Prologo

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Premetto con il dire che non ero una ragazza sentimentale e romantica e di una cosa ero sicura: non sarebbe mai esistito nella mia vita un principe azzurro e io di certo non l'avrei cercato.
Quando sono arrivata a New York non sapevo che avrei vissuto lì gli anni più incasinati della mia vita e non ero entusiasta all'idea di arrivare in una nuova città senza sapere nulla e tantomeno sopportavo il fatto di dover condividere la mia vita con quella donna tanto perfetta quanto esuberante. Inutile dire che ci ho messo davvero poco ad affezionarmi a zia Charlotte e alle persone che vedevo ogni giorno a scuola.
"Tea..."sussurra una voce, interrompendo le mie riflessioni . Sento un improvviso dolore alla pancia e guardo verso mio marito che, prontamente mi prende in braccio e mi carica in macchina. Sto cominciando a sudare e cerco di non gridare per il dolore che continuo a sentire dentro di me. Sta per nascere.
"Ti amo, resisti" dice Aiden afferrandomi la mano.
Entriamo in ospedale e subito degli infermieri con la barella arrivano e mi ci fanno adagiare sopra.
"Fate presto!" Grido esausta. Non ce la faccio davvero più a ho paura di morire d'infarto da un momento all'altro.
Entriamo nella stanza bianca e illuminata con una luce accecante e nel giro di poco sento una donna dalla voce gentile dire
"Cara, è nato."




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