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CAMERON POV
Più di un anno senza lei. Una tortura. Vederla stasera dopo così tanto tempo, è stato come ricevere un pugno nello stomaco. Sapere che adesso per di più è fidanzata, è stato ancora peggio. È come se mi avessero ucciso. In questi mesi non ho fatto altro che autocommiserarmi. La amo ancora come il primo giorno. La amo ancora come la prima volta che le ho detto "ti amo". Darei tutto per poter tornare a quei giorni. I giorni in cui era solo mia. Mia e di nessun altro. I giorni in cui ero felice come non lo ero mai stato prima. Dio solo sa quanto ancora a distanza di un anno, mi manchi. Sono stato un coglione, non lo nego. Avevo la ragazza più bella, più dolce, l'unica che per me ci sarebbe sempre stata e un bicchiere di troppo con chissà cosa dentro mi ha portato a fare lo sbaglio più grande della mia vita. Se solo potessi tornare indietro nel tempo, quella sera invece di litigare con lei e andare in quel bar, sarei rimasto accanto a lei, le avrei dato uno di quei baci da toglierle il fiato e le avrei detto quanto fosse importante per me. Il mio stato di trance, viene interrotto dalla voce del DJ che annuncia di stare per mettere un lento per "permettere agli innamorati di stare più vicini". Pft...quando parte la canzone, tra la folla, vedo anche lei. La riconoscerei tra mille anche se in realtà ormai da ore non faccio altro che cercarla tra la folla. Ethan... quello stesso Ethan, la tiene per mano e la trascina nella pista da ballo. Lei ha uno dei suoi sorrisi stupendi e per un attimo anch'io sorrido leggermente. Sembra felice... sembra davvero felice e serena. Poi lui le accarezza il viso e la bacia. Il mio sorriso lentamente scompare e mi viene da vomitare. Il mio stomaco si stringe in una morsa e il mio cuore... il mio stupido cuore ha una fitta di dolore. Il suo sorriso non è più causato da me. Quelle labbra adesso non posso più baciarle io. La sua felicità non è più causata da me. Lui posa le mani sui suoi fianchi tirandola a sé e lei sorridendo avvolge le braccia intorno al suo collo. Iniziano a ballare e lui le sussurra qualcosa all'orecchio che la fa ridacchiare. Stanco di quella scena, mi alzo e sotto lo sguardo quasi compassionevole dei ragazzi, che come me osservavano la scena, mi avvio verso il bagno. Quando entro mi appoggio a uno dei lavandini cominciando a respirare affannosamente. Cazzo... non sarei dovuto venire stasera in questo schifo di posto. Dannazione, avrei solo voglia di andare là fuori, strapparla dalle braccia di quel coglione e baciarla, ma non posso. Non posso, ed è tutta colpa mia. Do un pugno al muro, poi un altro e un altro ancora. Do un ultimo pugno e mi fermo solo quando sulle mattonelle bianche e sporche del bagno, compare qualche chiazza di sangue. Mi guardo le mani e le mie nocche sono completamente spaccate e graffiate. Oh grandioso! Non mi importa neanche così tanto a dire il vero. Sciacquo le mani ed un forte bruciore al contatto delle ferite con l'acqua mi fa trasalire. Nulla se messo in confronto con il dolore che provo al petto. Esco dal bagno e velocemente torno dai ragazzi sedendomi nuovamente al mio posto. Lo sguardo di Nash cade sulle mie mani e quando palesemente si accorge dei graffi sospira. «che ne dite se andiamo? Si è fatto tardi e poi non è neanche divertente» dice cercando di convincere i ragazzi. Gli devo molto. All'inizio aveva smesso di parlarmi, mi sono beccato anche un occhio nero a suon di "ti avevo detto di non farla soffrire" ed io dal canto mio non ho fatto nulla per difendermi, l'ho lasciato fare perché era giusto che lo facesse... me lo meritavo e lo volevo. Desideravo che qualcuno mi punisse anche fisicamente per ciò che le avevo fatto. Poi però sono riuscito a spiegargli la situazione. Non mi vergogno di dire che sono scoppiato a piangere mentre raccontavo tutto di quella sera... o almeno... quello che ricordo di quella fottuta sera. Ancora oggi, tutto ciò che ricordo è di essere andato in quel bar e dopo aver cominciato a bere ricordo di essermi svegliato in un letto, nudo e con quella troia accanto. È come se ci fosse un buco nel mio cervello. Ero troppo ubriaco per capire cosa stesse succedendo e soprattutto per ricordare cosa sia successo e sono anche abbastanza sicuro che abbia messo qualcosa nel mio bicchiere perché è la prima volta che non ricordo cosa abbia fatto da sbronzo. I ragazzi sembrano aver capito la situazione e acconsentono senza problemi, quindi tutti insieme ci avviamo verso l'uscita e saliamo sul pick-up. Come al solito, Madison e Marie si siedono sulle gambe dei loro ragazzi e stasera più che mai, questo banale gesto mi riporta a quando anche Jade faceva lo stesso e magari qualche volta si addormentava sul mio petto. Basta Cameron! Smettila di associare tutto a lei per una fottuta volta. Smettila! Sospiro e volto lo sguardo verso il finestrino. L'aria fredda di fine Ottobre mi avvolge il viso facendo muovere anche i capelli e regalandomi pochi attimi di tranquillità che però, terminano nel momento stesso in cui arriviamo a casa e tutti scendiamo dall'auto. Entriamo in casa e tutti si buttano sul divano mentre io vado diretto in camera mia. Tutto ciò che voglio adesso è il mio letto. Mi chiudo dentro per poi buttarmi finalmente sul letto con lo sguardo rivolto al soffitto. Rimango come paralizzato per almeno 10 minuti a fissare il soffitto bianco. La mia mente è completamente annebbiata. Non capisco più nulla, l'unica cosa che so è che mi manca dannatamente tanto ma se adesso lei non è qui con me, la colpa è solo mia. Mia e di nessun altro.
