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Il tragitto era stato estremamente simile agli altri.

L'autobus era arrivato con i soliti 3 minuti di ritardo, Yoongi era salito senza salutare suscitando l'ira del autista scorbutico di turno.
Si era seduto tra i primi posti e, lasciandosi la realtà alle spalle, si era immerso nei suoi pensieri.

"È libero?"
"Si."
Oggi a sedersi vicino a lui era stata una ragazza dai capelli chiari e, probabilmente , se l'avesse rivista non l'avrebbe riconosciuta, tanto non le aveva prestato attenzione.

Yoongi era così. Preso dalle sue cose, disinteressato a quelle degli altri.

Era sceso assieme a tutti gli studenti della sua scuola alla fermata più vicina, situata proprio difronte.

Aveva aspettato qualche minuto che la campanella suonasse per salire al suo piano, il terzo, sistemandosi nell'ultimo banco infondo; il solito banco infondo.

La classe si era riempita piano, ed ora quasi tutti i banchi erano occupati.
Il posto di fianco quello di Yoongi era vuoto dall'inizio dell'anno, lo aveva scelto per quello, ma le cose sarebbero cambiate presto.

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