Cap. XLVIII

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Ci sono cose che catturano la tua vista,
ma segui soltanto quelle che catturano il tuo cuore.
(Vecchio proverbio indiano)

Mi buttai sul letto, soffocando un lamento e cercando di evitare l'occhiataccia che Arianna mi stava lanciando.

Sarei potuta morire, da come mi guardava.

– Tata, mancano due giorni alle vacanze invernali, poi non lo vedi più fino all'anno prossimo. Letteralmente... Ti sembra saggio far vincere la paura e l'orgoglio? –

– Pensi che non lo sappia! – borbottai, sospirando e valutando l'idea di andarmi a sotterrare, o di ignorare tutto e continuare a vivere con quel senso di vuoto che mi affliggeva da quando avevo lasciato Luca.

– A me sembra così. Se lo ami, diglielo. O allora sarà si troppo tardi! –

Le lanciai un'occhiata pari alle sue, ma non dissi nulla. Sapevo che aveva ragione e che se non avessi fatto nulla avrei perso Luca.

– Se gli chiedo di vederci? Dici che...? –

– Accetterà – assicurò Arianna, passandomi il cellulare e sedendosi accanto a me. Sicuramente voleva tenermi d'occhio, per accertassi che non facessi qualche cavolata o che scrivessi effettivamente a Luca.

Andai sulla sua chat e aprii la testiera, fissando le lettere come una mongoloide.

– Misericordia santissima – borbottò Arianna, che veloce come il fulmine mi fregò il cellulare e iniziò a digitare qualcosa che non riuscivo a leggere.

– Ari.. ti prego – sbiascicai, provando a riprendergli il cellulare ma era troppo tardi.

Quando me lo ripassò aveva già inviato il messaggio.

" Possiamo vederci alle 4 davanti al parco di casa mia?"

Con il cuore in gola fissai l'Online e iniziai a pregare diversi dei, non importa la religione,  che comparisse la scritta " Sta scrivendo...".

Seriamente, fissare la chat è qualcosa di ancora più straziante e ansiolitico di guardare un film horror.

– E se mi dice di no? –

– Non ti dirà di no – replicò Arianna, con tutta la calma e tranquillità. Come poteva non essere agitata!

– Non ne sei certa – replicai fredda, continuando a fissare il cellulare.

– Invece lo sono. E Luca ti dirà di si. Ti ama, e sei stata tu a fare il primo passo. Aspetta qualche minuto e vedi che ti risponde. – si alzò dal letto, stiracchiandosi e alzando le braccia. – Vado a prendermi delle patatine –

– Le mie patatine –

Arianna mi lanciò un bacio prima di uscire dalla mia stanza, e neanche trenta secondi dopo, Luca visualizzò il messaggio.

– Oddio... sta scrivendo – urlai, con il cuore in gola.

– Te lo avevo detto. Ora dimmi cosa dice –

Senza riuscire a stare ferma aspettai fino a quando due semplici lettere comparvero sul mio schermo. " OK".

– Ha accettato –

Arianna rientrò trionfante, con il sacchetto delle rustiche aperto e una mano dentro. – Ascolta la tua migliore amica. Ho sempre ragione su questo genere di cose! –

Ridendo le tirai la felpa accanto. – Presuntuosa –

– Bene, mancano.. quarantacinque minuti al tuo incontro, vediamo di prepararci – commentò, sedendosi e offrendomi una patatina che non rifiutai.

Come Neve D'EstateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora