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Ti alzi dal letto e poggi il libro sul comodino. Prendi il coltellino e la torcia e ti metti una felpa nera. Perché? Perché ci sono le tasche. Metti un po' di cuscini sotto le coperte, così se qualcuno entrasse penserebbe che stai dormendo. Ti appoggi alla porta per sentire se c'è ancora qualcuno in giro. Poggi la mano sulla maniglia, ma poi senti dei passi lenti avvicinarsi. Sudi freddo. I passi si fermano un attimo, poi si allontanano. Aspetti ancora un minuto, poi fai un sospiro di sollievo. Guardi dalla serratura: fuori tutte le luci sono spente e non c'è nessuno nei paraggi.
Ti metto il cappuccio e cerchi di coprirti un minimo la faccia, spegni la luce, esci e chiudi delicatamente la porta. Sei scalza, avere le scarpe non aiuterebbe, con la moquette essere scalza è perfetto, è difficile che si sentano i passi.
Non sai esattamente dove andare, e vedi poco, ma non sai perché hai paura di accendere la torcia. Ma no, basterà impostare la luce più lieve. Questa torcia è piuttosto vecchia, ma continui ad amarla~. Vai prima dritta, vaghi un po' finché non ti ritrovi davanti un corridoio famigliare. Ma sì, certo! Sono le stanze. Non vedi neanche il fondo, è terribilmente lungo, è quasi inquietante. No, non è questo il momento di avere paura. Le porte sono tutte chiuse. Peró... Te pareva, la porta della stanza di Sans è socchiusa. Devi preoccuparti? Perlomeno procederai con maggiore cautela, a meno che lui non sia lì dentro che dorme e si fosse solo dimenticato la porta socchiusa. Sbirci. Non si vede nulla, ma non ti sembra che ci sia nessuno dentro. Okay, niente panico. Abbassi ancora un po' la luce. Sembra quasi nebbia, ma riesci a vedere qualcosina giusto per non inciampare o non sbattere contro i muri. Vaghi per i corridoi, tutte le stanze sono chiuse a chiave. Apparte una. La porta è socchiusa. Prima controlli, non c'è nessuno dentro, perció entri e chiudi la porta (sempre delicatamente). È pieno di computer, sono tutti spenti apparte uno, il cui monitor è acceso. È sul dekstop, ed è letteralmente PIENO di cartelle. Ma del tipo "Cartella senza nome 1", "Cartella senza nome 2", eccetera. Ma ce n'è una diversa. Ha il tuo cognome. La apri. Ci sono foto di pagine di taccuino, documenti su di te, su tuo padre, come se qualcuno ti avesse pedinata. Poi c'è una scheda con una tua foto e varie informazioni su di te. Sanno molto, troppo di te. E ora stai per fare una cosa molto pericolosa. Chiudi la cartella e la avvicini al cestino. La butterai? Potresti finire nei guai se la cancellassi, ma tutti quei documenti sui fatti tuoi ti danno davvero molto fastidio.
Hai deciso. Elimini tutte le pagine di taccuino e lasci solo la scheda, eliminando peró alcune informazioni.
Ti senti soddisfatta ora, spegni il monitor, poi sbadigli profondamente. Sei stanchissima, ma vorresti guardare ancora un po' in giro. Esci dalla stanza, è completamente buio, non vedi assolutamente nulla. Uno spiffero d'aria fredda ti fa venir la pelle d'oca. Prendi la torcia e la accendi. Balzi all'indietro. Sans è davanti a te. Ha le orbite completamente scure, ti si gela il sangue.
Sans: Che ci fai qui, ragazzina?Tremi.
Sans: Ti avevo detto che dopo la mezzanotte non puoi girare qui.
Ti irrigidisci.
Tu: E tu, che ci fai qui, Sans?
Sans: Non sono cose che ti riguardano.
Tu: Allora a te non riguarda il perché io sono qui.Lui sospira. Tu lo guardi con aria di sfida.
Sans: Per questa volta chiuderó un occhio, a patto che torni in stanza ora, peró.
Tu: Mi aspettavo che ti saresti arrabbiato molto di più.
Sans: Mi stai sfidando?
Tu: Dipende da come vedi la faccenda.Dici guardandolo negli occhi.
Lui ridacchia.
Sans: Beh, per questa volta te lo risparmio, dopotutto sei appena arrivata. Ma la prossima volta non aspettarti tutta questa comprensione, ragazzina.
Tu: Cosa fai, cerchi di spaventarmi?Dici ridacchiando.
Ridacchia anche lui.
Poi ti porge il braccio.
Sans: Ti accompagno, ragazzina.Lo afferri.
Siete subito di fronte alla porta della tua stanza.
Tu: Beh, 'notte!Dici entrando subito in camera.
