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JADE POV
Il cielo stranamente oggi è pulito e se non ci fosse un leggero venticello si starebbe benissimo. La spiaggia, essendo Novembre, è pulita e non si riesce a trovare una sola lattina. Cosa che in estate è molto frequente. Io sono seduta sulla sabbia fredda insieme a Marie, Madison e Samantha. Quest'ultima è la ragazza di Aaron. La stessa che poche ore fa ho visto uscire da casa dei ragazzi. È molto simpatica e gentile. La vedo benissimo con Aaron e abbiamo già legato abbastanza. I ragazzi intanto stanno cercando di accendere un fuoco, come quello di altri gruppi poco distanti da noi...Con scarsi risultati direi. «Bear Grils o come si chiama, fa così» sbuffa Matt strusciando due pietre. Si sentono nella preistoria o cosa?! Sbuffando dalla mia borsa prendo l'accendino e un tovagliolo. Mi alzo e vado verso i ragazzi dando fuoco al tovagliolo che subito dopo tiro sulla legna. Non ci vuole molto per vedere la legna che lentamente prende fuoco. «non ci voleva Einstein» dico tornando a sedermi sotto le risatine dei ragazzi «sei fenomenale» ride di gusto Sam dandomi una piccola spinta scherzosa «modestamente» ridacchio a mia volta. «adesso che il fuoco è acceso che facciamo?» chiede Carter sedendosi sulla sabbia. «che ne dite se raccontiamo delle storie horror» ridacchia Nash facendo una risatina. Tutti acconsentono...tranne me. Già, ho ancora paura di tutto ciò che riguarda l'horror. Nessuno bada a me e cerco di stare calma. Non succede nulla. Sono solo stupide storielle inventate al momento. «bene allora inizio io» dice Shawn strofinando le mani. «in questa esatta spiaggia, circa vent'anni fa morì una ragazza. Si suicidò per l'esattezza e da allora tormenta le coppiette che proprio qua si appartano. Gli ultimi furono dei ragazzi che non molto tempo fa mentre erano qua in una notte simile a questa, sentirono dei passi arrivare da dietro. Quando si girarono non videro nulla...o per lo meno non ci riuscirono visto che furono trovati morti...senza gli occhi» tutti scoppiano a ridere come se fosse una barzelletta mentre io sono a dir poco terrorizzata. «basta basta voglio i marshmallow» dico incrociando le braccia al petto. Ridono e Matt tira fuori un pacco di Marshmallow dal suo zaino per poi lanciarmeli. Li afferro al volo e li apro mettendone subito uno in bocca. Dopo poco mi alzo e pulisco le gambe dalla sabbia «dove vai?» mi chiede Nash guardandomi dal basso «a fumare» annuisce e torna a parlare con Taylor «attenta alla ragazza» ride Shawn e per risposta gli faccio il dito medio facendo ridere tutti. Tiro fuori le mie sigarette e l'accendino e mi allontano un pò. Metto la sigaretta tra le labbra e la accendo mentre continuo a camminare. Non si sente nessun altro rumore se non quello dell'oceano. Le onde che si infrangono lentamente sulla sabbia bagnandola ancora di più. La luna piena che stasera sembra particolarmente vicina è più luminosa del solito. È accerchiata da miliardi di stelle che in questo periodo dell'anno è raro vedere in tutto il loro splendore. Tutto questo infonde un senso di pace e tranquillità che entra sin dentro alle ossa. Mi accorgo solo quando la sigaretta è finita che sono abbastanza lontana dai ragazzi ma non mi importa anzi, mi siedo sulla sabbia ammirando ciò che madre natura ha creato. Perché tutta questa bellezza mi fa venire in mente Cameron? I suoi occhi, le sue labbra, i suoi sorrisi...lui. In quest'ultimo anno ho guardato la Luna un pò tutte le sere. Parlavo sola tutte le notti davanti alla finestra ed era come se parlassi ad una amica. Potrà sembrare qualcosa da pazzi ma mi faceva sentire meglio. Le dicevo di quanto mi mancasse, di quanto avessi paura che tutto intorno a me non avesse più senso senza lui. Erano cose che non dicevo a nessuno e a volte mi chiedevo se facesse anche lui lo stesso. Poi però mi prendevo in giro da sola. "Sei solo tu la stupida" dicevo tra me e me e ci stavo male. All'improvviso sento dei rumori dietro di me...basta Jade è solo suggestione. Ti sei fatta suggestionare dalla stupida storia