene.

In quel momento stavo appena parcheggiando davanti a casa di Lydia, sapevo che non avevo dormito niente quella notte ed in più ero ancora molto affaticata, ma ero guarita.

Comunque dovevo accertarmi che la mia migliore amica fosse stata bene dopo tutto quello che era successo.

Quando scesi dalla macchina, notai la jeep di Stiles parcheggiata più avanti.

Mi sentì un po' offesa e anche gelosa, perché non era venuto a trovarmi? Comprendevo che Lydia era una sua amica ma... sospirai per calmarmi.
Ti ama Lillian, lo sai mi ripetei in testa per togliermi le insicurezze.

"Lillian" esclamò Lydia sorpresa quando mi aprì la porta e mi vide.

"Come stai?" le chiesi adocchiando il segno rosso sul collo che le aveva lasciato il darach strozzandola con la corda.

"Bene" Lydia mi fece un piccolo sorriso prima di aprimi la porta per farmi entrare.

"C'è anche Stiles" mi informò mentre ci avvicinavamo al suo salone.

"Si lo so. Ho visto la sua jeep parcheggiata qui fuori" le dissi mettendomi una ciocca dietro i capelli.

"Non dovresti essere qui" mi accolse così Stiles quando mi vide.

"Perché no?" gli chiesi leggermente arrabbiata.

Stiles mi guardò per pochi secondi e dopo aver sospirato, posò gli occhi su Lydia che si era seduta.
Il mio fidanzato non mi disse altro ed invece raccontò tutto quello che era successo all'ospedale a Lydia.

"Non ci credo. No Scott non può stare con loro. Non può" commentò Lydia incredula.

"Non hai visto l'espressione nella sua faccia era-" Stiles si bloccò e sospirò scuotendo la testa.

"Che posso fare? Da quanto ho capito sono una specie di contattore Geiger per morti ma non so ancora come accenderlo o spegnerlo" ci spiegò Lydia.

"So solo che lei ha cercato di uccidermi perché-" la mia migliore amica si bloccò guardando un punto fisso davanti a sé come se le fosse venuto in mente qualcosa.

"Per quale motivo? Ehi Lydia, quale?" chiese Stiles ansioso.

"Quando mi ha chiamata banshee, era come sorpresa. E se non fosse per quello che voleva uccidermi?" ci chiese Lydia pensierosa.

"E perché allora?" le chiesi confusa cercando di ricordarmi di quella notte, magari qualcosa mi era sfuggito.

"È quello che dobbiamo scoprire"

***
"D'accordo magari potremmo, potremmo andare lì e-" cominciò a parlare Lydia ma si bloccò quando Stiles pose la sua attenzione a un messaggio che gli era arrivato al telefono.

"Che c'è?" chiesi preoccupata quando vidi Stiles impallidire.

"Oh Dio. Adesso che c'è?" riprovò a chiedere Lydia quando non mi rispose.

Angelic | Stiles Stilinski (2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora