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Di fatto quello che passava per la testa di Yoongi non aveva nulla a che fare nemmeno con i suoi soliti pensieri, collegati a musica e canzoni da comporre.

Oggi a distrarlo dai compiti era quel ragazzino dai capelli rosa.

Attenzione; non che fosse la prima volta che si ritrovava a pensare a Jimin, ma comunque.
Qualche ora fa, quando Yoongi si era affiancato al minore nel suo percorso per tornare a casa, Jimin era stato stranamente in silenzio.

E non era una cosa assolutamente da lui.
Secondo Yoongi, che ormai aveva imparato a leggere alquanto bene le persone e che passava con Jimin più tempo degli altri ragazzi, era un ragazzino timido ma estroverso.

Nel senso, era timido agli inizi e parlava poco, ma una volta entrato in confidenza era capace di farti cento domande in un'ora.

Ora nel quale avrebbe dovuto seguire la lezione. E benché Yoongi non lo facesse a prescindere, non voleva che Jimin si distraesse in classe.

Per questo motivo solitamente non rispondeva alle sue curiosità.

Questo modo di fare lo rendeva ancora più interessante agli occhi del più piccolo, nonostante fosse già abbastanza preso.

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