di Shawn. Qualcosa di caldo si poggia sulle mie spalle «tienila stavolta» mi volto di scatto col cuore che va a mille. Tiro una specie di sospiro di sollievo quando vedo Cameron ridere e sedersi accanto a me «tranquilla non sono la ragazza strappa occhi» Cameron e il suo sarcasmo. Rido leggermente e afferro la felpa che ha appena poggiato sulle mie spalle e la infilo lasciandola aperta. Subito il suo profumo mi avvolge totalmente «guardavi la Luna?» mi chiede guardando dritto a se per poi voltarsi verso me «lo faccio spesso» mi lascio scappare per poi fare spallucce «lo faccio anch'io» dice sorridendo debolmente. Lo guardo per un attimo stupita cercando di reprimere un enorme sorriso «sai, devo ammetterlo...mi manchi e non poco...mi manca averti vicino, baciarti, abbracciarti, ridere con te. Mi manca tutto di noi a dire il vero...ma sembri felice adesso...senza di me...quindi per quanto mi manchi non posso obbligarti ad amarmi e soprattutto a perdonarmi» la sua voce è bassa ed esce roca, come se stesse trattenendo le sue emozioni. Non mi guarda. Guarda dritto a se mentre nel mio cuore si fa spazio un buco che sembra ingoiare tutto ciò che ho dentro. Sembro davvero felice? Come posso sembrare felice se tutto ciò che vorrei in ogni momento è stare tra le sue braccia? «sono solo brava a recitare» mi lascio scappare guardandolo per pochi secondi. Anche lui si volta e mi sorride. «vieni qua» mi attira a se e avvolge un braccio intorno alle mie spalle. Inizialmente sono rigida, non me lo aspettavo. Dopo pochissimo mi rilasso e poggio il viso sulla sua spalla avvolgendo un braccio intorno a lui. Chiudo per un minuto gli occhi godendomi la sensazione delle sue braccia intorno a me. Cristo quanto mi era mancato. Stringo la sua maglietta tra i pugni come se volessi tenerlo attaccato a me senza dargli la possibilità di andare via. La verità è che lo voglio accanto. Voglio le sue labbra, voglio il suo respiro sul mio collo, voglio lui...sono spaventata da tutte queste sensazioni. Anche lui mi stringe a se forte quasi soffocandomi ma non mi importa. Affondo il viso nell'incavo tra il suo collo e la sua spalla inalando il suo profumo. Sto bene. Sto bene come non stavo da tempo. Da un anno per l'esattezza. «sono stata così male Cam...non hai idea di quanto sia stata male» dico con le lacrime che ormai bagnano le mie guance. Si allontana di poco e poggia una mano sulla mia guancia accarezzandola col pollice e cacciando via le lacrime. «lo so...e non sai quanto mi odi per averti fatto soffrire...non me lo perdonerò mai...sarà per sempre il mio più grande rimpianto» anche sulla sua guancia fanno capolino delle lacrime.
Non resisto alla tentazione di poggiare la mano su quest'ultima accarezzandola piano. Le nostre labbra sono vicinissime, quasi si sfiorano per quanto sono vicine. Pochi secondi dopo si uniscono e sento una scintilla di elettricità che passa da me a lui. Le sue labbra delicatamente baciano le mie nel più casto dei baci e sento di nuovo le cosiddette farfalle nello stomaco. Ho la pelle d'oca e non per il freddo visto che sono avvolta dalla sua calda felpa. Le sue labbra sono sempre morbide e dolci e la sua lingua calda e umida si scontra con la mia. Mi sento bruciare dentro così tanto da avere vampate di calore che si irradiano per tutto il corpo. Interrompo il bacio per prima per prendere aria e appoggio la fronte alla sua, i nostri respiri fuori controllo si mischiano al rumore delle onde. «dovremmo tornare dai ragazzi?» chiede. Per l'ennesima volta non so cosa rispondere. Non voglio che mi lasci andare. Ha una presa così salda che mi sento al sicuro, protetta. Poi però mi rendo conto che è meglio così. «okay» dico con un cenno e lui mi solleva con delicatezza dalla sabbia. Questa serata forse ha cambiato tutto fra noi e rendermene conto mi esalta e terrorizza allo stesso tempo.

Ma ciaoooo bellezze miee. I nostri due protagonisti si sono aperti di più l'uno all'altra fino ad arrivare ad un altro bacio. Cosa ne pensate? A domani bellezzee🖤😘

She's more badDove le storie prendono vita. Scoprilo ora