°Un nuovo inizio° Pt.4

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Aprì gli occhi meravigliata , quasi non ci credevo .
"Cosa c'è di male in questo? Non sei contento?" Domandai
"Si . Fino a quando non vidi quello che non avrei mai voluto vedere" disse avvicinandosi a me molto , troppo . Sentii le sue mani sui fianchi , stavolta entrambe . Il suo sguardo era appoggiato sul mio e un attimo dopo si posò sulle mie labbra . Mi strinse i fianchi e mi avvicinò a lui.
"E quello che ho visto non mi piace per niente" disse guardandomi negli occhi.
"Cosa ..." tremavo. "Cosa... hai visto?" Chiesi. Lui mollò la presa su di me ma restò sempre molto vicino , forse più di prima.
"Se solo potessi dirtelo" mi fa infuriare questa sua risposta .
"Perché non puoi dirmelo?! Perché non puoi dirmi per quale ragione mi hai lasciata sola senza una spiegazione? Per quale ragione sei sparito e non hai più risposto ai miei messaggi? Perché non sei più venuto a cercarmi o alle lezioni di storia o a pranzo? Perché mi hai evitato per un intero mese? " respirai per calmarmi ma non bastò. Lui rimase in silenzio.
"CRISTO ELIA RISPONDIMI" mi avvicinai ancora di più cercando il suo sguardo. Ma in quel momento suonò la campanella.
"Devo andare a lezione." Rispose e uscì dall'aula.
"Vieni a casa mia . Ho bisogno che mi aiuti a studiare storia per le 19.00" dissi urlando ma non ricevetti risposta : non sapevo se sarebbe venuto.
Ripensai a tutto per l'intero giorno. Ripensai alla confessione che mi fece : e se avesse visto qualcosa di me? E se avessi fatto qualcosa di male? E se farò a lui qualcosa di male? . Ripensai anche al suo respiro addosso a me, le sue labbra carnose erano così vicine alle mie quasi a sfiorarsi . Il suo sguardo che mi fissava gli occhi e un secondo dopo le labbra . Le sue mani che mi stringevano delicatamente . Avevo il cuore in gola ma è finito tutto troppo in fretta.

Sarebbe dovuto passare per le 19.00 ma arrivarono le 21.00 di sera e ancora non si era presentato così chiusi la luce grande e accessi una candela accanto a me , presi il mio libro e iniziai a leggere per addormentarmi. Prima di questo mi infilai dei pantaloncini corti leggeri e una canottiera aderente nera così che potessi contrastare il caldo del piumino e al quale però non potevo rinunciare.
Erano le 23.00 passate e chiusi il mio libro e la candela insieme a qualsiasi altra speranza .

"Lisa . Lisa aprimi alla finestra ." Sentii bussare dietro di me alla finestra qualcuno.
"Lisa svegliati diamine , qualche altro secondo e perdo 'l'equilibrio." Mi alzai dal letto e aprii la finestra : Elia. Andai per accendere la luce ma lui mi tirò via dall'interruttore
"Ferma! Non accendere la luce ." Mi implorò quasi
"Okay , ma perché ?" Chiedi mettendomi le mani sui fianchi .
"Perché non voglio che nessuno mi veda qui da fuori al cortile" disse . Mi sedetti sul letto e appoggiai la testa sul palmo della mano "ma che ore sono? " guardai la schermata del cellulare . "Diamine Elia é 1.00 di notte. Che vuoi?" Dissi.
"Mi hai chiesto tu di venire " e si sedette accanto a me . Non avevi tempo di controbattere che  iniziò lui.
"Scusami per oggi. O meglio , ieri dato che è 00.00 passata. Ero fuori di me , sentivo quelle voci nella mia mente e mi stava scoppiando il cervello." Affermò
"Perché c'è l'avevi tanto con me?" Chiesi nuovamente .
"Lo hai già incontrato?" Mi chiese
"Chi?" Risposi . Continuavo a non capire .
"Tomas" disse girando il capo verso terra .
"Chi è Tomas?" Domandai , cercando il suo sguardo
"Lo scoprirai . Purtroppo lo scoprirai "
" É così negativo?" Dissi ridendo.
"No... O forse sì " mi guardò negli occhi e aggiunse "forse sì per me . Forse per me sarà devastante" sposto il suo sguardo sulle mie labbra . Io continuai a guardarlo .
"Dio... perdonami. Non so che mi prende" voltò lo sguardo fuori dalla finestra pronunciando questa frase.
"Perché dici così?" Volevo ammettesse che aveva voglia di baciarmi.
"Lo sai anche tu perché dico così" continuo a guardare fuori la finestra . "Sai cosa è successo stamattina. Hai visto me , i miei occhi. Sentito la mia voce e..." si azzitti , deglutì . Abbassò di nuovo lo sguardo per terra , intravidi delle lacrime .
"E le tue mani" continuai. Speravo di farlo sentire a suo agio.
"Non avrei mai voluto..." si bloccò di nuovo . Mise il pollice e l'indice sui suoi occhi come per fermare le lacrime . Mi avvicinai.
"Ti prego guardami." Appoggiai la sua mano sulla gamba e lui mi guardò negli occhi . I suo sguardo era come spaventato.
"Ne sei sicuro? Sicuro che non avresti mai.." posò di nuovo il suo sguardo sulle mie labbra e il mio cuore iniziò a battere fortissimo . Si avvicinò .
"Ci vediamo domani a scuola" si alzò di scatto e uscì di fretta dalla finestra . La chiusi .
Cosa avevo appena fatto?! Stavo morendo di vergogna avrei voluto strapparmi ogni capello: uno ad uno in quel momento .

A step away from meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora