C'è una storia dietro ogni persona.
C'è una ragione per
cui loro sono quel che
sono. Loro non sono così
solo perché lo vogliono. Qualcosa
nel passato li ha resi tali, e alcune volte è impossibile cambiarli.
Freud.
Per poco non ebbi un attacco di cuore mentre i suoi occhi si scontrarono con i miei, pieni di stupore per qualche istante, cancellato dall'arroganza dal suo sorriso.– Questa è la 4° D? – chiese, e quasi saltai alla gola di Erika mentre rispondeva, presentandosi e chiedendogli come si chiamava.
Idiota, era questo il suo nome, oltre a rompipalle. Non Luca. idiota.
Dopo aver stretto amicizia con Diego ed Edoardo alla velocità dei bambini delle elementari, si sedette nel banco davanti al loro, continuando a guardarmi di tanto in tanto e facendomi irritare sempre di più ogni secondo che passava.
Presi il cellulare e iniziai a scrivere ad Arianna.
" L'universo mi odia. Non ci sono altre spiegazioni".
Dopo nemmeno un minuto arrivò la sua risposta.
" Cos'è successo?"
" L'Idiota. È in classe con me. A quanto pare non è così stupido come pensavo se fa un liceo scientifico"
" Sexy e Intelligente. Possibile che tutti i ragazzi così finiscano nella tua classe!!". " Mandane qualcuno anche da noi, assicurandoti che non sia gay!!!! Ci basta Renzo"
" Molto d'aiuto!" replicai sarcastica, tenendo gli occhi fissi sullo schermo. Non dovevo assolutamente alzare la testa e guardare verso di lui.
Potevo resistergli e lo avrei fatto." Dai Sofi, magari non è poi così Idiota"
" Mi ha toccato il culo!"
" Può essere stato un incidente" obbiettò, per l'ennesima volta.
Io dubitavo che si fosse trattato di un incidente ma non replicai, anche perché suonò la campanella e gli ultimi compagni entrarono in classe.
Non erano cambiati molto in questi mesi, il che era rassicurante. Non mi piacevano i cambiamenti, soprattutto se non ero io a provocarli e non avevo il controllo totale.
La nuova professoressa di Fisica entrò in classe. Era giovane, coi capelli biondo tinti e occhi scuri. Una camicetta giovanile e un paio di jeans normalissimi.
– Buongiorno ragazzi. Io sono la professoressa Torre, Alice. – si sedette prendendo il registro e iniziando a parlare un po' di lei, di quello che avremmo fatto e di come funzionavano i voti con lei prima di fare il registro:– Quando vi chiamo presentatevi. Cosa vi piace fare, i vostri hobby. Se avete fratelli o sorelle. Cosa vorreste fare da grandi. Quello che vi sentite per iniziare a conoscerci – disse, sorridendoci e tenendo lo sguardo puntato su di noi.
Per il momento non sembrava male, ma avevo imparato a mie spese che anche le più dolci delle prof. potevano essere delle stronze pazzesche e trasformarsi nel diavolo nel giro di pochi minuti.
– Miriana Armani – chiamò e lei iniziò a parlare di lei, cose che sentivo da tre anni. Ogni volta che arrivava un professore c'era questa sorta di presentazione e perdevamo la prima parte dell'ora.
– Lucia Azzurri –; – Giulio Baro –; – Luca Conte –
Il silenzio calò sulla classe e gli sguardi di tutti, escluso il mio, si concentrarono sul nuovo ragazzo. – Mi chiamo Luca, ho diciotto anni e mi sono appena trasferito da Torino con la mia famiglia –
![](https://img.wattpad.com/cover/88803371-288-k575434.jpg)
STAI LEGGENDO
Come Neve D'Estate
Любовные романыSofia è, all'apparenza, la tipica brava ragazza, sempre rispettosa e responsabile, ma complicata e incapace a riuscire ad amare, a fidarsi. Non riesce a concedersi la possibilità di affezionarsi ad altre persone da quando sua madre è morta vari ann...