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"Mi è sempre piaciuto scrivere, comporre.
Anche quando frequentavo le scuole medie ero solito portarmi un quaderno con le mie idee, le mie storie e le mie... canzoni? Al tempo erano più testi scritti a caso, devo ammetterlo.
Così un giorno, quando lasciai incustodito il mio quaderno, i miei compagni lo aprirono e lo lessero.
Lessero me, la mia anima.
E iniziarono a prendermi in giro.
Mi dicevano che ero stupido, che non avrei mai concluso niente con la mia "musica"... com'è che mi chiamavano?.. ah, giusto. Il Mozart dei poveri.
Mi davano della femminuccia perché avevo un "diario segreto", che poi in realtà non era ne un diario ne un segreto. Ma lo diventò. E nessuno ebbe più il permesso di aprirlo. Solo Namjoon, a dirla tutta. Dopotutto, mi rimanevano solo lui e i ragazzi.
Sono stato davvero male; ovunque andassi venivo canzonato. Ho la sensazione che... sia successo anche a te?"

Jimin scoppiò a piangere e si buttò tra le braccia di Yoongi, che in un primo momento si irrigidì, ma poi lo abbracciò con cautela.

"M-mi c-c-chiamavano femminuccia p-perché f-facevo dan-nza classic-c-ca..." singhiozzò tra le braccia del maggiore "P-poi hanno scoperto che..che sono... sono.." non riuscì a finire la frase a causa del pianto. "Gay?" concluse Yoongi per lui.

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