Ci fu qualche minuto di silenzio .
"Solo quella sera. Quella sera ho avuto paura di te." Dissi guardandolo.
"Dio Lisa. Non ti farei mai del male!" Disse spingendosi via dall'auto .
"Quella sera sono andata da lui. Abbiamo parlato e mi ha offerto una tazza di tè"
Dissi con tono più sicuro.
"E come sei tornata a casa?" iniziò a fissarmi. Ebbi paura di nuovo , non per me ma per Tomàs.
"Non sono tornata a casa." Finí.
Dopo qualche secondo sospirò.
"Sali in macchina , ti riporto a casa"Tomàs:
Sentii qualcuno bussare a casa mia , pensavo fosse Lisa e invece ... invece non era lei . Non capivo perché avevo questo sfrenato bisogno di vederla .
"Dobbiamo parlare" Elia entrò in casa mia senza nemmeno il permesso dopo quello che aveva fatto?
"Cosa vuoi ? Voglio dormire, vedi di levarti in fretta dal cazzo" dissi chiudendo la porta.
"Non sono venuto qui per prenderti a cazzotti quindi chiudi quella cazzo di bocca" mi puntò il dito contro . Risi.
"Allora? Che vuoi?" Ribadì .
"Che è successo quella sera ... con Elena in Hotel, un anno fa." Disse sedendosi.
"Quella Elena? Beh di lei ho qualche ricordo sfocato ma mi dispiace non ricordo nessun Hotel." Dissi ironicamente . "Aspetta no... forse c'è qualcuno che può aiutarti." Lo provocai avvicinandomi a lui gli dissi a bassa voce "chiedi a mio fratello : sembra sapere meglio di me ciò faccio e sembra controllare bene le stronzate che dice"
Risi e mi allontanai.
Sentii Elia avvicinarsi verso me , sentivo il suo respiro affannato dalla rabbia.
"Che mi stai dicendo?" Mi chiese a denti stretti.
"Ti sto dicendo che quella sera ero uscito con amici , non ho mai sentito ne frequentato Elena. Non la ho mai guarda ne sfiorata nemmeno per un secondo e non mi è tanto meno mai passato per la testa di farlo perché mai e poi mai avrei tradito un amico. Mai e poi mai avrei tradito te." Vidi immediatamente il suo sguardo calmarsi per qualche secondo poi tornò come prima .
"Che mi dici di Lisa?" I suoi occhi diventarono d'un verde brillante . Sembravano finti.
"Che c'è da dire di Lisa?" Risposi ridendo.
"L'altra sera ... non ti sei avvicinato a lei." Sembrava un lupo in procinto di sbranare la sua preda: io.
"Forse un po'" lo provocai. Fece dei passi e si avvicinò a me .
Inizialmente mi sembrò normale fosse arrabbiato ma non capì perché lo era così tanto ... poi capii.
"Aspetta due secondi." Feci qualche attimo di silenzio: "Tu la ami."
"Io la amo." Mi rispose . Ebbi come un colpo al cuore: sembrava di aver appena sentito la peggior notizia di sempre e iniziò a battere più forte.
"La amo come non ho ami amato nessuno. La amo talmente tanto da poter uccidere per lei , farmi ammazzare da lei , talmente tanto da farle comandare la mia vita forse perché lei la è diventata." Finì. Io non sapevo che aggiungere: non ricordo di aver mai vissuto una sensazione strana di quella maniera.
Rimasi in silenzio.
"E tu? Tu la ami?" Mi domandò avvicinandosi ancora di più a me.
"No. Non me ne frega niente di lei" Risi anche se il mio cuore aumentò le pulsazioni .
"Sento il tuo cuore tremare" disse.
Non mi ero dimenticato che lui avrebbe potuto sentirlo e che avrebbe potuto scoprire facilmente la verità anche solo ascoltando i battiti del mio cuore . Non potevo controllarli perché stava indagando su qualcosa che nemmeno io sapevo.
"Esci immediatamente da casa mia" lo intimorii . Lui rise sbuffando si avvicinò all'uscita e sbatté la porta rumorosamente.
Ero esausto come se avessi appena corso per 5km senza mai fermarmi.
Non capivo se questa stanchezza era per Lisa o per Elia .
Non capivo che cosa mi avesse fatto quella ragazza . Sapevo solo di odiarla , odiarla a morte e forse era per questo che la avevo sempre in mente.
La odiavo.
