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Al suono della campanella, Yoongi aveva preso le ultime cose rimaste sul banco, si era alzato ed era uscito dalla classe senza nemmeno lasciar finire la professoressa.
Questa, aveva salutato gli studenti e richiamato Jimin; "Park, volevo solo dirle che se preferisce cambiare posto può dirmelo. Il signor Min è un po'... particolare, e capisco non sia un tipo facile-"
Il rosa l'aveva interrotta educatamente "Non si preoccupi, Yoongi è okay, penso si debba solo saper prendere." sorrise ingenuamente, e se non fosse stato inopportuno, la donna avrebbe voluto strizzargli le guance per quanto adorabile sembrasse in quel momento.

Ma Jimin si sbagliava. Molto presto Yoongi sarebbe stato tutt'altro che okay per lui.

"Va bene allora, per qualunque cosa, può venire a parlarmene." lo studente aveva annuito e, dopo un profondo inchino, aveva lasciato la classe.

Mentre camminava per il corridoio, ormai vuoto, due mani gli si poggiarono sulle spalle, facendolo sobbalzare. "Ehi Jimin!", "Oh, ciao Taehyung. Mi hai spaventato.."
Il ragazzo gli si affiancò "Ti andrebbe di venire a pranzo con noi?"
Raggiunsero l'uscita, dove gli altri ragazzi stavano aspettando il minore. Tutti gli avevano sorriso vedendolo arrivare, fatta eccezione per Yoongi, che aveva le cuffiette nelle orecchie e sembrava trovarsi ovunque tranne che sulla terra.

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