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Dopo aver risposto alle domande dei suoi genitori, tra cui quella sulla scarsa presenza femminile nel loro gruppo, e avergli assicurato che non sarebbero andati in qualche "sudicio" club ne tanto meno avrebbero dato un festa, Yoongi poté tornate in camera.

Messosi il pigiama, si stese a letto e cercò di comporre qualcosa, buttando giù delle idee nel suo quadernino nero, per poi addormentarsi di peso.

Il mattino seguente, quando entrò in classe, Jimin non c'era. Strano. Molto strano.
Jimin era sempre puntuale, e Yoongi sempre in ritardo.

"Signor Min,-" pronto al rimprovero tra 3...2... "Sa che fine a fatto il signor Park?". No.
"Eccomi, scusi il ritardo." il minore entrò trafelato, probabilmente aveva corso.
"Per questa volta non fa nulla, andate a sedervi."
Così fecero.

Okay, c'era decisamente qualcosa che non andava. Jimin in ritardo e lui, Yoongi, che non veniva ripreso dall'insegnante.

"Tutto okay hyung?" chiese il rosa "Sei strano..'più del solito...", "Perché eri in ritardo Jimin?".-
Ed ecco di nuovo il tono duro e scontroso di Yoongi, al quale il minore ammutolì e arrossì contemporaneamente.

"-Questo è strano, non è da te."
"I signori là in fondo, basta chiacchiere!"

'E da quando Min Yoongi si preoccupa per me?'

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