Mi iniziai subito a preparare perché sapevo che fra poco tempo sarei dovuta uscire di casa e andare a scuola.
Mi misi a sedere nel letto .
Tutto quello che avevo fatto è stato un errore . Dall'aprirmi di nuovo con molta gente , dal cercare di capire chi fosse Elia , dal mettermi in mezzo a tutta questa storia , dal far entrare in casa Benedeth , andare da Tomás quella notte .
È stato l'errore più gusto che potessi fare , so che sarà difficile affrontare tutto e so che arriverò ad odiarlo ma senza loro la mia vita sarebbe noiosa . Fra poco sarà Natale e vedrò mia madre di nuovo: quelle due settimane dovrò assicurarmi che vada tutto liscio perché se solo mia madre sospettasse qualcosa inizierebbe a fare di tutto per capire che succede e alla fine lo scoprirebbe: lei è sempre un passo avanti a tutti .Ci penso a lui . Era qualche minuto che continuavo a pensare a lui .
Tomás non mi usciva dalla testa e non riuscivo a stargli lontano, ancora non capivo perché dovevo stargli alla larga . Non capivo cosa avessi fatto di male , non capivo perché avrei dovuto far finta non esistesse .
Mi mancava , non so perché . Ma mi mancava . Non abbiamo passato tanto tempo insieme ma quelle ore mi trasmettevano qualcosa di forte eppure continuavo a pensare di odiarlo.
Ogni volta che lo vedevo non diventavo rossa e timida ma fredda e stronza: mi infastidiva la sua presenza.
Avevo come una voglia costante di guardarlo , non era solo attrazione c'era di più. Un forte e piacevole sentimento così forte da tramutarsi in odio. Quesi sentimenti che iniziano piano e finiscono per esplodere da un momento all'altro provocando l'effetto opposto.Tomás:
La pensavo , la pensavo , la pensavo in continuazione. Pensavo a cosa avrei dovuto fare ora e pensavo a quanto fossi deficiente a piegarmi a Elia , perché lo facevo? Elia era stato un bastardo con me. Non avrei resistito ad ignorarla , a non mandarle il solito sguardo sfuggente per farle capire che la stavo cercando. Non capivo che mi succedesse , lei era diversa.
Non era nel pensiero di tutti , forse di nessuno perché lei non era per tutti o forse di pochi . Lei era lei , non c'è paragone è doveva essere mia. Lei doveva essere mia.Ma a cosa sto pensando? Che cazzo ho bevuto ieri sera? Alla festa doveva esserci davvero qualcosa di forte. Scoppiai a ridere da solo.
Uscii dalla porta per avviarmi verso scuola , presi la macchina . Ero quasi arrivato , mi guardai per l'ultima volta allo specchietto del retro ma non ero l'unico in macchina. Mi spaventai , quasi andai a sbattere contro un palo spento della luce.
"Che cazzo fai?" Gli urlai c
"È urgente" mi rispose con un tono calmo guardando il finestrino.
"Che vuoi?" Arrivai nel parcheggio della c e mi fermai.
"Si tratta di Lisa" mi disse.
"Che ti serve?" Gli domandai girandomi verso lui.
"Che mi aiuti a proteggerla. Da Benedeth.. non so che stia cercando di fare" mi guardò .
"Dovrei buttare il mio tempo a proteggere quella ragazzina?" Risi.
"Vaffanculo." Uscì dalla macchina e se ne andò . Sbuffai e feci di conseguenza.Entrai a scuola .
Oggi era stranamente tutto tranquillo , nessun vociferare , nessuno che mi guardava: come se fossi la prima volta che entrassi in quell'istituo.
Ero serena quel giorno .
Non incontrai nemmeno Elia , anche se strano mi sentii stranamente sollevata.10.30
Vidi in lontananza Benedeth , l'unica persona che non avrei mai voluto incontrare era proprio di fronte a me . Cercai di girare l'angolo ma non feci a tempo che me la ritrovai davanti.
"Come te la passi?" Mi domandò.
"Era meglio prima ma bene" gli risposi e poi sorrisi ironicamente.
"Amore , ti do così tanto fastidio?" Rise.
"Che vuoi?" Gli domandai.
"Voglio tante cose e tutte le cose che desidero si collegano a te ." Mi rispose.
"Mi dispiace, allora." ribattei ironica.
"Ti dispiacerà di più fra qualche periodo" ride.
"Da cosa sarò affranta?" Risi.
"Da chi." Rispose. "Tu hai qualcosa che io voglio. Pagherai con il sangue piuttosto" finì.
"Io non credo proprio" sentii una voce maschile venire da dietro di me . Mi voltai .
"Tomás" dissi: ero meravigliata
Lui mi guardò e non mi rispose.
"Allontanati" ordinò a Benedeth.
Alla sua vista vidi il suo sguardo addolcirsi ma poi le si bagnarono gli occhi all'ordine di Tomás e se ne andò.
Ero nervosa data la conversazione con Benedeth e non volevo incavolarmi ancora di più con Tomás così cercai di superarlo ma mi prese per il polso e mi tirò a lui: eravamo così vicini che sentivo il suo respiro sulle mie labbra . Strattonai il braccio per levarmi dalla presa e me ne andai.
Mentre giravo l'angolo andai a sbattere contro Elia
"Wowo che succede?" Mi domandò
"Benedeth" risposi. Stavo per mettermi a piangere
"Che ti ha fatto?" Mise le sue mani sul viso
"Niente , le solite minacce" iniziai a piangere leggermente: mi trattenni. Elia mi abbracciò e iniziò a fissare qualcosa dietro di noi.
Mi girai e c'era Tomàs , si sorrisero anche se non pensavo che fosse un sorriso vero e proprio sembrava... ironico.
Tomás se ne andò.
"Ti ha protetta?" Mi domandò
"Diciamo. È strano: non fa che ignorarmi"dissi "E non capisco perché. Sto impazzendo" aggiunsi.
"Cosa ti importa? È solo un deficiente. Non pensarci" disse.
Questa risposta mi sembrava strana , il tono in cui me la aveva detto era diverso .. come scoraggiato ma allo stesso stempi arrabbiato. Pensavo che stesse cercando di allontanarmi da lui.15.00
Sono arrivata a casa ma non mi va di stare dentro casa . Sono talmente tanto piena di domande che la mia testa si sente intrappolata in se stessa e io in questa gigantesca casa mi sentivo stretta . È un contro senso ma non era colpa della casa ne dei suoi grossi muri bensì di me stessa: mi sentivo in trappola ovunque ma qualsiasi cosa fosse limitata da muri o staccionate mi ci faceva sentire ancora di più .
Pensavo di impazzire.Mi squillò il telefono , lo alzai dal comò e risposi.
"Elia"
"Lisa."
Ci fu un attimo di silenzio ma lui provvide a spezzarlo .
"Ti senti bene?" Mi domandò
"Meglio del solito. La luna e splendida stanotte: piena" Risi leggermente.
Sentí un gemito di dolore al telefono e in quell'istante sentii anche io un grosso fastidio al fianco .
"Ho sbattuto il fianco su uno spigolo" Rise.
"Elia" ero diventata seria.
"Che succede?" Mi domandò
"Ho sentito dolore anche io quando ti sei fatto male tu" risposi.
Lui rimase in silenzio qualche secondo.
"Provo a ferirmi" dissi . Presi un foglio lì accanto a me e mi tagliai con questa sul dito indice.
"Mi esce il sangue... dall'indice" disse.
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A step away from me
RomanceLisa è una ragazza troppo fredda e timorosa di soffrire per lasciarsi all'amore e alla passione tanto da farne un motto. Ma qualcuno distruggerà il suo scudo , strapperà via ogni maschera ma lo farà in silenzio. Lisa se ne accorgerà quando però è g...