Quella mattina non avevo voglia di andare a lezione così decisi di rimanere a casa a leggere un libro .
Era una mattina bruttissima ma non sono per il mio umore bensì per il tempo fuori . Faceva freddo , troppo , il cielo era tappezzato di nuvole grigie e il sole sembrava essersi eclissato . Regnava il buio è il rumore dei lampi e il forte odore della pioggia .
Ero presa a leggere il mio libro quando sentii bussare alla porta , andai ad aprire e vidi Elia totalmente bagnato con uno sguardo cupo come il tempo : gli aprii.
"Mi dispiace" mi disse
"Si da quanto tempo sono quasi due mesi che non mi rivolgi la parola e ora mi entri pure dentro casa senza nemmeno averti invitato." Affermai
"Mi hai aperto la porta" mi sorpasso e si diresse verso la cucina
"Non ti ho detto che volevo che entrassi"
"Senti mi dispiace. Anche di essere piombato qui senza spiegazioni." Si fermò sull'uscio della porta e alzo di poco le mani da lungo i fianchi.
"Sai che sono impulsivo ma perché non avrei dovuto farlo ?" Mi domandò
"Senti stop. Hai ragione e ho reagito male . Va bene così" dissi facendo un cesto con la mano per dirgli che non importava .
"Nono si che importa. Importa eccome perché ha fatto soffrire te" mi avvicinai e lo superai entrando in cucina.
"Vuoi un po' di Vodka, Campari , Scotch?" Gli chiesi
"Ora sei diventata un alcolica dipendente ?" Sbuffò
"Di punto in bianco ti preoccupi per me ?" Feci una silenziosa risata ironica versandomi un po' di Campari su un bicchierino .
"Tu non capisci" ricambiando la mia risata ironica
"Non capire cosa?" Chiesi "che hai provato tutto il tempo a portarmi a letto? No . Effettivamente non lo capivo" aggiunsi.
"Chi ti ha detto questa stronzata?" La sua voce si intonò perfettamente con i tuoni. Io risi e basta , cercavo di farlo innervosire per cercare di allontanarlo da me e da casa mia. Stettimo in silenzio fin quando non ci fu un fulmine che illuminò tutto il quartiere facendo saltare la luce a casa mia : vidi la lampadina scoppiare .
"Merda" dissi. Mi direzionai verso il quadro elettrico di casa mia e cercai di riaccendere ma niente .
"Devi aspettare probabilmente se ne andata ovunque" mi spiegò
"Ottimo" dissi .
Vidi che tirava fuori qualcosa dallo zaino che aveva con sé .
"Stai per uccidermi?" Fisso ironicamente
"Nah, sto per ridarti i vestiti che hai lasciato a casa mia" disse "ah e... spero siano quello giusti dato che almeno 5/6 ragazze al giorno si spogliano nel mio bagno" mi fece un occhiolino che sembrava dirmi 'fanculo'
Rimasi impalata forse avevo esagerato , glieli strappai dalle mani e li misi via.
Lui si direzionò verso la porta e la aprì come per andarsene , anzi senza come : se ne stava andando .
"Aspetta" dissi alzando la mano verso lui per fermarlo , si girò verso me.
"Mi dispiace forse ho esagerato" confessai . Lui chiuse la porta poi guardò in alto fece un sorriso e si morse un labbro per trattenente delle parole.
"Cosa c'è che devi dirmi e non mi dici mai. Insomma sono 5 mesi che passiamo insieme le giornate e ci siamo sempre fidati l'uno dell'altra .." feci un passo verso lui.
"Elia..."
"No sta ferma lì" disse mettendo la mano davanti a me per fermarmi .
"Perché non posso più avvicinarmi a te ? Che succede Elia? Io non capisco e questa cosa mi distrugge " mi uscivano di nuovo le lacrime non posso pensare che fossi davvero così fragile . Sapevo che non avrei dovuto aprirmi così tanto a qualcuno ma con lui era diverso .
