Qualcuno?

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Non capisco ancora come, ma sto baciando Sans.
O meglio, è stato lui a baciarmi.
Riesco solo a tenere gli occhi sbarrati mentre ancora sono in questo strano bacio. Sono incredula, un po' agitata e imbarazzata, ma... Sono anche felice.
"Caspio, era ora, si è svegliato, finally."
Ebbé.

Non riesco a controllare il rossore sulle mie guance, ma non c'è nulla di male, no?

Ci stacchiamo.
Ci guardiamo.

Sans: Scusa, non so che mi abbia preso...
Tu: M-ma no! N-non serve che ti scusi...
Sans: Ti ho colta alla sprovvista?
Tu: Eeeh?! MA CHE DOMANDA È?!?!

Abbasso la testa, arrossisco di nuovo.
Tu: C-certo che mi hai colta alla sprovvista... Sì, mi hai sorpresa, ma di certo non mi ha dato fastidio...

Arrossisco ancora.
Mi guarda piacevolmente stupito.

Sans: Ho capito... Però, non ne parliamo con gli altri, ok?

Lo guardo leggermente intristita.
Tu: Sì, ho capito...

Mi guarda ancora un attimo, poi esce lentamente dalla sala.

Che razza di piagnucolona che sono.
Perché, guardandolo uscire, inizio a piangere?
Corro alla mia camera.
Salto sopra al letto, prendo il cuscino, lo abbraccio.
Rimango un po' immobile, poi le palpebre mi si fanno pesanti, e mi riaddormento.

Mamma: _______, perché non vai a giocare con quelle bambine?
Tu: Che noia, mamy! Non posso stare qui a guardare gli alberi?
Sorellona: Che ci trovi negli alberi? Guarda! Giocano a "Un, due, tre, stella"!
Tu: Mi stanno antipatiche!
Mamma: Va bene piccola.
Papà: Sempre la pecora nera del gregge...
Tu: No papà! Io sono un lupo! Quelle sono le pecore! Io le mangio!
Sorellona: Gah, scema, scema, scemaaa!
Tu: Hihihih!
Papà: Smettila, _________. Pensi solo a te stessa? Vai a giocare con quelle bambine.
Tu: Ma non voglio!
Mamma: Lascia stare, caro.
Papà: È normale che alla sua età non avere amici?
Mamma: Allora abbiamo una figlia diversa dalla massa! La mia bambina speciale!

Mi stampa un bacio sulla fronte. La stringo forte.
Papà alza gli occhi.

"Mamma, sorellina, voi siete le uniche che mi capiscono. Vi voglio tanto bene."

Come faccio a dormire così? Cosa mi dà il permesso di giustificarmi dal dormire fregandomene di tutto?
Come la pecora nera del gregge, o meglio, il lupo travestito da pecora...

"Dov'è la tua anima, lurida stronza?"

Tu: Aaaah!

Le lacrime mi riempiono gli occhi, mi alzo velocemente per poi guardarmi intorno.
Perché sono qui?

Perché?

Perché??

PERCHÉ?!

Ormai neanche dormire... No, è tutto iniziato da quando sono qui.
O risposte...

O FUGA.

Mi alzo. Non so neanche io cosa mi stia prendendo. Sono solo piena di determinazione.

Vado di sotto, cammino sbattendo i piedi. Sono infuriata, e non so perché.
Credo che sia sera. Poco importa.
Arrivo davanti alla cucina.
Sento che dentro ci sono Toriel, Alphys e Muffet.
Spalanco la porta con violenza.
Mi guardano tutti e quattro straniti.
Tu: VOGLIO ANDARMENE. ORA.
Muffet: Come dici?
Tu: HAI CAPITO BENISSIMO MUFFET.
Toriel: Bambina mia! Che ti prende?
Tu: NON MI CHIAMARE IN QUEL MODO!!!!

Urlo con una forza che non credevo mia. Sono colma d'ira, odio, rabbia.
Faccio qualche passo entrando di più in cucina.
Intanto arrivano Undyne, Papyrus e Sans, che rimangono affacciati alla soglia.
Undyne: Ma che succede, si puó sapere?!
Papyrus: UMANA! CHE TI PRENDE?
Tu: ME NE VOGLIO ANDARE. ECCO CHE MI PRENDE.
Undyne: Ci risiamo!
Tu: SIETE DEI BUGIARDI! SOLO DEI BUGIARDI!
Alphys: C-calmati!
Tu: NO!
Undyne: Si, __________. Calmati.
Tu: STA' ZITTA! STATE TUTTI ZITTI!
Muffet: Calma! Calma! Ma che ti prende!?
Tu: VI ODIO, VI ODIO!! VI ODIO TUTTI! ODIO TUTTO! ODIO OGNI COSA! Odio... Tut...

Cado a terra, in lacrime. Sono in ginocchio, la testa appoggiata a terra.
Di nuovo così? Ma che mi prende?
Mi sento affaticata, debole, confusa, triste e arrabbiata.
Ma non sono in me.
C'è silenzio attorno a me.
Sembrano tutti confusi e sorpresi da questo mio comportamento.
Pure io in realtà.
Papyrus: UMANA...? S-STAI BENE?
Muffet: Cielo! È svenuta?
Alphys: N-no... Ma sta per svenire...

Esattamente. Infatti svengo.

Tu: Mamma... Dai, svegliati...

...

Tu: Non mi puoi lasciare...

...

Tu: Ti prego...

...

Tu: Non te ne andare...

...

Perché... Perché quest'infermeria? Perché non sono a casa mia? Perché non ho una vita normale, un padre normale, una madre in vita così come la mia migliore amica, e una sorella con me?
Perché deve essere questa la mia vita?
Perché?
Se richiudo gli occhi, quando li apriró, dove sarò?
Cosa mi è preso prima?
E perché... Sto piangendo di nuovo?
E inutile sperare. È questa la realtà.

Mi alzo dal letto. Apro la porta. Rimango sulla soglia. Da che parte vado? Sono arrabbiati con me?

Qualcuno.
Qualcuno mi salvi.

Sto per fare un passo. Qualcosa prende il sopravvento e inizio a singhiozzare.
Basta piangere.
Basta.
Non posso semplicemente farmi forte?
Tu: Perché sono così terribilmente debole?

Perché non viene nessuno?
Ho bisogno di un salvatore.
Nessuno mi sente?
Perfavore...

Aiuto.

Cos'è questo vuoto che mi sento dentro?
Questo è odio.

Mi avvicino allo specchio di quella stanza. Lentamente.
Mi stroppiccio gli occhi. Mi guardo incredula. Ma cos'è? Mi hanno drogata?
Perché ho gli occhi rossi?

Toc toc.
Tu: S-sì?
Toriel: Ehi, piccola... Volevo presentarti qualcuno...
Tu: C-come?

Arrivano tutti gli altri alla porta.
Sans: Credo vi conosciate già.
Tu: C-cosa?

Alla soglia, arriva una ragazza della mia età. Perché mi è così famigliare?
Ha i capelli fino alle spalle, castani. Ha una maglietta azzura con due righe fucsia.
???: ...aspetta... _________, sei tu?

Tu: Ma tu sei...!



















Tu: Frisk!

Ora mi sento qualcosa dentro.

DETERMINAZIONE.

BUONGIORGIO! BBBBeh, capitolo un po' strano, un po' di depression e disperazzzzionnnnneh, ma. NEL NEXT CAPITOLO ACCADRANNO TANTEH COSEH!
BYEEEEE~!!

Il magnifico ricatto (Mafiatale!SansxFem!Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora