C'è freddo, fin troppo.
Sto tremando ho bisogno di un'altra coperta. Siamo a dicembre ne avrei bisogno di migliaia.
<<No! No! Non andare via!>>
Il cuore mi balza in gola e continuo a tremare.
<<Chiara Chiara! Tranquilla è solo un sogno>>
Sento la voce di mia madre che continua a tranquillizzarmi. Apro gli occhi di scatto.
Un respiro profondo.
Senza dire nulla, prendo cellulare e filo in camera.
Che rottura di coglioni, i compiti.
Un po' di vacanze di natale anticipate no? 'No', ripete il mio subconscio nella mia testa.
Apro il diario.
<<matematica, fantastico!>> sbuffo sarcasticamente.
Mi lego i capelli e inizio a scrivere.
Sono le 18:42. È già passata un'ora, voglio uscire cavolo.
'Bbbbb'
Il mio cellulare vibra e si illumina.
È....
No impossibile....
'Hey'
Hey?
Lui? Proprio lui? Il ragazzo per cui ho perso la testa questa estate sta proprio scrivendo "hey" a me? Quello che mi fissava ma non ci facevamo mai avanti?
Respira, chiara.
Cerco di essere più indifferente possibile.
'Sei?' Rispondo.
Ci mette tre ore per inviarsi quel messaggio, stupido whatsapp.
Ma, come ha il mio numero?
'Piacere...' dice.
'Piacere mio'
No sai sono la ragazza che ha perso la testa per te mesi fa, ma sai, piacere mio.
Arriva mio fratello come il suo solito.
<<Vieni con me?>> chiede col muso.
<<Con te? Dove?>>
Si illumina lo schermo, e gli occhi di mio fratello leggono :
Emanuel
"Sei bellissima...."
Cazzo, no.
Mio fratello è un tipo geloso, protettivo e tutte queste cose, però infondo infondo lo amo. Si chiama Marco, è un tipo socievole anche, non è così male, è bellissimo e se non fosse mio fratello mi sarei messa con lui, già.
<<chi è Emanuel??>> chiede perplesso.
<<nessuno ok? Dove andiamo?>> rispondo sbuffando.
<<Chi è, Chiara?>> risponde alzando la voce.
<<un amico.>> ribatto.
<<lo conosco?>>
Eccolo.
<<no, devo andare>>
Raccolgo i miei libri e li infilo dentro la borsa alzandomi, lui mi segue.
<<Dove vai? Vieni con me!>>
<<con te dove, Marco?>>
<<Da Martina..>>
Per un momento non riesco a credere a quello che mi ha appena detto.
Martina è la sorella del mio ex ragazzo, che spudoratamente mi ha lasciata tradendomi, poi chiedendomi perdono senza averlo ottenuto.
<<Mai.>> rispondo secca.
<<Vado da Nial.>> continuo.
Nial è il mio migliore amico da sempre, ci capiamo al volo. Ci conosciamo da 4 anni. C'è sempre per me, e gliene sono grata. E sopporta ogni mio problema , e mi chiedo come faccia. Modestamente.
Senza dire una parola ,Marco,fila di sotto e guarda storto.
So che glielo ha detto Mike, il fratello di Martina, di andare da lui.
Non ci andrò mai, sono stufa di lui e anche della sorella.
Chiamo Nial e gli riferisco che sto andando da lui.
Dalla voce sembrava felice, si vedrà.
Raccolgo i capelli in una coda alta e mi lamento di quanto siano lunghi.
Infilo le converse, un giubbotto anti-congelamento di dicembre, e mi avvio.
Arrivata da Nial incomincio a parlare, e parlare, e parlare.
Lui mi racconta che lo hanno preso all'università e mi ricordo che dovrei controllare le mie e-mail anch'io.
Sono molto felice per lui. Non l'ho mai visto così. È un tipo semplice e determinato, sa cosa fare sempre nel momento giusto.
Sobbalzo e mi ricordo di Emanuel.
<<cos'hai?>> Chiede confuso.
<<nulla emm... >>
<<Emanuel.. vero?>>
COSA!? Come fa a saperlo? Mi legge nel pensiero? O forse lo volevo troppo per farlo ricordare a tutti di quanto fossi stupida questa estate?
<<Dimmi come hai fatto. Ora>>
<<beh piccola ti conosco>> ribatte con faccia modesta.
<<racconta>> continua.
<<mi ha contattata su whatsapp, stavamo parlando quando è entrato Marco e ha voluto sapere tutto, ma io non ho fiatato più di tanto. Devo ancora rispondergli.>>
<<E dai cosa aspetti!!>> dice emozionato.
Prendo il cellulare dalla tasca del giubbotto e scrivo: 'grazie mille...esagerato.'
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Quello che non sapevo, era che per la seconda volta...............
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Per caso, noi.
RomanceEro chiusa. Ero usata. Ero stanca. Ero quello che non volevo mai essere, diventare. Ero quello che odiavo. Nessuno sapeva quello che avevo dentro, consapevole che nessuno, poteva comprendermi. Non sapevo esistessero queste emozioni. Volevo starmene...