"Sai che succede Lisa?" Si girò verso me e iniziò ad avvicinarsi . Volevo in abbraccio quindi stetti immobile.
"Succede che per te ho perso la testa" disse indicandosi il capo
"Che stai dicendo ..." con un tono interrogativo mi rivolsi a lui con queste parole.
"Sto dicendo che sto impazzendo. Impazzendo per quei.." sorrise e indicò i miei capelli
"Quei capelli così arruffati e senza in direzione o un senso"
Mi batteva il cuore fortissimo pensavo potesse sentirlo anche lui .
"Quegli occhi sempre spaventati . Hai quasi 16 anni ma sembri una bambina che ha bisogno di protezione anche se non lo dimostri. Mai." Balbettai qualche cosa senza senso .
"Quella parlantina che hai , mi fa impazzire . Quella tua stupida voce quando sei fredda" sorrise e guardò a terra "sei bella pure quando piangi" spostò lo sguardo su di me e fece altri due passi avanti.
"E se non mi avvicinò a te e solo per il tuo bene" il sorriso svanì . "Perché se fosse per me.." giro il viso a destra e intravidi una lacrima . Io ero spaventata ma stavolta non scappai . Rimasi lì anzi.. riuscì a comporre una frase , o cercai di farlo.
Chiusi gli occhi.
"Se fosse per te ?" Chiesi.
Mi guardò e in un attimo era ad un millimetro da me o forse nemmeno.
Senti la sua mano sulla mia guancia e mi si bloccò il respiro . Un attimo dopo sentii le sue labbra calde tanto quanto carnose addosso .
Ci stavamo baciando e io non potevo crederci.
E continuammo , il suoi baci erano sempre più intensi sino quando non senti le sue labbra sul mio collo . Fece scendere delicatamente la spallina della mia canottiera lungo il braccio e mi bacio anche lì . Poi mi guardò e mi bacio di nuovo , mi strinse a se prendendomi dai fianchi mi alzò.
Stavo morendo.
Mi posò sul letto .
"Stai tremando" mi disse e si sdraiò accanto a me. Mi alzai e mi misi a sedere.
"Non è la cosa giusta" dissi
"E allora perché ti sei lasciata baciare" mi domandò
"Perché tu mi piaci" alzai il tono , ero nervosa .
Si sedette vicino a me cercò il mio sguardo e io lo guardai.
"Allora vieni con me" si avvicinò per baciarmi ma abbassai la testa.
"Siamo troppo per finire così"affermai
"Ma che cazzo di scusa è?!" Si alzò di scatto "peggio di 'ti lascio perché ti amo troppo' ma che stai dicendo " urlò
"E se ci lasciassimo? Come cazzo andrebbe a finire ? Ho aperto il mio cuore a te e sai che piango per qualsiasi stronzata e non potrei MAI lasciarti andare via da me così"
"Eh allora che facciamo ? Tu mi piaci e io ti piaccio cosa c'è che non va?" Era quasi incredulo del mio rifiuto.
"Posso dare la colpa alla birra una volta ma non di più.." dissi ridendo
"Aaah stronza non voglio questo da te." Mi tiro un panno che si trovava lì accanto .
Risi.
"Sei un coglione.""Diamine ma è tardissimo . Devo tornare a casa per pranzo ." Era in panico
"Cosa?! Tu non vai da nessuna parte con questa pioggia. Pranziamo insieme qui da me" proposi
"Si senza corrente come lo accendo il forno elettronico?" Rise "ridicola" aggiunse.
"E allora ... portami a mangiare il Sushi" chiedi quasi implorandolo .
"Mi sembra di avere a che fare con mia figlia " affermò e io gli alzai ironicamente il dito medio.
Così mi preparai mi truccai leggermente e uscimmo .
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A step away from me
RomanceLisa è una ragazza troppo fredda e timorosa di soffrire per lasciarsi all'amore e alla passione tanto da farne un motto. Ma qualcuno distruggerà il suo scudo , strapperà via ogni maschera ma lo farà in silenzio. Lisa se ne accorgerà quando però è g...