Odiavo quella meravigliosa risata che aveva. Odiavo quel suo sguardo da quell'occhi neri che mi lasciava sempre senza ossigeno. Odiavo quella voce da angioletto del cazzo che aveva e odiavo quel corpo sexy che mi trovavo sempre a fissare.
La odiavo perche nessuna mai aveva attirato la mia attenzione e la odiavo perché lei lo aveva fatto .
Lo aveva fatto fin troppo.7.30
Stamattina mi sentivo leggermente stordita anche se effettivamente ieri mi aveva fatto riflettere su molte cose .
Avevo chiamato mia madre puntuale come ogni mattina e come ogni mattina Courtney era venuta a chiedermi come stesse andando e che avevo fatto la sera prima: sostituiva un po' mia madre .
"Benedeth mi ha chiamata" mi disse
"Voleva sapere di te . Dice che è da un po' che in ti fai sentire e non vai più a pranzo con loro" aggiunse.
"Benedeth è strana. Molto spesso mi manda messaggi ambigui , a volte sembra che sappi più di me cosa stia succedendo" risposi.
"Cosa sta succedendo ?"
Mi chiese sedendosi a bere il caffè .
"Appunto, non lo so." Sospirai.
Presi la borsa e mi avviai verso scuola ."Hey" sentii alle mie spalle mentre svuotavo l'armadietto dai libri che mi servivano e poi mi girai.
"Elia!" Sorrisi.
"Come hai passato la nottata?" Mi domandò.
"Meglio del solito." Risposi .
"Tu?" Domandai a mia volta.
"Diciamo che la mia è stata un po' burrascosa" mi fece un occhiolino chiudendo l'armadietto e se ne andò.
Rimasi due secondi a pensare ma non diedi peso alle parole dato il nostro ultimo dibattito pensavo che si riferisse a quello.
Chiusi l'armadietto a me ne andai anche io in cerca della mia aula .
Nel breve tragitto incontrai Tomàs , ci guardammo e io lo salutai ma lui girò lo sguardo e se ne andò .12.15
Finalmente le lezioni della mattina erano terminate . Ora mancavano solo le ultime due . Mi diressi verso la mensa e
"Chi si rivede! Lisa è da tanto che non ti fai vedere in giro. Che succede ?"
"Benedeth , ciao! Ad ogni modo semplicemente sono molto impegnata con lo studio. Dato che mancano pochi giorni a Natale hanno fissato parecchie prove d'ogni materia ." Risposi.
"Capisco..." mi disse . Sembrava che pensasse che gli stessi nascondendo qualcosa .
"C'è una persona che vuoi e una di cui hai bisogno . Ma non riesci a distinguerli. Sta attenta o li perderai entrambi." Mi disse , mi superò e se ne tornò al tavolo dietro di me .
Vidi Tomàs mangiare solo , il che era veramente assurdo: era sempre pieno di amici intorno e se non c'erano loro era in compagnia delle Cheerleaders della scuola .
Mi girai in dietro come d'istinto e guardai nel tavolo dei miei amici , notai lì in mezzo a loro Elia che mentre rideva con gli altri mi tirò uno sguardo dolce e acconto a lui c'era Benedeth , lei mi fissava .
Non sapevo che fare ero come in mezzo a due scelte , e forse iniziavo a capire cosa mi stesse dicendo Benedeth.
Sospirai e andai da Tomàs per cercare di capire i suoi atteggiamenti nei miei confronti."Che sta succedendo?" Chiesi. Inizialmente fece finta di non vedermi . Poi mi guardò e disse.
"Vattene" e abbassò lo sguardo ignorandomi nuovamente.
"Non me ne vado se non mi dici che cazzo sta succedendo." Risposi. Lui continuò a magiare e per qualche minuto rimasi lì a fissarlo .
Vidi le sue mani raccogliersi in un pugno e trattenni il respiro.
"Ho detto" mi guardò negli occhi e poi aggiunse "Vattene" .
Stavo per richiederlo spiegazioni quando: "Vattene e non avvicinarti più. Non salutarmi più non cercarmi più non venire più a casa mia e non guardarmi più ."
Poi guardò dietro di me e strinse ancora di più i pugni.
"Va via. Non ti voglio fra i piedi" strinse i denti .
Mi girai per vedere chi stesse guardando e vidi Elia fissarci , poi gli sorrise.
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A step away from me
RomanceLisa è una ragazza troppo fredda e timorosa di soffrire per lasciarsi all'amore e alla passione tanto da farne un motto. Ma qualcuno distruggerà il suo scudo , strapperà via ogni maschera ma lo farà in silenzio. Lisa se ne accorgerà quando però è g...