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JADE POV
Le lezioni oggi per fortuna sono finite. Sono stanchissima. Non vedo l'ora di potermi rilassare con Marie e Madison in modo da dimenticarmi di tutto. Esco a passo felpato dall'edificio e inizio a camminare con le cuffiette nelle orecchie. Parte "attention" di Charlie Puth e tutto intorno a me è come se sparisse ad ogni mio singolo passo. Adoro questa canzone. Potrei ascoltarla all'infinito senza mai stancarmi. Il suo significato è meraviglioso. "Vuoi solo le mie attenzioni, non vuoi il mio cuore. Forse odi soltanto il pensiero di me con qualcun'altro" la mia mente comincia a navigare e improvvisamente non mi rendo più conto di ciò che mi circonda. Ci sono solo io e la musica. Sono troppo distratta dalla canzone per accorgermi di una buca nel marciapiede. Inciampo e proprio quando ormai sono rassegnata al fatto che cadrò al suolo trovo un appoggio contro qualcosa...meglio, qualcuno. Sarei sicuramente caduta col culo per terra se questo qualcuno non mi avesse afferrata. Smetto di respirare per qualche secondo quando i miei occhi si scontrano con quelli di Cameron...anche lui è palesemente scioccato. Mi tiene ancora stretta a se, le sue braccia sono avvolte intorno al mio busto mentre le mie mani sono sui suoi bicipiti rigidi. Respiro a fondo. Il suo profumo è sempre lo stesso. Sempre quel meraviglioso profumo di pulito e...sicurezza. Ieri sera, e poi adesso...è proprio vero che il destino a volte decide di giocare con i nostri sentimenti nei modi più crudeli. Ci guardiamo negli occhi per quelle che sembrano ore, entrambi sconvolti dal brutto scherzo che il destino ha deciso di giocarci...Basta Jade. Mi rimetto subito in piedi e mi sistemo la maglietta. Non posso fare a meno di notare un pacchetto di sigarette tra le due mani. «Jade...» dice guardando in basso «ciao» dico senza guardarlo. Non voglio...o forse non ho il coraggio di farlo. Mi sento fragile in questo momento e odio da morire questa cosa. Sento che potrei vomitare da un momento all'altro per l'agitazione. «che ci fai da queste parti?» vuole davvero avere una conversazione con la sottoscritta? «sono appena uscita dall'università» dico sbrigativa. Sto per chiudere la conversazione ma mi interrompe «come mai non sei col tuo ragazzo?» dice facendo una piccola risatina e tirando fuori una sigaretta dal pacchetto. La mette tra le labbra, che mi fermo ad osservare per pochi secondi. L'accende continuando a guardarmi. Che razza di domanda è? cosa gliene importa? «non deve starmi costantemente attaccato per forza» dico con non chalance. Fa uscire il fumo dalle labbra sulle quali mi blocco ancora una volta...«quando ero io il tuo ragazzo non ti avrei mai lasciata sola fosse stato per me» i suoi occhi mi scrutano attentamente e un brivido percorre la mia schiena. Istintivamente sposto lo sguardo. «era diverso» dico quasi in un sussurro. Mi pento subito di averlo detto. Mannaggia a me, mannaggia a me. «lo so» risponde continuando a guardarmi «devo andare» senza aspettare una risposta scappo letteralmente via senza voltarmi. Il suo sguardo, le sue parole, i suoi occhi...il passato...non riesco ancora ad affrontare tutto ciò...
