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CAMERON POV
In ansia guardo l'orologio. Le 13.29.
Sono arrivati tutti tranne mia madre. Mi ha chiamato poco fa e mi ha avvisato che era appena arrivata alla stazione dei treni e che avrebbe chiamato un taxi. Ho insistito per andarla a prendere io stesso ma cocciuta per com'è, ha rifiutato ed ha chiamato un taxi.
Questo ritardo, non fa altro che agitare ancora di più Jade che passa il suo tempo cercando di calmarsi e respirare.
In questo momento è seduta sul divano con Sierra, credo che stiano parlando del vestito l'una dell'altra e per fortuna posso vedere Jade con un meraviglioso sorriso sul volto.
Grazie a Dio mia sorella è brava in queste cose e non perde occasione per tirare su il morale alla gente.
Non appena ha visto Jade le è praticamente saltata addosso infischiandosene di tutti gli altri.
Non si vedevano da quando ci lasciammo l'anno scorso e l'una mancava all'altra.
Ogni volta che andavo a trovarla, non faceva altro che chiedermi se l'avessi sentita o se fossimo tornati insieme.
Stavo male a sentirle dire certe cose visto che l'ultima volta che l'avevo vista era in lacrime per colpa mia ma quando siamo tornati insieme e gliel'ho detto credo che si sia quasi messa a piangere per la gioia.
Si vogliono davvero bene e non posso che esserne felice.
I miei pensieri vengono interrotti dal suono del campanello. Deve essere mia madre.
Vado verso la porta e con la coda dell'occhio vedo Jade alzarsi dal divano insieme a Sierra che poggia una mano sulla sua schiena incoraggiandola.
JADE POV
Cameron va ad aprire la porta e sento il mio cuore esplodere nel petto.
La donna che entra è bellissima e la riconosco subito come la stessa donna delle foto di Cameron.
Abbraccia il figlio stringendolo forte a se per poi dargli un bacio sulla guancia.
«come sei bello tesoro» strizza le guance di Cameron facendolo ridacchiare.
«scusatemi per il ritardo ma i taxi qui a Miami sono sempre in ritardo»
Sbuffa togliendo il cappotto e rivelando un bellissimo tubino blu notte lungo fino alle ginocchia contornato da una cascata di perle e dei tacchi beige.
È davvero una bellissima donna.
Si volta e va ad abbracciare prima Brent e poi Sierra, proprio accanto a me.
Quando lascia la figlia mi guarda e con un sorriso sul volto poggia una mano sul mio braccio.
«tu devi essere Jade. Si devi essere per forza tu. Non hai idea di quanto Cameron mi abbia parlato di te»
Sorride a 32 denti e non posso fare altro che annuire «sono io signora» rispondo cortesemente «io sono Gina, e devi chiamarmi Gina. Non sono poi così vecchia» ride per poi abbracciarmi forte.
Okay...non me lo aspettavo. Ricambio l'abbraccio e quando si allontana mi guarda dalla testa ai piedi. «Dio mio, sei davvero bellissima come nei racconti di Cam» tiro un sospiro di sollievo e rido leggermente «okay mamma perché non vai a salutare gli altri?» dice Cameron poggiando una mano sul mio fianco.
«già hai ragione tesoro. Dove sono i miei ragazzi?»
Urla per poi andare ad abbracciare tutti gli altri.
«visto? Le sei piaciuta» ridacchia Cameron dandomi un bacio sulla guancia.
Ridendo mi volto avvolgendo le braccia intorno al suo collo.
«lo spero» sussurro sorridendo leggermente «le sei piaciuta, fidati di me» sussurra premendo leggermente le sue labbra sulle mie.
Quando ci stacchiamo annuisco e gli do un ultimo bacio a stampo.
«vado ad aiutare Marie per il pranzo»
Annuisce ma non accenna a lasciarmi i fianchi.
Faccio per andare ma continua a tenermi stretta tra le sue braccia.
«dai Cam» rido e per risposta mi bacia. «adesso puoi andare»
Ridendo gli do un'ultimo bacio a stampo e vado in cucina dove trovo Marie e mia zia intente a preparare da mangiare.
«vi serve una mano?» chiedo avvicinandomi al tavolo.
«si si tesoro, puoi iniziare ad apparecchiare?» chiede mia zia sorridendomi «certo»
Vado in soggiorno e metto una tovaglia natalizia , poi metto i piatti e i bicchieri.
Torno in cucina prendendo le posate e una ad una le posiziono vicino ad ogni piatto.
Infine porto ogni pietanza mettendola al centro della tavola.
All'improvviso sento delle mani poggiarsi sui miei fianchi. Mi volto di scatto trovandomi a pochissimi centimetri di distanza da Cameron.
