Parte 11

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*Mattina seguente*
11:20.
Mi sveglio ma lui non c'è.
Strano, quando mi svegliavo davo prima io il buongiorno.
È un tipo del 'mi alzo e pranzo'.
Ma anche io, modestamente.
In alcune cose ci somigliamo, ma in altre non combaciamo affatto.
Forse è proprio per questo che ci amiamo.
Decido che prima di andare a cercalo, di farmi una doccia calda.
Metto i miei jeans strappati, che mi stanno un po' larghi, ho perso molto peso, vorrei avere un fisico migliore.
Anche se so, che lui mi accetta per quella che sono; e metto anche la mia maglietta corta con scritto "Adidas" in nero; le super star, e attraverso il corridoio.
Ma lui non c'è. E nemmeno in cucina.
<<Buongiorno>> esclama Juli con una tazza di caffè in mano.
<<Buongiorno>> replico.
<<Dormito bene?>> chiede.
<<Benissimo>> rispondo sincera. Con lui, sto bene sempre.
Sto per chiedergli dove sia il figlio...
<<Emanuel?>> chiedo.
<<È uscito presto oggi. Non ti ha avvisata?>>
<<No...>> abbasso lo sguardo.
Penso a mia madre, che vuole portarmi via da lui, e scoppio in lacrime.
<<Hey tesoro? Cosa ti prende?>>
Dice abbracciandomi.
<<Non voglio andare via>> dico singhiozzando.
Mi guarda e sorride.
<<Mio figlio ti ama, Chiara.>>
Sorrido con gli occhi in lacrime.
Mi fa sedere.

<<Ricordati che se due persone si amano, anche da lontani, si ameranno sempre.>> dice.
E mi scende un'altra lacrima.

La porta si apre e compare Emanuel che sembra abbia lo sguardo rattristato.

Cosa gli prende stamattina?
Esce senza preavviso, addirittura presto, non è da lui, torna con questa faccia? I problemi non hanno mai fine qui.

<<Chiara..>> dice avvicinandosi.
E mi prende la mano. Mi sto preoccupando davvero adesso.
Non per il gesto che ha appena fatto, questo è stupendo, ma nell'atteggiamento. Lo conosco  fin troppo per fingere.

<<Che succede?>> chiedo nervosa.
<<Devi andare a casa>>
Mi viene un attacco di tosse.
So che non verrà con me, vorrebbe, ma non può. Come può solo pensare di allontanarsi da me? Potrò essere anche presuntuosa, ma prima che arrivasse lui, ero peggio. Ero acida. Stavano anche cacciandomi di casa. Sono un disastro, e lui mi fa sentire come se in me ci fosse qualcosa da ammirare. Qualcosa di bello. Non sarò una modella con le gambe magrissime. Non sarò molto alta come lui, non ho sempre i lunghi capelli mori in ordine e non avrò gli occhi verdi sempre ben truccati. Ma c'è una cosa che riesce a completarmi: mi ama.
<<Per... chè?>> riesco a dire, ancora con le lacrime agli occhi.
<<Devi andare, Chiara. Tornerò presto, te lo prometto. E quando arrivo non ti lascio più, te lo giuro.>> dice stringendomi le mani, e mettendosi fronte a fronte a me, scoppia in lacrime anche lui, asciugandosele con una mano.
Juli per fortuna non sta assistendo a questa scena, terribile.

Ma cosa succede? Perché vuole che me ne vada? C'è sotto mia madre e Mike. O addirittura mio fratello. Giuro che se partirò, farò il possibile per non rivolgergli la parola, a nessuno di quelli stronzi, che non capiscono che lui è la mia forza, la mia unica forza.
<<Lì fuori ci sono tua madre e due ragazzi che ti aspettano con la valigia.Dimmi che mi aspetterai, che non sgriderai tua madre e ne' tuo fratello. Dimmi che mi ami e lo farai sempre, dimmelo Chiara.>>
Dice piangendo.
Sto per urlare.
Non posso separarmi da lui.
Mai, non potrei.
Morirei, ora che ce l'ho qui con me, come posso separarmene?
Brutti stronzi egoisti. Non ci separerete mai. Dice il mio subconscio.
Piango, piango troppo.
<<Ti amo, Emanuel. Ti aspetterò sempre. A costo di perdere tutto. A costo di andare contro tutti, mi troverai sempre qui con te, ad ogni tuo passo io ci sarò. Niente e nessuno mi porterà già da te, te lo giuro.>> singhiozzo. Sto per crollare. Qui. Adesso.
<<Ti amo piccola mia..>>
Lascia le mie mani e mi incammino verso la porta.
Gli do un ultimo sguardo, come per dire 'fermami! Fermali''.
Mi guarda con occhi di supplica, con occhi che adesso sanno cosa sia l'amore.
Chiudo la porta, e al diavolo il 'non sgridare tua madre' questa me la pagano, tutti e tre.
Nessuno, e dico, nessuno, ci separerà.
Mai.
***

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