JADE POV
Ethan mi ha accompagnata a casa già da almeno mezz'ora. I miei dormivano già perciò sono praticamente corsa in camera mia dove mi sono letteralmente buttata a peso morto sul letto. Questa serata mi ha spossata in tutti i sensi. Rivedere Cameron non era nei miei piani. Ero riuscita ad evitarlo benissimo per un anno e trovarmelo davanti, all'improvviso è stato come ricevere una pugnalata nel petto. Per quanto mi costi ammetterlo, la sua mancanza nella mia vita è ancora una ferita che non si decide a chiudersi. Grazie alla rottura con lui il mio carattere si è fortificato ancora di più rispetto a prima. Se già prima ero testarda e a tratti con un carattere difficile, adesso lo sono ancora di più. Ma sono anche tremendamente fragile. Forse troppo. Qualunque cosa mi ferisce ma allo stesso tempo cerco di non mostrare i miei sentimenti. È una cosa normale sentirsi così dopo una situazione come la mia. Quando qualcuno ti abbandona, soprattutto se quella persona è colui che ami, che lo voglia o meno il tuo carattere cambia. Cambia il tuo modo di pensare, cambia il tuo modo di vivere, cambi tu. Sospirando mi alzo e mi spoglio per poi mettere il solito pigiama. Domani ho lezione presto quindi meglio andare a dormire se non voglio arrivare in ritardo. Una volta struccata mi sdraio a letto per poi coprirmi con le mie calde coperte. Il mio cervello, ancora una volta, torna a Cameron...i suoi occhi oggi erano diversi. Non avevano la stessa luce che emanavano prima. Erano come...spenti. Mi rimprovero mentalmente, costringendomi a non pensare più a lui. Adesso sto con Ethan e di Cameron non deve più importarmi nulla. Mi ha ferita e mi ha fatto del male. Non posso continuare a pensare a lui...
***
"Driiiin driiiin driiiin" sobbalzo e subito spengo l'odiosa sveglia che ormai mi tortura da un mese. Inizio a pentirmi di aver deciso di andare all'università. Sbuffando mi alzo e vado in bagno. Velocemente lavo il viso e i denti e lego i capelli in una coda di cavallo abbastanza alta. Nell'ultimo anno i miei capelli sono cresciuti notevolmente fino ad arrivare a toccare il sedere e se devo essere sincera ne vado davvero fiera per quanto stupido possa essere. Inizio a truccarmi con del mascara e un rossetto malva scuro dopodiché torno in camera e apro l'armadio. Una cosa che nell'ultimo anno non è cambiato è la mia indecisione su cosa mettere. Sono sempre la solita Jade sotto questo punto di vista. Alla fine, prendo dei semplici jeans a vita alta, una canottiera grigia e un cardigan nero. Indosso il tutto e ai piedi metto le solite vans nere. Dopo aver afferrato la borsa con i libri scendo di sotto. I miei sono già andati via come al solito, perciò bevo solo un sorso di succo di arancia ed esco. Guardo il cellulare e tralasciando qualche messaggio di Ethan vedo dei messaggi di Marie
Da Marie:)=ehi bellezza! usciamo più tardi?
Da Marie:)=non osare darci buca. Siamo solo io, te e Mad
Rido leggermente e rispondo. Infondo è tanto che non usciamo tutte insieme
A Marie:)=ci vediamo al parco quando finisco le lezioni?
La risposta non tarda ad arrivare, infatti dopo neanche due minuti il mio cellulare squilla
Da Marie:)=va benissimo :)))
Sorrido e poso il cellulare nella tasca posteriore dei jeans. Intanto sono anche arrivata davanti l'università. Guardo per qualche secondo l'enorme edificio, poi sospirando mi avvio al suo interno. È il triplo della mia vecchia scuola. Velocemente raggiungo l'aula di filosofia e vado a sedermi come al solito tra le ultime sedie. Forza Jade...puoi farcela.
***

E rieccoci col secondo capitoloo. Cosa ne pensate? Fatemi saperee , un bacioo❤️

She's more badDove le storie prendono vita. Scoprilo ora