°Un nuovo inizio° Pt.2

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«È occupato?» domandai per educazione.
«No , tranquilla» rispose il ragazzo dietro di me . Gli sorrisi per sembrare gentile. La lezione iniziò. Il tempo sembrava non finire mai , e non solo per me a quanto pare.
«Sei nuova? Non ti ho mai vista in giro» una voce quasi familiare sussurrò alle mie spalle. Girai di poco il viso «Si.» risposi.
«Sei di qui?» chiese . «No.» risposi , mi accorsi di essere fredda e se volevo creare rapporti amichevoli avrei dovuto aprirmi un po' di più. «Vengo dall'Italia , più precisamente da Roma» aggiunsi.
«Wao! Roma è una delle capitali più belle secondo me.» Rise.
«Dipende dai punti di vista» risposi ridendo.

Senza accorgersene alzò di qualche decibel di troppo il tono di voce.
«Non so una volta ti andrebbe di...» Non fece in tempo a finire la frase che una voce squillante e fin troppo stridula urlò
«CARLOS!!» - Silenzio - «Puoi gentilmente smetterla di parlare con la signorina? La tua voce sta disturbando la lezione , in caso non siate interessati potete accomodarvi fuori». Si girò e continuò la lezione . Girai di poco il capo e sussurrai  «Almeno ora so il tuo nome» Risi.
Mancavano cinque minuti alla fine della lezione e non ho resistito a leggere quello che c'era scritto sul quel biglietto.
Lo presi e me lo rigirai per qualche secondo fra le mani poi decisi di leggerlo: Sapevo avresti aperto questo biglietto gli ultimi cinque minuti di lezione. Scommetto che mancano esattamente 20 secondi . Ci vediamo a pranzo , ultimo tavolo a sinistra.
Sono io che sono così prevedibile o c'è qualcosa in quel ragazzo di assurdo? Guardai l'orologio appena sopra la lavagna e mancavano esattamente 20 secondi al termine della lezione.

Alla fine delle lezioni inizia a cercare la mensa , ma era davvero enorme quella scuola :avevo paura di perdermi.
Cosi mi avvicinai ad un ragazzo che stava avanti a me , accelerai il passo per raggiungerlo .
«Hey!» gli posai la mano sulla spalla, mi diede una sensazione da film horror così la levai immediatamente :  non volevo che si voltasse con la faccia mezza squartata come in ogni film di paura.
«Ci conosciamo?» rispose guardandomi incuriosito. Aveva un espressione ironica..
«Elia!» Ora capivo la sua espressione .
«Già , sono io.» disse ridendo
«per caso stavi cercando la mensa?» continuò
«come...» non feci in tempo a finire la frase
«Io so sempre tutto , come sapevo che avresti letto il biglietto. Cercavi qualcuno che ti indicasse la mensa»
Balbettavo qualche parola ma non riuscivo a dire niente , ero stupita. Quel ragazzo era strano.
«Seguimi» mi fece l'occhiolino e si voltò. Aveva una maglietta aderente ma non troppo , lasciava intravedere i suoi muscoli ma non li sottolineava . La maglia era nera sulle spalle e sul giro collo del resto era d'un grigio scuro , aveva una giacca di pelle appoggiata sulla spalla sinistra ma niente occhiali da sole stranamente. Risi fra me e me , pensai che mancava solo la musica da entrata di scena con quei jeans che mettevano in risalto il suo lato B. Insomma non avevo mai fatto caso a lui ma , cazzo se era sexy.
«Allora? Vieni o no?» Disse alzando di poco le braccia da lungo i fianchi. Diamine , ero rimasta lì incantata da lui il tempo necessario da fargli accorgere che io non ero dietro di lui ed era già arrivato alla fine del corridoio. Diventai paonazza , me lo sono sentito.
«Si scusa .. stavo pensando» dissi con una voce impacciata , accelerai il passo e lo raggiunsi.

Arrivammo alla mensa e mi condusse , come prescritto nel bigliettino , nell'ultimo tavolo a sinistra. Cerano un mucchio di ragazze e ragazzi che ridevano fra loro .
«Vi presento Lisa» disse mentre si sedeva scavalcando la panca e appoggiando il vassoio sul tavolo
«Piacere» dissi intimidita , stavo lì in piedi accanto a Elia. Non mi ero mai sentita così in imbarazzo.
«Piacere nostro. Siediti, ti faccio un po di spazio» una ragazza si sposto battendo leggermente la mano sulla panca nel posto in cui avrei dovuto sedere come ad invitarmi. Risposi con un sorriso e mi sedetti.
«Insomma , presentatevi» dopo quest'affermazione Elia diede un morso alla mela sul suo vassoio. La prima a presentarsi fu Hannabel , decisamente una bella ragazza : bionda occhi verdi smeraldo, aveva molte forme ma era magra. Dopo si presentò Luisa , lunghi capelli neri liscissimi e occhi molto scuri. Per ultima fra le ragazze si presentò Benedeth. Lei aveva capelli corti , poco prima della spalla di colore castano con occhi marroni chiaro.
Fra i ragazzi si fece avanti Loren , presumibilmente il ragazzo di Benedeth. Poi Jason e William , tutti e tre molto carini e all'apparenza sembravano simpatici tutti.
«Allora? Da dove vieni?» Disse Loren appoggiando i gomiti sul tavolo
«Italia , più precisamente Roma» Sorrisi per gentilezza.
«Bella Roma.» ricambiò il mio sorriso.

Passai un bel pranzo anche se di soli 35 min. Cosi al suono della campanella mi affrettai per raggiungere il mio armadietto insieme ad Elia.
«Che ne pensi?» mi domando
«Simpatici» Affermai prendendo i libri per l'ora successiva , chiusi l'armadietto e mi girai verso lui.
«Bene, ci si vede in giro»
«ci si vede in giro» e voltò le spalle.

Il resto della giornata passó abbastanza in fretta e presto mi ritrovai a letto , sotto le coperte.

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