Mai chiedere scusa per quello che senti.
È come chiedere scusa per essere vero.
Anonimo
Ero seduta accanto a Maria, e davanti Simone che continuava a parlare con il fratello accanto a lui del gioco. Luigi mi aveva rivolto un sorriso, mettendosi a capotavola alla mia destra. Non aveva fatto apprezzamenti su come mi ero vestita e non mi aveva scrutato come suo fratello. Era stato decisamente più gentile, e nella mia mente stava prendendo un senso negativo quell'affermazione.Alzai gli occhi per un attimo, incontrando quelli di Luca accanto a sua madre. Li ritrassi di scatto, sorridendo. Mi stava guardando anche lui.
– ultima sera. Mentre lei, che si chiama Serena, è fidanzata con Filippo – continuò a spiegare Maria mostrandomi la sua terza Barbie, bionda e perfetta con addosso un abito da cerimonia.
– É bellissimo – dissi, senza molto entusiasmo.
Il cellulare, accanto alle posate, si illuminò avvertendomi di un messaggio. Quando vidi che era da parte dell'Idiota alzai lo sguardo imbarazzata.
Luca si limitò a sorridere e mostrarmi il suo cellulare insieme a quel sorriso spavaldo.
" Adoro la tua gonna". Arrossii, sempre più scioccata e paralizzata mentre leggevo.
" Ti sta veramente bene" arrivò poco dopo, insieme a un occhiolino. " Ti fa un culo decisamente sexy".
Spensi lo schermo e rimisi il cellulare al suo posto, troppo imbarazzata per guardare Luca e concentrandomi solo su Maria e i nomi delle sue Barbie, che continuava a cambiare.
Dopo che mia zia e Maura tornarono con la teglia piena di deliziosa e invitante pasta al forno, iniziarono le domande sulla scuola.
A quanto pare avevano tutti saputo che io e Luca eravamo nella stessa classe e la trovarono una meravigliosa coincidenza.
Certo, non erano loro che dovevano passare i prossimi otto mesi e mezzo con lui, e probabilmente farci anche la gita a fine marzo.
– Cosa te ne pare per il momento? – domandò mio padre a Luca, servendosi altra pasta. Io avevo già finito il mio bis e stavo valutando l'idea di prenderne un'altra porzione. Era decisamente deliziosa.
– Mi piace il posto. E i professori non sembrano male. Per il momento direi che è.. okay. –
– Mi pare ottimo. Hai già fatto qualche amicizia? –
Mi ricordai improvvisamente che Peppe abitava lì da quelle parti e che dopo quello che aveva fatto ad Arianna stavo prendendo in considerazione l'idea di cercare un cane e fargli fare i bisogni su quel giardino.
Francesco aveva un cane.. ma se chiedevo a lui Irene mi avrebbe ucciso. Anche dal Canada.
No, era meglio non far niente e lasciare fare al Karma.
– Si, oltre che con Sofia – noi non siamo amici – ci sono un paio di ragazzi della classe con cui vado molto d'accordo – Diego il figo ed Edoardo. Il club dei puttanieri, o Don Giovanni, se volevamo dirlo in maniera carina. E si potrebbe considerare anche Silvia, visto che ci aveva provato con lui nemmeno due giorno dopo l'inizio della scuola.
Credo non fosse finita bene perché Silvia era tornata a sbavare su Diego e ignorare tutti gli altri.
Ma quei tre emanavano fascino e sesso da ogni poro, era veramente difficile non trovarli affascinanti o cedere alle loro lusinghe.– E si comporta bene Luca in classe? – mi domandò Maura, mettendomi decisamente a disagio. Doveva essere una dote di quella famiglia.
Lo guardai, sforzandomi di sorridere. Certo Maura, suo figlio è un vero angelo. In neanche una settimana che è a scuola ha già pomiciato nei corridoi con una al secondo anno ed esce ogni ora con i ragazzi a fumare. Ma non ha ancora preso note, gli dia tempo! – Si, si comporta bene – stabilii alla fine.

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Come Neve D'Estate
RomanceSofia è, all'apparenza, la tipica brava ragazza, sempre rispettosa e responsabile, ma complicata e incapace a riuscire ad amare, a fidarsi. Non riesce a concedersi la possibilità di affezionarsi ad altre persone da quando sua madre è morta vari ann...