***
Grande! sono in ritardo. Mad e Marie mi uccideranno stavolta anche se sono sicura che ci ciò che mi è appena successo sarà fonte di loro interesse. Correndo arrivo finalmente al parco. Mi guardo intorno e dopo qualche minuto, su una panchina trovo le due ragazze sedute a parlare tra di loro. Quando mi vedono si alzano e mi vengono incontro «pensavamo che non saresti più venuta» ride Mad abbracciandomi «ho avuto un imprevisto» dico abbracciando anche Marie. «andiamo da Starbucks. Ci spieghi tutto davanti a un cappuccino» ride lei e annuendo andiamo verso il bar poco lontano da dove siamo adesso. In poco tempo ci troviamo già sedute ad un tavolo con la bevanda ordinata davanti ai nostri nasi. Inizio a sorseggiare il mio cappuccino lentamente cercando di non scottarmi. Per un attimo guardo fuori dalla finestra accanto al nostro tavolo. Il tempo fa schifo. Si capisce perfettamente che sta arrivando Novembre. A farmi tornare alla realtà è Mad «allora. Ci racconti di questo imprevisto si o no?» ridacchia soffiando sulla sua tazza. Marie annuisce mentre manda giù il sorso. Sospiro e poso la tazza sul tavolino continuando a fissarla «ho incontrato Cameron» dico tutto d'un fiato. Le loro espressioni cambiano all'istante e da divertite diventano serie. «cosa è successo?» chiede Marie spronandomi a continuare il racconto 
«nulla...abbiamo parlato per pochi minuti...poi sono andata via» dico guardando fuori. «anzi...sono scappata via» dico facendo una risatina amara. Sospiro e scuotendo la testa torno a bere il mio cappuccino «e ti sembra nulla?» dice Marie fissandomi. Faccio semplicemente spallucce non avendo più parole «tu...lo ami ancora?» chiede Madison di punto in bianco. Più che una domanda sembrava un affermazione... Come può farmi una domanda simile?
«sto con Ethan» dico secca «ciò non esclude il fatto che tu possa amare ancora Cameron» risponde Marie facendo spallucce «invece sì» dico alzando leggermente la voce. Cerco di mantenere la calma anche se è più complicato del solito. «scusatemi...è che...non lo so. Non so più nulla» sbuffo allontanando la tazza del cappuccino e nascondendo il viso tra le mani. Tutta questa situazione è uno stress assoluto. «sono passata dal non vederlo per un anno intero a trovarmelo davanti due volte in meno di 24 ore» borbotto girando il bastoncino di legno dentro al mio cappuccino, facendo strani disegni con la schiuma «non fa nulla. Sono io a doverti chiedere scusa» dice Mad afferrandomi la mano. Le sorrido  e sospiro. Il mio cellulare trema nella tasca dei jeans. Un pò scocciata lo prendo e leggo il nome di Ethan sul display.
Ethan=dove sei finita? tutto okay?
Mio Dio...odio quando fa il paranoico. Ruoto gli occhi e rispondo velocemente
Per Ethan=sto bene. Sono con delle amiche
Poso il cellulare in borsa e noto Marie e Madison ridacchiare «chi era che ti dava così fastidio?» ridacchia Marie «in realtà era Ethan» ridacchio a mia volta facendo spallucce «non capisco come tu faccia a stare con lui. Che sia carino non posso negarlo, ma secondo me non vuole altro che una cosa da te...da sempre. Perdonami per la schiettezza ma secondo me è così» dice Madison. È incredibile. Non ha peli sulla lingua. Non ha paura di dire le cose che pensa. «non siete ancora andati a letto insieme vero?» chiede Marie guardandomi con gli occhi sbarrati «no» dico secca. Non ce la faccio a farmi toccare da lui. È più forte di me...non ce la faccio. Lui prova sempre e devo ammettere che mi da anche fastidio. Non capisce che ho bisogno del mio tempo e odio questa cosa. Dovrebbe appoggiarmi e capirmi invece non fa altro che pensare a quello senza pensare a me. «basta pensare a Cameron o ad Ethan. Anzi, sabato ci sarà un festa e tu verrai, costi quel che costi. Scarichi Ethan da qualche parte e vieni con noi» ridacchio e faccio spallucce «non penso che sarà facile scaricarlo e fargli credere che sia a casa» dico incrociando le braccia «digli che vieni a dormire da me» dice Madison con non chalance. Infondo non è una cattiva idea. Ho bisogno di passare del tempo con i miei vecchi amici. Il problema sarà la presenza di Cameron. «e con Cameron?» dico seria «ti terremo lontana da lui tranquilla» ride Madison «va bene...ma non vi assicuro nulla» dico ridendo.
***
"La filosofia è un campo di studi che si pone domande e riflette sul mondo e sull'essere umano" continuo a ripetere da 3 ore. Non ci riesco. Non ci riesco. La mia mente è da un'altra parte. Mi arrendo. Sbuffando chiudo il libro e vado a sdraiarmi a pancia in giù sul letto. Perché ho deciso di seguire il consiglio dei miei e iscrivermi all'università? Mannaggia a me. Stupida Jade. Stupida, stupida, stupida. Non potevo fare come tutti gli altri e iniziare a lavorare?! A distrarmi dai miei pensieri autocommiserativi, è il cellulare che segna la notifica di un messaggio. Perdo un battito quando leggo "Cameron" sullo schermo. Il mio stomaco si stringe in una morsa...erano mesi che non ricevevo un suo messaggio. L'ultimo che mi ha mandato risale a 5 mesi fa...senza risposta come tutti gli altri. A volte mi scriveva iniziando il messaggio con "so che non risponderai, non farlo in ogni caso. Ho solo bisogno di raccontarti la mia giornata" ed io piangevo sempre leggendoli...mi diceva sempre che mi pensava, che mi amava, che mi sognava e che nonostante il tempo passasse lui continuava ad amarmi comunque...poi ha mandato un ultimo messaggio dicendomi che era giusto che mi lasciasse andare e che aveva capito che se avesse continuato a mandarmi messaggi sarebbe solo stato peggio. Ha ribadito che mi amava e mi ha augurato una buona vita. Ora però torna a scrivermi dopo mesi...Cosa vuole proprio adesso? Un pò titubante apro il messaggio.
Cameron=Jade?
"Jade?" Cosa si è messo in testa?
Per un momento sto per non rispondere e posare il cellulare, poi però spinta dalla curiosità rispondo. Non ci credo neanche io che sia solo la curiosità...Dunque per la prima volta dopo un anno rispondo ad un suo messaggio.
A Cameron=Cameron?
Sospiro e mi stendo col cellulare tra le mani. La risposta arriva praticamente subito e col cuore che batte alla velocità della luce apro il messaggio
Cameron=come stai?
Davvero gli interessa come sto?...
A Cameron=sto bene. Tu come stai?
Esattamente come prima la risposta non mette troppo tempo ad arrivare. Mi sembra quasi surreale. Per più di un anno ho continuato a fissare quel dannato online con la speranza che diventasse un "sta scrivendo" ma allo stesso tempo quando mi scriveva non avevo il coraggio di rispondere.
Cameron=potrei stare meglio
Pft...adesso fa anche il sarcastico? In realtà non so nemmeno perché stia rispondendo ai messaggi. Dovrei ignorarlo...
A Cameron=qual è il problema?
Stavolta quel "sta scrivendo" si alterna a degli online...come se non sapesse cosa scrivere e si bloccasse. Dopo qualche altro secondo arriva la risposta. Mi si gela il sangue e per un attimo smetto di respirare...
Da Cameron=non sei qui con me ed è un gradissimo problema.
Non so cosa rispondergli...sono senza parole...e anche senza fiato. Odio l'effetto che ha su di me ancora a distanza di così tanto tempo. Non lo sopporto. Mi fa sentire debole rimanere senza fiato per lui. Dannazione...esco dalla chat e spengo il cellulare. L'ho amato più dell'aria che respiro e adesso che è tornato...ho paura che non abbia mai smesso di farlo...mi sdraio e nascondo il viso nel cuscino sentendo un bruciore al petto. È così rischioso per me pensare a lui...mi fa sentire impotente ma allo stesso mi manca l'aria. Non ho mai sentito ciò per Ethan. Mi costa ammetterlo ma è la verità. Non ho mai sentito ciò che sentivo con Cameron per Ethan. Quando Ethan mi stringe a se non sento quella sensazione di sicurezza e benessere che mi infondevano le braccia di Cameron. Quando Ethan mi bacia non sento la famosa scintilla. È un pò come se stessi baciando il muro. So che è cattivo da dire ma non sento nulla. Mi da così tanto fastidio il fatto che nonostante tutto il dolore che mi abbia causato, sia ancora così condizionata da lui. Anche se lo nego a me stessa, mi fa ancora un effetto strano...Sbuffando mi alzo e mi spoglio velocemente restando in intimo per poi buttarmi sotto le coperte. Devo smettere di pensare a lui e pensare al presente...di cui lui non fa parte. Non più.

Ciao ciao bellezzee , come state oggi? Jade è rimasta sconvolta dal messaggio di Cameron e non può fare altro che ammettere che i suoi sentimenti per Ethan non sono mai stati pari a quelli provati per Cameron. Cosa accadrà alla famosa festa di cui le hanno parlato Marie e Madison? Lo scoprirete solo leggendo il prossimo capitolo.

She's more badDove le storie prendono vita. Scoprilo ora