«mi farai venire un infarto prima o poi» ridacchio poggiando una mano sul suo petto
«ops» ride stampandomi un bacio sulla fronte.
«va a chiamare tutti che è pronto» annuisce e si allontana andando verso il giardino in cui sono tutti.
***
Abbiamo finito di pranzare da circa mezz'ora ormai.
Siamo tutti seduti sul divano o sulle poltrone, alcuni sono ancora seduti a tavola e hanno iniziato a giocare a carte.
Io sono seduta sul divano mentre chiacchiero con Gina.
È una donna davvero simpatica e dolce. Abbiamo parlato per tutto il pranzo e abbiamo continuato anche mentre sistemavamo tutto.
Sono davvero felice di essere riuscita a parlare con lei, era davvero importante per me il fatto di piacerle.
Nel mio futuro vedo Cameron, per me è una cosa seria la relazione con lui ed era di fondamentale importanza che il rapporto con mia suocera fosse pacifico e felice.
«quindi ti dicevo che Cameron da piccolo...»
Il suo discorso viene interrotto dal suono del suo cellulare che tiene tra le mani visto che abbiamo fatto una foto giusto pochi minuti fa.
«oh scusami tesoro» si alza dal divano e risponde andando verso la finestra.
Mi volto cercando Cameron con lo sguardo. Non lo vedo, deve essere andato fuori a fumare suppongo.
Mi alzo e vado in cucina per prendere un bicchiere d'acqua.
Verso l'acqua nel bicchiere e lo bevo velocemente per poi posarlo nel lavabo.
All'improvviso sento due mani sui miei fianchi.
Mi volto sapendo già che si tratta di Cameron.
Incontro il suo sorriso meraviglioso che fa subito sorridere anche me.
«tra Sky, mia madre e Sierra non mi calcoli più» fa il labbruccio che ridendo afferro tra i denti tirandolo leggermente senza fargli male.
«il mio ragazzo vuole attenzioni» ridacchio dandogli tanti baci a stampo.
«mh mh» annuisce catturando definitivamente le mie labbra tra le sue. Il mio corpo aderisce completamente al suo, come se si incastrassero tra di essi.
Poggio una mano sul suo collo accarezzandolo piano sapendo quanto lo faccia rilassare per poi passarci leggermente le unghie. Le sue mani intanto stringono i miei fianchi tenendoli saldi tra esse, come se avesse paura che io possa scappare da un momento all'altro.
«vieni con me» sussurra staccandosi piano dalle mie labbra.
Mi prende per mano e velocemente usciamo dalla cucina. Mi trascina su per le scale e immagino che voglia andare in camera da letto, invece va verso il bagno principale.
Entriamo dentro e chiude e chiave.
«vuoi fare la doccia?» rido avvolgendo le braccia intorno al suo collo. «non proprio» ride contro le mie labbra mentre mi trascina verso il mobiletto in legno su cui mi fa sedere sollevandomi di peso.
«ora possiamo baciarci quanto vogliamo senza paura che qualcuno possa rompere» non mi dà neanche il tempo di capire la frase che le sue labbra sono già attaccate alle mie, ben felici di accoglierle.
Poggio una mano sulla sua nuca tenendolo più vicino possibile, per quanto sia possibile vista già la netta vicinanza.
Le nostre labbra non vogliono saperne di lasciarsi.
Sono dipendente da lui. Sento che potrei stare così per tutto il giorno, tutta la settimana, anche tutta la vita se necessario.
Sono drogata di lui, letteralmente.
Le sue labbra, i suoi occhi, il suo sorriso, il suo profumo, la sua voce, tutto di lui mi piace e tutto di lui crea dipendenza.
Mi sento così fortunata a sapere che è mio. Solo io posso abbracciarlo, solo io posso dormirci insieme, solo io posso baciarlo e solo io posso dirgli quando lo amo.
È la cosa più bella che mi sia mai capitata nella vita. È la mia vittoria più grande.
I miei pensieri vengono interrotti dalla sensazione delle sue mani che si insinuano sotto la gonna del vestito accarezzandomi lentamente le coscie provocandomi centinaia di brividi per tutto il corpo.
Sento la sua lingua accarezzare il mio labbro inferiore chiedendo di entrare. Schiudo le labbra lasciando che le nostre lingue si accarezzino e si amino.
Ci stacchiamo dopo diversi minuti completamente senza fiato.
Poggia la fronte sulla mia sospirando.
«hai ancora bisogno di attenzioni?» ridacchio guardandolo negli occhi «per ora mi faccio bastare questo»
***
Ma ciaoo , come state?
Ci tenevo ad augurare a tutti un buon anno pieno di gioia, serenità e tanto tanto amore 💖
Vi voglio bene✨❤

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