CHAPTER THIRTY-FOUR

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Le grida del pubblico sovrastano ogni suono udibile all'interno della grande sala, cammino lungo il lato destro del ring e mi fermo esattamente a metà dove le mie amiche sono già sedute in prima fila. Mi accomodo accanto a Raven, che mi fa un lieve sorriso, e poi mi concentro sullo spettacolo avanti a me. Tu sei all'interno della gabbia girata verso di noi, il tuo sguardo concentrato e freddo si posa per un attimo nel mio, raggelandomi, e l'istante dopo la tua figura mi è completamente oscurata dalla tua sfidante. L'arbitro chiude il cancello della gabbia, e dopo avervi fatte salutare battendo i pugni al centro dell'ottagono, tornate agli opposti in attesa del suono di inizio.

L'arbitro richiama l'attenzione alzando le mani, d'improvviso scende il silenzio nella sala, e nel momento in cui il suono della campana riecheggia tra le pareti ad annunciare l'effettivo inizio del round, un boato assordante riempie gli spalti. Fai un paio di passi verso il centro del ring e, con la guardia ben alzata, inizi a spostarti lateralmente, scrutando la tua avversaria che a sua volta ti imita nei movimenti. Dopo poco, Echo si fa avanti ed inizia ad attaccare con un paio di calci alti, schivi il primo e pari il secondo all'altezza della spalla con un movimento veloce del braccio sinistro. Vi allontanate di nuovo, studiandovi, e ancora una volta è lei a farsi più vicina, e cambiando lato sferra un altro calcio alle gambe, che tu prontamente pari con il tuo stinco, avvicinandoti di più a lei e sferrando il tuo primo contrattacco con un paio di pugni diretti. Lei riesce ad afferrare il tuo braccio, strattonandoti e tirandoti verso di sé per colpirti con una ginocchiata in pieno addome. La tua espressione è sorpresa e dolorante, ma subito riesci a svincolarti dalla presa e a riprendere la distanza dalla tua avversaria. Parte l'ennesimo calcio da parte di Echo diretto al tuo fianco sinistro, la lasci colpire bloccandole il piede ed atterrandola, calciando il suo unico appoggio al suolo, la tieni bloccata a terra contorcendole la gamba. Con uno scatto di reni riesce a girarsi quel tanto che basta per colpirti con l'altro piede e liberarsi. Il combattimento è sempre più serrato, Echo sembra iniziare a perdere la pazienza ed i suoi attacchi si fanno sempre più veloci. Ti colpisce la gamba lateralmente un paio di volte, e tu incassi i colpi senza preoccupartene troppo, lasciandola avvicinare a te.E quando tira il suo diretto lo pari, lasciando scivolare il suo pugno sull'esterno del tuo braccio, andando ad agganciare la mano dietro il suo collo, mentre con un movimento fluido e veloce ti scansi al suo fianco, facendola cadere a faccia a terra. La blocchi per un braccio sotto al tuo peso, ma sorprendentemente riesce a ribaltare la posizione a terra, e sei tu, ora, schiacciata sotto il peso del suo corpo. La sua presa non è così efficace ed in poco ti liberi, rimettendoti in piedi. Lei non ti da nemmeno il tempo di prendere fiato che la sua furia subito ti insegue, iniziando a tirare pugni veloci per farti chiudere in difesa, e poi, finalmente, riuscire ad allacciarsi in una presa di strangolamento. Questo incontro è decisamente il più brutale di tutte le volte che ti ho vista combattere, Echo sembra intenzionata a volerti fare male sul serio, come se fosse una rissa di strada e non una competizione leale di MMA. A fatica ti vedo ruotare il corpo verso di lei ed intrufolarti tra i vostri corpi con un braccio dal basso, fino ad arrivare sotto il mento della tua sfidante per spingerlo indietro e farle allentare la presa. Nell'esatto momento in cui ciò accade, con l'altra mano inizi a tirarle dei pugni ben assestati nel costato fino a che non si arrende, liberandoti. I tuoi occhi sono selvaggi, spietati e concentrati, mentre la tua avversaria è sempre più furibonda. La vedo prendere la carica a testa bassa, allacciando le braccia alla tua vita e spingendoti verso la rete della gabbia, con delle gomitate alla schiena la fai staccare. Nel momento in cui ti lascia, non perdi occasione e la contrattacchi con un paio di ginocchiate mentre è ancora vicina, e poi, mentre indietreggia, la sorprendi con un calcio alto alla base del collo che la fa barcollare. Cambi il tuo appoggio sull'altro piede ruotando su te stessa e poi la stendi, colpendola dritta sullo stomaco, proprio sopra a quelle vecchie cicatrici che ora sono lì in bella mostra. Tenta di muoversi, di rialzarsi, ma è visibilmente stordita e senza fiato, così riesci finalmente a bloccarla e ad aggiudicarti il match. Il rintocco della campanella decreta la fine dell'incontro, ti rialzi porgendole una mano in modo amichevole per aiutarla a rimettersi in piedi, ma lei la scansa e si alza da sola. L'arbitro si avvicina per proclamare la tua vittoria e lei di scatto si gira, sferrandoti una gomitata in pieno viso. Non la vedi arrivare, il suo attacco era fuori dalla tua visuale fino all'ultimo, fino a quando ti sarebbe stato impossibile pararlo. Urlo con tutte le mie forze il tuo nome, ma sugli spalti le grida della gente si alzano come ad incitare un continuo del combattimento, le cose intanto iniziano a degenerare e la mia voce viene sovrastata da quella dell'intera folla. Echo approfitta del tuo stordimento per il colpo e riprende a colpirti. Sto per protestare e per urlare all'arbitro di fare qualcosa, di fermarla, ma lui scappa spaventato a gambe levate dall'altro lato della gabbia. Blocchi il suo colpo con la mano destra, blocchi anche quello dall'altro lato con la mano sinistra e poi carichi una testata facendole sanguinare il naso. Lei fa dei passi indietro e poi riparte alla carica, colpendoti le gambe all'altezza delle ginocchia, fino a che una delle due non cede. Sto ormai trattenendo il respiro da non so più quanto, quando cadi sulle ginocchia ed il suo calcio si alza colpendoti il viso e tagliandoti un labbro. Senza rendermene conto stringo la mano sul braccio di Raven che probabilmente è terrorizzata quanto me. Con la coda dell'occhio vedo qualcuno alzarsi accanto a lei, e iniziare a correre verso la gabbia. Tu cadi di schiena sul ring quasi inerme, con una striscia di sangue a colarti sul mento, poi vedo distintamente Anya aggrappata alla rete che grida qualcosa all'arbitro, che cerca dall'altro lato del ring di avvicinarsi a tentoni al cancello per uscire. Echo si fionda sopra di te, menando pugni mentre ti copri la testa con le braccia per ridurre al minimo i colpi al viso. E mentre tua cugina sta scavalcando la rete per entrare, riesci a sottrarti agli attacchi e catturare Echo in una morsa con le gambe agganciate ai suoi fianchi e le braccia al collo, stringendo fino a farle perdere i sensi.

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