CHAPTER SIXTEEN

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È passata ormai una settimana da quando sei stata dimessa e di te non ho più avuto alcuna notizia, entro al Grounders per bere un caffè e fare quattro chiacchiere con Lincoln, ed al bancone riconosco la figura della mia amica. Lei non mi ha ancora notata e onestamente non so nemmeno io cosa fare. Da quando abbiamo discusso nel mio ufficio non ci siamo più parlate. È passata in ospedale varie volte per venire a trovarti, ma io ho sempre evitato la tua stanza quando eri in compagnia di qualcuno e Raven da allora non mi ha mai cercata. Sto per girarmi ed andarmene, ma Lincoln mi saluta festoso come sempre.

<< Macchiato come sempre? >> Chiede gentilmente ed io annuisco. Ormai siamo qui, potrebbe essere un'occasione per sistemare le cose.

<< Ciao, Rae. >> Le dico accostandomi a lei al banco.

<< Griffin. >> Risponde secca.

<< Come >> Faccio per chiedere, ma lei mi interrompe subito noncurante, parlandomi sopra.

<< Lexa sta bene, non preoccuparti. >> Dice senza nemmeno guardarmi.

<< Se volessi sapere come sta Lexa potrei tranquillamente telefonarle... >> Le rispondo con altrettanta sgarbatezza.

<< E allora fallo. >> Dice in modo scontroso.

<< Volevo sapere come stai tu, ma è ovvio che a te non va affatto di sistemare le cose. >> Affermo con un po' di amaro in bocca.

<< Ecco il tuo caffè. >> Dice il ragazzo dietro il banco porgendomi la tazza fumante.

<< Grazie, Lincoln, sei sempre fantastico. >> Ringrazio sorridendogli ed allungandogli una banconota per pagare la mia consumazione.

<< Ehi, guarda che sono un uomo sposato. >> Scoppiamo entrambi a ridere per quell'osservazione che stempera un po' la tensione. << Comunque, ragazze, so che è tradizione farlo a casa Griffin di solito, ma... ieri ho comprato il barbecue nuovo e non vedo l'ora di usarlo, quindi domenica siete invitate a pranzo da noi! >> Aggiunge cercando di mediare al nostro astio.

<< Non so, Linc... >> Provo a prendere tempo per cercare un modo di rifiutare.

<< Vi vogliamo tutti quanti! Ci sono anche Bellamy e Wells, quindi niente scuse ragazze! >> Incalzò lui, capendo al volo che sto cercando di tirarmi indietro.

<< Ok... ci sarò. >> Confermo anche se in tono poco convinto e con il mio caffè caldo tra le mani mi volto per andarmene fuori da lì.

<< Clarke. >> Raven mi chiama inaspettatamente facendomi voltare. << Li hai cinque minuti? >> Domanda timidamente. << Possiamo parlare, per favore? >> Le annuisco tornando sui miei passi.

<< Certo, Rae. >> Rispondo accennando un sorriso.

Ci accomodiamo ad un tavolo del locale ed iniziamo a chiarire le nostre divergenze. Alla fine la stanchezza e la sorpresa per quella situazione ci aveva fatto parlare a vanvera e in realtà nessuna delle due ce l'aveva mai avuta con l'altra. Quindi, dopo aver appianato le nostre incomprensioni, ci aggiorniamo sugli ultimi svolgimenti della nostra vita. Io in realtà ho poco da raccontarle, la mia vita è tornata monotona e un po' vuota, lavoro e poi casa a guardare un film con Church accoccolato sulle gambe. Sembra la vita di un'anziana zitella... e di questo passo potrei anche riuscire a diventarlo sul serio!

Raven mi racconta degli sviluppi che hanno fatto al lavoro da quando collaborano con l'ufficio di New York e a quanto è contenta di lavorare con Nyko, è davvero incredibile come alla fine questi due siano riusciti ad andare d'accordo, un anno fa non l'avrei mai immaginato, ed ora invece pare siano diventati un team formidabile.

You are my strengthDove le storie prendono vita. Scoprilo ora