DOLLHOUSE - AUSTIN

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                   INDIFFERENTE

Varcai la soglia di casa, e la prima cosa che mi colpii fu l'odore forte di pollo arrosto provenire dalla cucina.
Come quasi tutte le sere, aveva cucinato la nonna. Nessuno cucinava bene come lei.
Jazmin cucinava solo quando non era ubriaca, cioè mai, e al massimo era in grado di scaldare una pizza surgelata.
La maggior parte delle volte però,  a cucinare era Kira.
Lo aveva imparato perché non c'erano altre soluzioni.
Se fosse stato per Jazmin, nessuno avrebbe mangiato.
A soli dieci anni, era diventata una piccola donna di casa.
Mamma se ne stava in bagno a vomitare tutto quello che aveva bevuto durante la giornata,mentre noi eravamo a scuola.
Papà tornava tardi, diceva che si fermava a lavoro più a lungo,ma per quale motivo il responsabile del servizio funebre si dovrebbe fermare la, in quel posto tenebroso? Sapevamo tutti il motivo per cui rincasava così tardi o non tornava nemmeno.
"Mi sono addormentato sulla scrivania. "
Ma non importava.
Gli credevamo, fingevamo che fosse così.
La nonna era ancora alla casa di riposo, e se fosse rimasta lì probabilmente non sarebbe così pazza.
Kira cucinava per noi, perché io ero un maschio e quelle erano robe da ragazze.
Che stronzo del cazzo.
Si occupava di Morgana come se fosse sua figlia, e la stessa cosa con Jazmin, nonostante tutto quello che le faceva.
Le portava la cena in bagno, perché mamma non aveva la forza di alzarsi.
Le puliva il vomito dalla bocca e l'aiutava a lavarsi, e JAZMIN si arrabbiava per sciocchezze. "Non shi porta il shibo in B - bagno!" E la menava, la menava sempre.
Lei non diceva nulla, non esprimeva emozioni. Era sempre obbediente, e mi faceva incazzare. Perché non faceva nulla, perché non si ribellava?
Io non diceva nulla.
Fingevo di non vedere, come tutti.
Catalina uscí dalla cucina e venne a salutarmi.
-Hola niño. A scuola, Todo bien?-
-Si. Come al solito.-
Diedi un'occhiata alla cucina.
Aveva già apparecchiato tutto  e il timer del forno suonò.
-Tu hermana? Porquè non è ancora a casa? Es muy tardi. La comida se raffredda. -
-Non lo so. Sicuramente starà tornando. Torna sempre per la cena.- Ed era vero. Mamma e papà si arrabbiavano molto se uno dei figli non rincasava per le otto.
Non ero sicuro di sapere dove fosse Kira, ma lo potevo immaginare.
La vedevo sempre. Usciva dalla macchina di Jesse Houseman due case prima della nostra per non farsi vedere da noi,ma l'avevo vista varie volte.
Da quando usciva con quel tipo, passava sempre meno tempo in casa.
Non mi piaceva per niente. Era uno spacciatore tossico del cazzo, e lei era facilmente manipolabile, percui la sua compagnia non le faceva bene.
Sentii i passi pesanti di Jazmin scendere le scale lentamente.
Entrò in sala barcollando, traballando sui suoi tacchi.
Aveva i capelli sciolti sulle spalle, cosa molto rara,visto che li teneva perennemente legati.
Mi guardò di sfuggita, osservando poi attentamente la tavola apparecchiata.
-Dov'è tuo padre?-
-A lavoro, immagino. -
Ed entrambi sapevamo che non era così.
-Kira?-
Feci spallucce, e controllai l'ora sull'orologio a pendolo alle sue spalle.
Era tardi.
-In questa casa ognuno fa quello che vuole! Non ci sono delle cazzo di regole!-
Quando iniziava ad urlare diventava insopportabile, così mi diressi verso la mia stanza, ma lei mi bloccó immediatamente.
-Austin , torna subito in cucina! É pronto! Sebastian cazzo ho detto che è pronto!-
Per evitare altre sfuriate la seguii in cucina e mi sedetti al mio posto.
Jaz spense il forno e tiró fuori la teglia col pollo e patate che aveva fatto nonna.
Borbottó qualcosa di incomprensibile sulla cottura e si scottó la mano.
Sbatté la teglia sui fornelli rischiando di far cadere tutto, e mise la pelle ustionata sotto l'acqua del rubinetto.
-Perché non c'è niente da bere in tavola? Va a prendere una bottiglia di rosso in cantina. -
-Ancora?-
-Ancora cosa? Va!-
Mi alzai innervosito e andai in cantina a recuperare il Vino.
Quando tornai in cucina, Sebastian era seduto al tavolo e guardava preoccupato la mamma intenta a tagliare il pollo con un paio di forbici.
-Vuoi che faccio io?-
-Lo sto facendo Io cazzo! Passatemi i piatti! Ma dove è andata Catalina! Sono stanca, da oggi non aspetto più nessuno! -
Probabilmente la nonna si era dimenticata della fantastica cena che aveva preparato.
Sentimmo il rumore della porta d'ingresso e dei passi leggeri correre veloce.
Kira entró in cucina, e mamma Smise si sfracellare il pollo.
-Scusa il ritardo. Ho perso la cognizione del tempo. -
Jaz lanciò le forbici sul lavabo e si avvicinò fulminea alla figura impaurita di Kira.
I suoi occhi rossi si strinsero in due fessure minacciose e Kira si strinse nelle  spalle, preparandosi al peggio.
-Dove sei stata? -
-Io...Io...-
-Il tuo coprifuoco è alle sette e mezza, lo sai che ore sono?-
-Mi dispiace Jaz, non ho guardato l'ora. -
-Un cazzo mi dispiace!-
La mano ossuta di Jaz si scagliò con una velocità impressionante sulla guancia lacrimante di Kira.
-Ognuno fa quello che gli pare qua, ma questa è casa mia e tu sei mia figlia! Dimmi, dov'è che sparisci sempre? Vai con quel ragazzo, a scopare? -
Kira iniziò a piangere e si portò una mano sulla guancia sanguinante per colpa dei mille anelli sulle dita di Jaz.
-Non mi piace che frequenti quel tipo! E guardami quando ti parlo! -
Le tolse la mano dalla guancia graffiata, intrappolandole il polso in una morsa stretta.
-Non lo devi vedere più! Smettila di fare la Troia con quel ragazzo. -
-N-non faccio la troia. -
-Lo so che ti vedi con lui. Lo so che parcheggia la sua auto qua vicino per non farsi vedere da noi.-
Kira la guardò stupita, capendo di essere stata scoperta.
-No...Non è vero. -
-Sì che lo è! Me lo ha detto Austin e t'ho vista! Sei una piccola bugiarda di merda! -
Jaz le colpí anche la guancia Buona e lei cadde a terra, stremata.
E mentre Jaz la picchiava, il suo sguardo di puro dolore incroció il mio.
Mi sentii in colpa, ero distrutto.
Chiusi la porta della cucina, e mi sedetti a mangiare, ascoltando in sottofondo le urla di Kira provenienti dall'altra stanza.

BEHIND THE HOUSE - "The House Saga " Spin offDove le storie prendono vita. Scoprilo ora