•Prologo•

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premetto che questa storia l'ho scritta anni fa e non avevo ancora nessun tipo di esperienza nel campo della scrittura (neanche ora, in realtà). è una cringiata continua, vi avverto: leggete a vostro rischio e pericolo.

Revisionato.

Tutto ha inizio durante il periodo natalizio nella città di Trento. Due ragazzi stanno preparando le ultime cose prima di poter raggiungere i loro amici alla stazione. Ma, ovviamente, sono in tremendo ritardo.

"Giova muoviti! Siamo sempre gli ultimi!" urla ormai esasperato Andrea mentre alza gli occhi al cielo. L'amico ci sta veramente mettendo troppo a colmare il suo bagaglio ed Andrea sente di star perdendo la tolleranza nei suoi confronti. Probabilmente, se ne avesse avuto la possibilità, lo avrebbe già ucciso.

"Ho fatto, porta pazienza" sbuffa divertito l'altro ragazzo, mentre finalmente finisce la sua valigia.
Camper scuote la testa e posa il suo sguardo sull'orologio con la paura di perdere il treno per colpa del suo amico. Di nuovo. Fortunatamente hanno abbastanza tempo per arrivare alla stazione nell'orario stabilito, così il ragazzo sospira sollevato.

Giovanni gli posa una mano sulla spalla, divertendosi a stuzzicare l'amico quando è arrabbiato. "Visto? Era tutto calcolato! Sono o non sono un matematico? Arriveremo alla stazione in tempo!" esulta vantandosi e Andrea alza gli occhi al cielo.

"Certo, certo. Se continui a blaterare sprecheremo anche quel poco che c'è rimasto. Su, andiamo" borbotta Camper con finto tono irritato ma non riesce a nascondere un sorriso.

Escono di casa e caricano le valigie nel portabagagli per poi salire in macchina con l'intenzione di raggiungere i loro amici e partire finalmente per una vacanza.

**

Una volta arrivati alla stazione, i due trentini perdono un'altra decina di minuti a girovagare alla ricerca della banchina che gli serve. Non appena arrivano, però, vengono assaliti dal nervosismo dei loro amici.

"Eccovi finalmente!" grida Luca, totalmente irritato dal loro ritardo.

"Mancavate solo voi - continua Federico assecondando l'amico e incrociando le braccia al petto per fare più scena. - Dovevate essere qui più di trenta minuti fa!"

Andrea alza le mani in segno di resa per poi fare un cenno col capo a Spawn. "Guardate che la colpa è tutta di Giova: è peggio delle donne"  afferma suscitando alcune risate da parte degli altri e un pugnetto divertito da parte del diretto interessato.

"Non è vero!" gli risponde Giovanni mettendo su un finto broncio e Andrea coglie l'occasione per prenderlo un po' in giro.

A mettere fine al loro battibecco è Matteo che richiama l'attenzione di tutta la crew. "Hey ragazzi, sta arrivando il nostro treno" annuncia e gli altri iniziano a preparasi.

Il treno si ferma davanti a loro e, appena le porte si aprono, tutti e otto i ragazzi si accalcano all'entrata litigando come se fossero dei bambini.

Quello che riesce ad entrare per primo è Luca che non perde tempo ad esultare e portare in alto un trofeo invisibile.

"Mentre Luca continua a fare il coglione, io do la disposizione dei posti - afferma Mauricio e gli altri annuiscono distrattamente. - Siccome non sono tutti vicini, dovremo dividerci: ci sono tre posti all'inizio e tre alla fine di questo vagone e poi due centrali nel vagone accanto. Direi che gli inoob possono andare nell'altra carrozza; Federico, Giorgio e Pietro occupano i posti iniziali di questo vagone ed io, Matteo e Luca ci mettiamo in quelli finali. Va bene?" conclude e un coro di "sì" si perde in quel posto chiuso. Poi ognuno si reca nei rispettivi posti assegnati.

"Ci aspettano quattro ore di viaggio..." mormora Spawn scocciato mentre occupa il posto vicino al finestrino. Andrea gli si siede subito accanto.

"Esatto. Quindi vedi di farmi compagnia e di darmi una mano ad editare" ribatte Camper e Giovanni gli regala un sorrisino ironico.

"Contaci" farfuglia mentre appoggia la testa sul vetro accanto a lui e chiude le palpebre. Andrea alza gli occhi al cielo frustrato, ma decide di sorvolare sulla questione.

Così accende il computer, si infila le cuffie, dà un'ultima occhiata all'amico dormiente, abbozza un sorriso e si mette a lavoro.

Ed è esattamente da quel momento che la loro vita cambierà radicalmente. Qualcosa si scatenerà come una bufera in piena tempesta, senza tregua: un tornado di sentimenti sta per abbattersi violentemente sui due trentini.

Angolo autrice
Okay. Iniziamo col dire che sto riscrivendo la storia. Ovviamente la trama resterà invariata; io sto solo cercando di migliorarla come meglio posso.

Non vi posso assicurare che questa storia sia decente poiché quando l'ho scritta ero abbastanza piccola da non capire che cazzo stessi facendo :')

L'unico motivo per cui non ho eliminato la storia è stato a causa di alcuni commenti che me lo hanno praticamente vietato (e anche perché io un po' mi ci sono affezionata).

Quindi niente. Vi auguro una "buona" lettura :)

Non so se sai che ti amo || Inoobchannel    {IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora