Parte 26

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Ragazze in foto: Debb (sinistra) Jessica (destra)

È lui. È Emanuel.... Un altro colpo al cuore.

Non so con quale coraggio mi sta chiamando, ma decido di rispondere.

'Emanuel?'

'Chiara... come... come stai?' Boccheggia. Mi da rabbia il fatto che si fa sentire dopo un anno; forse è vera la storia del tutti tornano.
'Bene' mento.

'Sai non sono venuto perché mia madre non voleva più venire ma ti prometto ch....'
Lo interrompo.

'Non fa niente, non promettermi niente. Io me ne vado da qui.'

Sento cadere qualcosa, un tonfo dall'altra parte del telefono.

Cala il silenzio e sento singhiozzare.

'Dove vai?' Chiede.

'Non importa, tu sei felice lì. Resta lì, per sempre.'

'È tutto inutile se non ho te, Chiara.'

'Sei solo uno stronzo.' Dico. Ed è la verità, mi ha tolto tutta la felicità che avevo in corpo.

'Hai letto la lettera?'

'Si.'

'Non darla mai per scontato.'

'Ho sprecato tanto amore per te, Emanuel.'

'Nulla è stato sprecato. So che hai perso tutto. Ma io nonostante tutto ti amo ancora.'

'Cazzate.'

'Ne sai quanto ho pianto queste notti?
Ne sai dei giorni infernali senza di te?
Ne sei di tutte le volte che ho abbracciato il cuscino e ho voluto che fossi tu, quel cuscino?
Ne sai di quanto peso ho perso?
Perché tanto che me ne faccio di mangiare se non ci sei tu?
Ne sai di quante volte ho detto no ad altri occhi?
Ne sai a quante volte ho risposto a mia madre gridandogli in faccia per tutta la rabbia e il rancore che avevo dentro?
Ne sai che mio padre è stato ucciso a fucilate nella tua assenza?
Ne sai di tutto l'amore che provo per te?
Ne sai,Chiara?'

Resto in silenzio...
Sto già piangendo e lui se ne accorge.

'Non piangere, ti prego.'

'Io ti amo ancora.' Ammetto.
Ed è così, io lo amo ancora.
Dopo tutto quello che abbiamo passato, lo amo ancora.
Contro tutto, contro tutti.

'Non voglio partire...' dico piangendo.

'Non farlo.'

'Magari...'

'Resta, Chiara. Resta con me.'

Singhiozzo forte e affondo la testa nel mio cuscino.

'Esci da questo fottuto telefono.' Dico.
Magari.

'Ma io ti prometto che...' inizia.

'No Emanuel no! Perché prometti se poi non mantieni?! Perché?Non promettere, basta.' Dico altrettanto piangendo.

Vado a chiudere la porta a chiave, non voglio che mia madre mi veda in questo stato.
Chiunque mi vedrebbe mi prenderebbe per pazza.

'Ci vediamo, Emanuel.'

Riattacco.
Sempre le solite cose, dice, e non dimostra.

Non può dimostrarlo, lui non è qui.
Mi ricorda il mio subconscio.
Che vorrei che per una volta stesse zitto.

Mi manca così tanto. Ho passato un anno di inferno, lui mi ha stravolto la vita in bene, e poi in male.

Puo tutto questo distruggerti in una sola volta?

Per caso, noi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora