Max
Le mie ragazze, le due principesse, finalmente a casa, entrambe.
Due pezzi di puzzle che si univano per creare qualcosa di meraviglioso.
Avrei voluto prenderle in braccio, fare fotografie, mettere qualche striscione di benvenuto per la piccola, fare quelle sciocchezze che si vedevano nei film.
Era il momento più bello della mia vita, quello che avrei ricordato anche dopo l'ultimo respiro. La nostra famiglia stava cominciando a prendere lentamente forma.
Le prime ore con la bambina furono piuttosto tranquille.
Clara l'allattò e le cambiò il pannolino, la trovai particolarmente dolce e apprensiva come madre, nonostante alla sua prima esperienza. Ero stato un vero cretino a pensare di potermi liberare di una donna splendida e di crescere da solo una figlia.
La piccola dopo un po' si addormentò come un angioletto e andammo a deporla nella culla che avevo scelto personalmente.
Restammo a guardarla per qualche minuto come incantati.
"Sembra una bambina tranquilla."
"Certo, che è tranquilla! È tutta papà!"
"Oh, se è davvero tranquilla come dici, ha preso sicuramente dalla mamma!" ribattè lei.
"Chi, tu? Ma per favore! Chi potrebbe vivere con due come te? Si salvi chi può."
"Nessuno ti obbliga, se è così complicato!" rispose lei fingendosi offesa.
La guardai di sottecchi preoccupato, ma lei rideva.
"Anche tu hai bisogno di riposare."
"E se la bambina si sveglia?"
"Ci sono io, tranquilla."
"Okay."
La costrinsi ad accettare, e lei mi ascoltò senza battere ciglio.
Clara
Ora la piccola era a casa e mi sentivo davvero sua madre.
In ospedale ero circondata da infermiere e dottori che mi aiutavano per ogni evenienza, e non sapevo se ero in grado di farcela da sola.
Era meraviglioso comportarsi da madre, sentire il legame con tua figlia mentre la guardavi, o toccavi. Sentirla respirare e muoversi sul petto mentre succhiava il capezzolo.
Una miriade di emozioni mi avevano ridato la gioia di ricominciare.
Adesso, davvero.
Lui non aveva smesso un secondo di prendersi cura di me. Seguivo i suoi consigli solo per rassicurarlo, si preoccupava anche se muovevo il mignolo del piede.
Stavo bene, avevo rimosso i punti e la ferita si stava cicatrizzando.
Mi girava intorno, faceva ottocento domande al minuto, si preoccupava del caldo e del freddo, controllava la mia dieta affinché la seguissi alla lettera.
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PATTO DI SANGUE (Completa) #Wattys2018
Romanzi rosa / ChickLit(Completa 29/07/17) Capitoli anche in INSTAGRAM 🎊 È la lotta contro qualcosa di indistruttibile, il timore di vederne la fine e non poterlo prevenire a spingere una donna a vendere il proprio utero per creare quella cosa meravigliosa che si terrà s...