Capitolo 24: Finalmente, insieme

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Max

La famosa telefonata arrivò il mattino dopo, durante la colazione.

L'aspettavo.

Al suono del cellulare si allontanò per rispondere, come al solito, ma io la sentii parlare e tacere.

Potevo quasi ascoltare la sua meraviglia.

Inutile dire che tornò in cucina con il viso rigato dalle lacrime.
Ma le lacrime di gioia erano diverse da quelle di dolore, ansia, angoscia.

Diverse da quelle che avevo visto finora sul suo viso.

Feci finta di niente.

"Mi toccherà chiamare un idraulico, Clara. Ch'è successo stavolta?"

"Niente, Max. Niente di brutto. Non stavolta, per fortuna."

"Di solito ti capitano cose molto brutte?" le chiesi, pur avendo capito a cosa si stesse riferendo.

"Diciamo che me ne sono capitate parecchie."

La guardai finire la tazza di latte (importante per le ossa, insomma) e posare il tovagliolo dopo essersi strofinata la bocca.

Mi alzai e la presi per mano. La condussi nel soggiorno e la feci sedere sulle gambe, avvolgendo le braccia attorno alla piccola pancia.

"Vieni qui, racconta tutto a zio Max."

Lei rise e si accoccolò contro il mio petto, mentre le lasciavo un bacio sulla tempia accarezzandole i capelli.

"È una storia lunga. Tu non sei mai stato il tipo che ascoltava le storie drammatiche e ... "

"Ho tutto il tempo del mondo. Oggi non devo andare in ufficio." La strinsi, baciandole la spalla. "Quindi, che aspetti?"

Lei sospirò pesantemente, come se le costasse parlare di qualcosa che le aveva fatto tanto male.

"Mio padre è morto ormai sono… quasi due anni. È stato uno stupido incidente con la macchina. Un camion davanti a lui ha sbandato e si è fermato. Lui è riuscito a frenare ma la macchina dietro alla sua era troppo vicina e non ha fatto in tempo. L’ha tamponato e spinto sotto il camion. È morto sul colpo. Per noi, per me e mia madre, intendo, è stata dura, ma per mia madre peggio. Era in macchina con lui e non si è fatta quasi niente. Durante i controlli in ospedale però, hanno scoperto che aveva un tumore al cervello, che cresceva velocemente. Ha iniziato subito le terapie, ma le sue condizioni di spirito non l’hanno certo aiutata. Pare che sia molto importante, in questi casi. La forza d’animo aiuta la salute. In meno di un anno si è ridotta uno straccio. L’unica soluzione .... un intervento chirurgico che il servizio sanitario non copre. Si può fare solo privatamente, ed è molto costoso."

"Finora mi hai raccontato le cose tristi che ti sono capitate, ma non mi hai detto cosa ti è successo oggi. Se sorridi così qualcosa di bello dev'essere successo."

"Sì, la fortuna è tornata a sorridermi. Io credevo di poter trovare il modo di farla operare, ma il tempo era nostro nemico e la malattia avanzava, rischiavo di perdere l'opportunità."

"E allora?" la incalzai, incastrando le dita nelle sue.

"Oggi ... mi ha telefonato Roby, mi ha detto che sarà operata. Roby è mio cugino, mia madre è a casa sua adesso. In Australia."

"Quindi tua madre guarirà se supererà bene l'intervento?"

"Lo spero tantissimo."

"Com'è successo?"

 PATTO DI SANGUE (Completa) #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora