°Un nuovo inizio° Pt.5

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Quando mi svegliai ero ancora più imbarazzata della notte stessa.
Arrivai a scuola e mi direzionai verso l'armadietto.
"Buongiorno " sentii la voce di Elia accanto a me , lo guardai con la coda dell'occhio e di nuovo la mia mente era piena dei suoi pensieri .
Improvvisamente si piegò accanto a me con le mani sotto lo sportellino del mio armadietto . Stavo per chiedergli cosa stesse facendo quando il libro di Chimica cadde sulle sue braccia .
"Ti stavo evitando un nuovo libro di Chimica" sorrise, mi fece un occhiolino simpatico come volesse prendermi in giro e si avviò verso la sua aula  . Rimasi immobile per qualche secondo a guardarlo poi presi i libri per l'ora dopo e mi diressi verso la mia aula , mi sedetti e cercai di seguire il più possibile la lezione.
L'ora dopo era quella di storia .
Arrivai in classe e lui era già li , al solito posto . Così mi avvicinai e mi sedetti accanto a lui , come sempre . Non dicemmo niente , inizialmente , poi iniziai a scrivere su un pezzo di carta accanto a me : non ti sto per chiedere cose che potrebbero turbare la tua sensibilità ahah non vorrei metterti in imbarazzo ;P ma vorrei delle spiegazioni. Non posso vivere così. Chi è lui ..? Quello che hai nominato ieri? Tomás?
Lo accartocciai e con la punta del piede mossi leggermente il suo banco , lui allungò la mano e lo prese . Lo aprì e lo lesse dopodiché lo girò al rovescio e iniziò a scrivere : mi hai appena messo in imbarazzo non vedi la mia scrittura tremolante? Sei sexy quando fai l'ironica Miss stronzagine . Ad ogni modo sai che non posso parlartene qui , ora o scriverlo su un foglietto di carta stropicciato. Vieni da me alle 19.00 ma non farti vedere .. ti spiegherò anche questo.
Mi ridiede indietro quel miserabile foglio di carta e lessi ciò che aveva scritto. Suonò dopo poco la campanella e a quel punto speravo solo di rivederlo a pranzo.

12:35.
Suonò la campanella mi diressi verso la mensa ma stavolta non andai al solito posto , mi misi da sola in un tavolo sperando che almeno così sarebbe venuto accanto a me .
"Sola?" Mi chiese appoggiando il vassoio sul tavolo.
"Altrimenti non mi avresti rivolto la parola. Hanno cambiato il regolamento ho visto da trentacinque minuti di pranzo siamo aumentati a un ora circa ." Affermai addentando il cibo.
"Già ma ora le ore sono piene . Tutte di un ora e usciamo più tardi. Ora assomigliamo alle classiche scuole americane , prima ci distinguevamo per i nostri strani orari" Rise e io risposi con una risata. Stemmo in silenzio per qualche minuto .
"Mia madre mi ha scritto un messaggio poco tempo fa dicendo che deve parlarmi di una cosa molto importante." Dissi
"Quindi..?" Chiese alzando un sopracciglio
"Potresti prevedere cosa?" Chiesi
"Si , potrei." Rispose "almeno credo." Aggiunse .
"Come? Serve che ti dia un suo oggetto?" Domandai
"Cosa?! Leggi troppi fantasy! Queste cose le trovi solo nei libri" Rise . Il suo sguardo si fece più serio : "dammi la mano" disse porgendomi la sua , feci ciò che mi aveva appena ordinato . I suoi occhi diventarono d'un colore diverso ... aveva un colore così scuro da non distinguere le parti dell'occhio ma era come se la melanina fosse sparita e i suoi occhi erano diventati celesti : feci un sospiro e lo trattenni per qualche secondo , dopo lasciò di scatto la mia mano .
"Sicura di volerlo sapere?" Chiese "mi dispiace" aggiunse .
"Si che lo voglio sapere altrimenti non te lo avrei chiesto! Diamine dimmi mi stai mettendo ansia" sentivo che c'era qualcosa di brutto , Elia non si smuoveva quasi con niente e i suoi occhi brillavano . Non so se era il riflesso dei suoi iridi o la mia paura ma iniziarono a brillare anche i miei : "Forza cazzo! Smettila di guardarmi così" alzai il tono di voce , le persone sedute al tavolo accanto al nostro si girarono a guardarci .
"Tuo zio sta molto male . Tua madre de partire per tempo indeterminato ma tu devi restare qui per continuare gli studi . Ti troverà una casa insieme ad altri studenti" ci fu un momento di silenzio poi Elia riprese "Cazzo , lisa." Sbarrò gli occhi "ciò che non volevo accadesse sta per succedere." Lo guardai male e ne avevo abbastanza , stavo per mettermi a piangere lì davanti a tutti : "scusami" mi alzai e iniziai a correre in bagno . Caddi a terra e iniziai a piangere , mio zio mi aveva cresciuta per tutti e 5 gli anni in cui mio padre venne a mancare , lo sostituì quasi : penso di morire dal dolore , non può abbandonarmi anche lui.