Ti togli la felpa e la metti sulla sedia, dopodiché ti metti a letto.
Appena appoggi la testa sul cuscino crolli, una giornata così non capita spesso.Ti svegli, apri gli occhi.
"Ah, allora non era un sogno." pensi.
Ti alzi, ti metti dei pantaloncini neri, una canotta nera e una camicia a quadri neri e bianchi. Non hai voglia di pettinarti, quindi eviti e ti metti direttamente delle scarpe da ginnastica ed esci. Di nuovo non sai esattamente dove andare, e non c'è nessuno in giro stranamente. Guardi l'ora: 9:10. Non è così presto, dovrebbero già essere tutti svegli.
Trovi le scale e scendi al piano di sotto, arrivi davanti alla porta della sala da pranzo, la apri. In fondo alla sala lo vedi, eccolo, MTT! Gli corri incontro e lo abbracci. Ma quanto gli vuoi bene dopo una sola serata? È come il migliore amico che hai sempre voluto, sembra l'unica cosa buona in questo posto. Ma in ogni caso, Muffet, Toriel, Undyne, Alphys, Papyrus e Sans non sono qui, dove accidenti sono?
Tu: Ehi, senti, MTT...
Mettaton: Dimmi, cara.
Tu: Ma gli altri dove sono?
Mettaton: Hmm, ah sì, erano nella stanza dei computer, sembra che sia successo qualcosa con dei file.Inizi a tossire, sudi freddo. Ti alzi.
Tu: D-devo andare, a dopo MTT!!E corri via.
Cerchi la stanza dei computer, anche se è difficile, ieri non vedevi nulla e vagavi a caso, non ricordi esattamente dove sei andata. La trovi, senti un sacco di voci da dentro. Sbirci dalla serratura.Alphys: È davvero assurdo, è s-sparito tutto a-all'improvviso...
Undyne: E anche se è rimasta solo la scheda sono sparite delle informazioni.
Papyrus: Siamo sicuri che ci fossero altre informazioni?
Muffet: Sì Papyrus, ora le uniche cose che abbiamo sono i dati della carta d'identità.
Toriel: Sans, le pagine del taccuino le hai ancora?
Sans: Humpf, non credo proprio.Sembra innervosito, staranno parlando dei tuoi file?
Allora è ovvio che sia nervoso, lui sa che ieri eri qui dentro, è praticamente ovvio che sei stata tu.Undyne: Sans, ma tu l'hai vista dopo cena?
Silenzio.
Alza le spalle.
Sans: Basta così, cerco il taccuino.Dice alzando le braccia scocciato, mentre si dirige verso la porta.
Balzi ancora all'indietro, non hai il tempo di allontanarti abbastanza, quindi ti nascondi solo dietro alla porta. Intanto Sans esce chiudendosi la porta alle spalle. A quanto pare ti ha vista, perché subito dopo aver chiuso la porta si gira verso di te.
Sans: Avevo detto che avrei chiuso un occhio perché credevo che avessi solo curiosato, ragazzina.
Tu: Ho fatto bene a cancellare quella roba, sono cose che a voi non riguardano.Le orbite di Sans sono di nuovo completamente scure.
Sans: Non ti era permesso vagare in giro, figuriamoci toccare dei file.
Tu: Ritieniti fortunato che ho cancellato solo quello.
Sans: NON AVRESTI COMUNQUE DOVUTO CANCELLARE NULLA.
Tu: E VOI AVETE "CANCELLATO" LA MIA PRIVACY, D'ACCORDO?!A questo punto l'occhio sinistro di Sans si illumina di blu. Fai un passo indietro.
Sans: LASCIACI FARE IL NOSTRO LAVORO, TU NON TI DEVI INTROMETTERE, RAGAZZINA!
Tu: QUESTA COSA RIGUARDA ANCHE ME, MI INTROMETTO QUANTO VOGLIO, "SCHELETRO".
Sans: Stai andando troppo oltre, ragazzina...
Tu: Credi di spaventarmi? Non mi fai paura di certo.Dici tirando fuori il coltellino senza farti vedere, tenendolo nascosto dietro alla schiena.
Non vuoi fargli proprio nulla, ma non sai se LUI non vuole fare nulla a te.Buonasara fratelle e sorelli! Zpero che quezto capitolo capitoloso vi zia piaziuto, e gracias del support! Arrivederziii~
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Il magnifico ricatto (Mafiatale!SansxFem!Reader)
Fiksi PenggemarTua madre è morta quando avevi 9 anni. Tuo padre è sempre a lavoro. Tua sorella è in viaggio di studio. La tua migliore amica è appena morta in un incidente. In una situazione come questa, credi di star impazzendo, di avere le allucinazioni. Ma fors...