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Yoongi aprì gli occhi, trovandosi Jimin che gli sorrideva timido.
"Yoongi, Min Yoongi."
"Piacere... emh, non so se ti interessa ma la professoressa ha parlato di chiamare a casa i tuoi genitori e-"
"È okay " lo interruppe "Succede spesso."
Il ragazzo dai capelli rosa aveva annuito, tornando a scarabocchiare sul quaderno.

Quando la campanella che segnava l'inizio dell'intervallo era suonata, Yoongi si era alzato ed aveva preso la via della porta, senza voltarsi indietro.

Doveva raggiungere il tetto, posto dove si potevano incontrare liberamente lui e i suoi amici.

"Suga, ben arrivato." Ricambiato l'abbraccio di Hoseok, il ragazzo si era seduto a terra con la schiena contro la parete.

Il tetto dell'edificio era un'ottimo posto per riunirsi indisturbati, dato che nessuno osava andarci di sua sponte.

Questo, per due motivi:
il primo era che, per chiunque vi fosse stato beccato, la sospensione sarebbe stata immediata, il secondo erano Yoongi e gli altri.
Non che avessero mai costretto nessuno con la forza ad andarsene, semplicemente tutti sapevano fosse il "loro" posto. E non volevano problemi.

"Dov'è Jungkook?" aveva chiesto notandone l'assenza, "Aveva detto che ci avrebbe presentato qualcuno, immagino sia con questo qualcuno" appena Seokjin terminò la frase, la porta si aprì di scatto.

"Scusate il ritardo..."

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