Non so per quanto tempo rimasi lì a piangere ma dopo 30 min suonò la campanella e dovevo andare a lezione perciò mi alzai , asciugai i trucco sbafato , feci un respiro e affrontai le ultime due ore .

"MAMMA!!" Urlai
"Tesoro!" Sentivo i suoi tacchi affrettarsi verso di me "siediti in cucina . Devo parlarti " disse e io corsi in sala da pranzo e mi sedetti sulla prima sedia che trovai.
"Dimmi" feci finta di niente.
"Tuo zio... sta molto male e c'è necessità che io vada lì per qualche periodo . Tu dovrai cavartela da sola . Ti darò i soldi per un appartamento da condividere con altri ragazzi ma devi continuare gli studi" detto ciò mi abbraccio e scoppiò in lacrime "scusami non vorrei mai lasciarti sola , ma non trovo altre soluzioni . Quest'anno abbiamo già traslocato e non voglio farti nuovamente cambiare ambiente. Andrà tutto bene piccola mia" mi abbracciò ancora più forte e poi mi diede un bacio in fronte . Avevo gli occhi chiusi da dove uscivano alcune lacrime e annui con il capo.
"Quando partirai ?"
"Tra una settimana amore. Ho già parlato con il proprietario della casa : la condividerai con dei ragazzi del tuo stesso liceo" disse asciugandosi le lacrime.
"Fantastico"

Arrivarono le 19.00 così uscì di casa . Mi avviai verso casa di Elia e cercai un modo per entrare dalla finestra e fortunatamente vidi una costruzione di legno reggente le piante rampicanti che affacciava sulla sua finestra : ormai conoscevo abbastanza bene casa di Elia ma di quelle piante rampicanti non me ne ero mai accorta.

"Aprimi!" Dissi bussando alla finestra aggrappata alla mensola di qualche centimetro che sbucava al di fuori . Mi aprì e mi aiutò a salire , mi aggrappai ai suoi avambracci e lui strinse i miei poi tirò verso l'interno della camera trascinando così anche me : caddi per terra.
"Da dove sbucano le piante rampicanti?" Chiesi accarezzandomi la testa e sistemandomi i capelli leggermente disordinati dalla caduta.
"Da un negozio qua vicino che vendeva costruzioni di legno per questo tipo di piante . A mia madre piace , dice che copre quella parte rovinata del muro" mi
rispose.
"Già.. allora? Chi è questo Tomás?" Chiesi
"Nah , niente di importante solo .. attenta" mi rispose
"Mi hai chiama fin qui e mi hai fatto fare l'arrampicata su una struttura instabile di legno per poi farmi cadere di testa nella tua stanza per dirmi 'niente sta attenta'?" Gli puntai il dito contro . Lo guardai piuttosto sconvolta.
"Hai qualcosa di più carino da mettere?" Chiese indicando la mia tuta : aveva uno sguardo quasi schifato.
"Dovevo sottolineare le mie curve per avere una risposta?" Mi alzai da terra .
"Ohohoh ferma lì ." Disse ridacchiando
"Cosa?! Perché ?" Chiesi , mi sembrava tutto patetico.
"Ti sei lavata almeno? Prima di venire qui" chiese ridendo
"Sei serio? Ero venuta per parlare di una cosa seria non per fare pubblicità alla Garnier" alzai gli occhi al cielo ma fu inevitabile ridere .
"Beh si quando sei in procinto di una festa" si avvicinò a me "e così non vai proprio da nessuna parte" mi fissava.
"IN PROCINTO DI CHEEE?! Molto divertente Elia. Me ne vado." Sbuffai , aprii la finestra e mi accorsi che la struttura di legno era troppo bassa per permettermi anche di scendere.
"Lo hai fatto apposta?" chiesi sfoggiando una risatina ironica quasi incredula
"Stasera c'è una festa a casa di Benedeth , i suoi le hanno lasciato casa libera per una settimana : sono a Washington . E tu stasera verrai" disse annuendo con la testa , poi si avvicinò ancora di più "con me" aggiunse , rivolgenti il dito contro se stesso.
Aprì l'armadio e mi tirò un vestito
"Tieni questo , me lo ha lasciato una ragazza in una serata piccante.. Scusa , dimenticavo che tu non hai la minima idea di cosa significhi" Rise rumorosamente
"Dammi il vestito e sta zitto" gli risposi.
"Woooh nono fermati. In fondo al corridoio" disse indicando una stanza
"In fondo al corridoio?" Domandai arricciando la fronte
"Si la doccia . In fondo al corridoio , vedi?" Disse poi mi sorrise . Non so con quale coraggio mi spogliai in casa sua e non avrei mai pensato di ritrovarmi nuda nel suo bagno per lavarmi ma ormai sentivo un legame talmente stretto che quasi non mi imbarazzavo più. Chiusi comunque la porta a chiave e iniziai a lavarmi , l'acqua era calda ed era molto piacevole il profumo del bagno schiuma . Restai sotto la doccia per qualche minuto ; dieci , quindici , venti minuti non so .

A step away from meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora