Parte 7

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Non ottengo risposta.
Così decido di aprire la porta.
.....
No, impossibile.
I miei occhi non stanno vedendo tutto questo.
Vorrei non dover vedere questo attimo di vergogna e delusione.
Devo sparire.
Sono a pezzi.
Lì, davanti alla finestra del balcone.
Lui lì.
Non è con me.
Non lo sto baciando io, quella ragazza non sono io.
Non sento più le gambe.
Non sento niente.
Un rumore mi penetra nelle orecchie come un timpano rotto, non ci vedo più.
Da un momento all'altro crollerò.
Si gira.
Mi vede.
Gli si illuminano gli occhi.
Mentre io sto piangendo davanti la soglia della porta, con il cuore spezzando, e senza forza di smuovere un dito.
<<Chia...ra>> riesce a dire.
Senza dire niente, esco dalla stanza, raggiungo la porta e la sbatto, e vedo che sua madre lentamente gli scende una lacrima.
Lei lo sapeva?
Lo ha fatto di proposito?
Mi appoggio ad un muro.
Mi siedo per terra.
Al freddo.
Butto il telefono, la borsa.
Butto tutto.
Scoppio di nuovo.
Alzo gli occhi e vedo che lentamente si abbassa.
<<Chiara, sei davvero tu?>>
<<vaffanculo>>
<<posso spiegare, per favore fammi parl..>>
<<VATTENE!>> grido, delusa, senza cuore, senza niente, ormai.
<<Ascoltami cazzo!>>
<<Sono venuta dalla Sicilia per te! Perché ti amo, 4 cazzo di mesi che ti amo! Ti avviso che sono qui per te. E tu? Tu baci un... un'altra! Non ti fai schifo da solo? Ma ti rendi conto? Adesso vattene! VATTENE!>> dico singhiozzando.
La gente passa, mi fissa confusa.
Ci vedo a malapena e mi sta venendo da vomitare.
Vomitare tutto l'amore che ho.
<<Chiara, non volevo baciarla.>>
<<E perché lo hai fatto? Mi prendi per il culo?!!!>>
Sono distrutta.
Non posso credere che sia davanti a me, sul serio, ma adesso, non voglio più vederlo. Me ne vado. Basta.
Anche se lo amo. Il mio cuore è lì, per terra, in frantumi.
<<Mi hanno obbligato cazzo!>> dice gridando.
<<Chi? Chi ti ha obbligato?!!>>
<< Suo padre>> dice piangendo.
Suo padre?
Perché dovrebbe obbligarlo?
Arriva la ragazza, e la fulmino con lo sguardo, ha notato che ho gli occhi iniettati di sangue.
E per un attimo.
Vorrei sparire.
È Beatrice.
Si, è lei.
Per un momento cerco di pensare a come è potuta arrivare qui. Da lui. Dal mio lui.
E tiro una conclusione.
Quando Emanuel mi ha detto l'indirizzo, l'ho scritto in un foglietto, che ho lasciato dentro la tasca del giubbotto in camera sua.
Che grande troia che è.
Suo padre?
Ma lei non ha un padre....
Quello.... è mio.. padre.
<<Cosa ci fai tu qui?!>> le grido.
<<Amore mio, suo padre è venuto da me a dirmi che se non la baciavo levava tutto a me e alla mia famiglia, ti prego, perdonami>>
<<Emanuel! Quello non è suo padre! È mio padre!>> grido singhiozzando molto forte.
Resta in silenzio e Beatrice interviene.
<<Senti Chiara, non sapevo che..>>
Mi alzo verso di lei e lui fa lo stesso.
<<Brutta stronza, tu lo sapevi. Hai preso il biglietto con la via nel mio giubbotto e sei venuta qui prima di me, ed io, io....>>
<<Tu?>> dice con faccia malefica, la stronza.
<<Chiara?>>
Dice mio padre dietro di me.
Mi giro e quando incrocia i miei occhi si mette le mani in testa.
Come se avesse capito tutto.
Guardo Emanuel e vado via correndo.
Arrivo in un posto isolato e mi segue fino a lì.
<<Amore mio>>
Lo guardo.
<<Vieni qui>>
<<no.>>
<<Vieni qui>>
<<vieni tu>> dico piangendo con gli occhi più teneri che posso.
Viene e mi stringe forte, mi prende in braccio, le sue mani sul mio sedere e le mie gambe incrociate alla sua vita.
<<Sei la mia vittoria più grande, Chiara>>
Faccio un gran sorriso e lo stringo più forte.
<<Sei tu, l'unica che voglio>>
<<Ti amo>> dice.
<<Ti amo>> rispondo.
Mi bacia, mette la lingua e mi lascia con i piedi per terra.
<<sei ancora arrabbiata?>>
<<shhh, mi sei mancato così tanto>>
<<Anche tu piccola mia>>
<<Non posso... restare qui fino al tuo ritorno, lo sai questo, vero?>>
<<Tu resti qui con me>>
Penso a mia madre, a Marco. Non sono venuti a cercarmi, forse non gliene importa nulla di me.
Però, prima di parlare troppo, levo le sue mani dai miei fianchi e prendo il telefono dalla tasca.
59 chiamate perse da Mamma.
30 chiamate perse da Fratellone.
Merda.
<<Sei scappata?>>
<<Si, diciamo>>
<<sei pazza>>
<<Di te>>
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